Nel week end prossimo il Presidente dell’Iran, Hassan Rouhani, verrà in Italia. Ha scelto Roma come prima capitale europea da visitare, indicando nell’Italia la “porta d’ingresso” verso l’Occidente. Il viaggio segue l’inizio del “disgelo” nelle relazioni deciso anche dagli acerrimi nemici degli ayatollah persiani, ovvero gli Stati Uniti. L’Iran vuole aprirsi così al mondo e il mondo tende la mano, anche a seguito delle contingenze tragiche dovute al comune nemico Isis, che fanno chiudere gli occhi sulla situazione interna al paese islamico.
Quest’anno da noi ricorre l’anniversario della prima guerra mondiale, che in più parti è stato celebrato, ma non debitamente e meritatamente, nella città di Roma, almeno per quello che si è visto. Anche se generalizzando molto, non sfugge a questo giudizio nemmeno Teatri di Guerra, la mostra che si sta svolgendo alla inARS Gallery – Libreria Arion Montecitorio (fino al 3 ottobre 2015). di Giovanni Lauricella
Dopo due anni di strage e migliaia di civili morti, il probabile uso di armi chimiche in Siria da parte del regime di Assad pare essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza nella comunità internazionale. Francia, Regno Unito e Stati Uniti si sono dichiarati pronti ad un intervento militare anche senza il via libera del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ma la posizione italiana, nonostante la “ferma condanna” di un “crimine inaccettabile” espressa dal premier Enrico Letta davanti al primo ministro David Cameron, rimane ferma.
Presentato in anteprima in Italia al Festival di Roma 2019, The Irishman, di Martin Scorsese, è stato ispirato dal saggio “L'irlandese. Ho ucciso Jimmy Hoffa” (I Heard You Paint Houses) di Charles Brandt, basato sulla vita di Frank Sheeran, pubblicato in Italia da Fazi Editore nel 2019 col titolo appunto di “The Irishman”. di Giovanna D’Arbitrio
C'è il segreto di uno zolfo rosso da decifrare. E cento cunicoli che si stagliano nelle viscere di Notre-Dame per nascondere segreti custoditi da parole antiche. Per quei metri di terra conquistati col piccone si aggirano il Re di Francia e i suoi uomini. di Silvia Lanzani
La regina delle leggi da abolire, la più odiata dagli italiani che prende il nome dal ministro del governo Monti che se la intestò: Fornero. Sarà la protagonista di questa campagna elettorale, insieme al Cetto Laqualunque incarnato in quasi tutti i candidati.
Dopo le elezioni in Germania, con un’avanzata della destra che le ha caratterizzate, Emmanuel Macron non ha perso tempo ed è corso alla Sorbona, la prestigiosa università parigina, si è cioè recato a parlare a quei giovani, alla punta esponenziale di quei giovani che hanno rappresentato i suoi entusiasti fans e i suoi galoppini durante la campagna elettorale la scorsa primavera, per tracciare le linee del rilancio europeo guidato dalla Francia. di Silvio Pergameno
Il 26 giugno 2015 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha, di fatto, legalizzato il matrimonio gay in tutto il paese, con una storica sentenza in cui si è stabilito che gli Stati debbano consentire di accedere a questo istituto a chiunque lo voglia e che debbano essere riconosciuti i matrimoni contratti al di fuori dei loro confini. In Italia accade invece l’opposto: qualche giorno fa il Consiglio di Stato ha stabilito l’impossibilità di registrare nel nostro Paese i matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero e ha attribuito ai prefetti il potere di annullare l’atto civile. di Marta Palazzi
Il racconto di un pomeriggio d’estate può contenere anche qualche stimolo di curiosità. Il tutto nasce visitando l’istallazione nei Magazzini Generali del porto di Napoli di Gian Maria Tosatti, un giovane performer. Promotori due galleristi di vaglia, Lia Rumma e Giuseppe Morra. di Adriana Dragoni
E' guerra civile in Egitto. Nel 'venerdì della collera', il giorno della rabbiosa rivolta indetta dai Fratelli Musulmani, sale la conta dei morti iniziata lo scorso mercoledì, quando l'esercito è stato autorizzato a reprimere brutalmente i manifestanti che dal 3 luglio scorso avevano dato vita a dei sit-in per chiedere il reintegro di Morsi.
Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2019, La Belle Époque, scritto e diretto da Nicolas Bedos, narra la storia di un fumettista, Victor Drumont (Daniel Auteuil), che attraversa un periodo difficile della sua vita… di Giovanna D’Arbitrio