Il caso del filosofo Alain Finkielkraut è rimbalzato alla cronaca più in riferimento alla vicenda dei gilet gialli che per le offese che l’intellettuale aveva ricevuto dai manifestanti con i giubbotti gialli e sulle quali la procura di Parigi aveva annunciato di aver aperto un'inchiesta sulle offese antisemite sotto il titolo di “offesa pubblica per origine, etnia, nazione, razza o religione”…
- L’Europa e l’antisemitismo. Intervista al prof. Andrea Lattes (Agenzia Radicale Video)
Nel centro antico di Napoli c'è la chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta, una chiesa antica. Costruita nel VI secolo, fu ammodernata, più di mille anni dopo, da Cosimo Fanzago (1591/ 1679), grande architetto il quale, nato in Lombardia, si napoletanizzò a tal punto da esprimere un suo spirito tutto napoletano. La Pietrasanta si presenta all'esterno con una grande cupola che lascia presentire l'ampio, libero spazio del suo interno. di Adriana Dragoni
In Italia non c'è la pena di morte? Vengono in mente le parole di Marco Pannella: “Nelle infami carceri italiane c'è la pena fino alla morte”. Marcello Dell'Utri rischia di esserne un esempio illustre. Il tribunale di sorveglianza di Roma gli ha negato la sospensione della pena per motivi di salute. In risposta, ha deciso di rinunciare al cibo e ai farmaci. E fa sapere che non vuole essere graziato, perché si considera “un uomo da liberare almeno per curarsi".
L’erba di Stato ha le ore contate in Uruguay. La riforma simbolo dell’ex presidente «Pepe» Mujica, che ha legalizzato la marijuana per uso ricreativo, rischia di andare in fumo. Il 19 luglio scorso il piccolo Paese sudamericano è diventato il primo al mondo a coltivare, produrre e vendere cannabis. Dopo un mese la «rivoluzione» è già al capolinea. Non perché sia stato un flop: nelle casse dello Stato sono arrivati 90 mila dollari per 70 chili di erba venduti. di Filippo Femia (da lastampa.it)
E' stato presentato martedì 23 settembre presso la sede del Partito radicale il volume "Lettere Eretiche" di Paolo Izzo, scrittore e segretario di Radicali Roma. Il libro è una selezione delle migliori missive che l'autore, scrittore, giornalista e attualmente segretario dei Radicali Roma, ha indirizzato negli ultimi anni ai maggiori quotidiani nazionali, proseguendo o avviando confronti su laicità, politica, etica e psicologia, a cominciare dalle risposte ricevute dagli autorevoli curatori delle rubriche delle lettere.
- Audiovideo della presentazione (da Radio Radicale)
Ho sempre sentito dire che Israele è molto carente nell'informazione, che non fa abbastanza per tentare di far capire al mondo le ragioni delle proprie reazioni o il punto di vista maggioritario nel Paese. Guardando televisione e ascoltando radio italiane, leggendo qua e là giornali europei e americani, scontrandomi poi con molti conoscenti reali o contatti virtuali, ero convinta di essere completamente d'accordo con questa teoria. di Elena Lattes
Il racconto inizia il 31 agosto 1867 a Parigi, quando Charles Baudelaire giace in un letto della clinica del Dott. Duval e là riceve la visita di Auguste Poulet Malassis, editore della sua opera “I Fiori del Male”. Il poeta, ormai in fin di vita (all’età di 46 anni), in lunghi, appassionati monologhi rivive le tormentate tappe della sua vita con Auguste che lo ascolta addolorato e rassegnato, interrompendolo solo di tanto in tanto: la morte del padre, il difficile rapporto con la madre Caroline e il suo rigido patrigno, il generale Aupick, l’irrefrenabile passione per Jeanne Duval (un’affascinante mulatta con la quale condivise eccessi, droghe di vario genere e malattie veneree), il veto di pubblicazione alle sue opere considerate immorali da una società a lui ostile, una società borghese più impegnata nella corsa al denaro e al commercio che nella difesa della cultura (tendenza da Baudelaire profeticamente vista in espansione nei secoli a venire). di Giovanna D’Arbitrio
Hill of Vision, di Roberto Faenza, ambientato in Italia durante la II guerra mondiale, racconta la tragica infanzia di Mario Capecchi (Lorenzo Ciamei), Premio Nobel per la medicina, che da bambino, a soli quattro anni, rimase solo dopo la deportazione di sua madre in un campo di sterminio. Il piccolo Mario così fu costretto a imparare a cavarsela tra bombe e macerie insieme a Frank, una ragazzina coraggiosa, e Fratello, un bambino muto… di Giovanna D’Arbitrio
Quello di Giulio Savelli, intellettuale, editore, scrittore, parlamentare, morto il 12 maggio a Roma, città dove era nato nel 1941, non è stato un percorso intellettuale che si muoveva in modo unilaterale. La sua vivacità di ricerca fu negli anni settanta un modello che procedeva attraverso rupture, sempre segnata da tentazioni forti di rompere schemi organicistici, scontati, a volte ipocriti.
Nato in Germania nel 1921 Nathan Ben Horin, fu costretto dal nazismo a fuggire in Francia dove finì la scuola superiore e si arruolò nella Resistenza all’indomani dell’occupazione tedesca. Nel 1944 riuscì ad arrivare nei territori sotto il Mandato Britannico, divenendo membro del kibbutz Degania bet. Combatté e fu gravemente ferito nella guerra d’indipendenza, poi completò gli studi universitari ed entrò al Ministero degli Esteri. di Elena Lattes
I fatti emersi in questi giorni nell’ambito della magistratura rivelano una situazione preoccupante nella realtà del terzo potere, in particolare quando si rivelano comportamenti che testimoniano prossimità con ambienti esterni al corpo giudiziario. È chiaro che nell’ambito di “A.R.” e di “Q.R.” e degli “Amici di Quaderni Radicali” gli sviluppi giudiziari o disciplinari della vicenda rivestono un interesse relativo, laddove indispensabile sarebbe di riuscire ad aprire nel paese un dibattito sul senso e la portata dell’accaduto. di Silvio Pergameno