Di fronte a un governo non commentabile (né, per come si è formato, commendabile), se non altro per come in economia pensa di intraprendere la politica di aumento del deficit che fino a ieri si contestava al governo gialloverde, è preferibile adottare il comportamento che auspichiamo per tagliare le unghie a una burocrazia invadente e paralizzante: occuparsi solo del controllo di legittimità, anziché di quello di merito. di Luigi O. Rintallo
A cura di David Blayney Brown, dal 22 marzo al 26 agosto 2018, al Chiostro del Bramante a Roma, per la prima volta in Italia più di 90 opere d’arte, tra schizzi, studi, acquerelli, disegni e una selezione di olii, conosciute oggi in complesso come ‘Turner Bequest’: furono realizzate, secondo il critico John Ruskin, per il suo ‘proprio diletto’. di Giovanni Lauricella
Mentre il cittadino-consumatore italiano s'interroga e dibatte da non dormirci sulla questione dei sacchetti biodegradabili da 0,2 centesimi (che per altro già si pagano in forma occulta da quel dì), altri fatti ben più rilevanti non scalfiscono più di tanto le coscienze e scivolano via tra le cose più o meno inevitabili della nostra esistenza.
Nel M5S la famiglia è molto importante. Famiglia naturale e famiglia politica, s’intende. Perché è ormai una costante quella di ritrovare nelle liste dei candidati parenti o amici di attivismo diventati nel frattempo assistenti o portaborse. (da lastampa.it)
“Il mio è stato un viaggio lungo e straordinario. Ma ora voglio cambiare direzione.” Ed è così che la più grande stella del mondo della danza sceglie di lasciare le scene, con l'eleganza e l'intelligenza che la contraddistinguono. Lo scorso giovedì 2 aprile Sylvie Guillem ha salutato il pubblico romano, in una serata unica realizzata all'Auditorium Parco della Musica, dove ha presentato il suo “Life in Progress” con cui è in tournée mondiale. di Regina Picozzi
Qualche giorno fa, nel pomeriggio del 16 marzo 2015, è stato presentato nell’aula magna del MAXXI il "Palazzo Italia", l’edificio di ingresso al padiglione italiano per l’EXPO 2015 di Milano alla presenza di un’entusiasta Giovanna Melandri, che quale presidente della Fondazione MAXXI ha introdotto la serata. di Giovanni Lauricella
L’aveva detto fin dall’inizio del secondo mandato che avrebbe lasciato prima del tempo; tuttavia, le dimissioni a breve di Napolitano giungeranno prima del prevedibile a scombussolare i piani di qualcuno, condizionando i giochi politici prossimi venturi. Da qui partono le riflessioni di Giuseppe Rippa nel nuovo appuntamento con "Maledetta Politica".
Tutto il mondo è paese... La segnalazione di una giovane coppia gay, che denuncia un episodio sgradevole d’insulti verbali e l’intimidazione a scendere dall’autobus da parte dell’autista, conferma un intolleranza che alla fine è più diffusa di quanto si possa immaginare, e in tutto il mondo. L’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Londra ha avviato un’indagine. di Alessandro Frezzato
Come ogni anno, i Radicali hanno deciso di trascorrere le giornate di ieri (Ferragosto), oggi e domani facendo visita alle straripanti carceri italiane. Da Milano a Palermo, passando per Roma, Firenze, Teramo, Napoli, Salerno, Catania, Lecce e molte altre città: visite finalizzate a rilanciare il problema del sovraffollamento carcerario e a richiamare l’attenzione sulla necessaria “uscita dalla flagranza criminale dello Stato”.
Niente più principio di precauzione a limitare la coltivazione delle piante geneticamente modificate. O, meglio, niente più smantellamento dei campi già coltivati senza che, qualora vengano sollevati dubbi sulla loro sicurezza, venga fornita prova della loro reale pericolosità. di Silvia Soligon
Dante, scritto e diretto da Pupi Avati, racconta la vita di Dante Alighieri offrendoci un’immagine alquanto insolita del Sommo Poeta. Nel film è Giovanni Boccaccio (Sergio Castellitto), primo biografo di Dante impegnato nella stesura del "Trattatello in Laude di Dante, che ne ripercorre la vita: siamo nel 1350 e dopo la morte di Dante (interpretato da Alessandro Sperduti e Giulio Pizzirani), Boccaccio riceve il compito di consegnare a Suor Beatrice, la figlia, 10 fiorini d'oro come "risarcimento tardivo dell'ingiustizia patita" e pertanto si mette in viaggio per ripercorrere i luoghi dove Dante aveva trascorso il suo esilio, 20 anni segnati dalla sofferenza dopo l’ingiusta condanna inflitta sia a lui che ai suoi figli maschi, fuggiti a loro volta da Firenze. I 10 fiorini, quindi, sono un risarcimento simbolico per la confisca dei beni e l'iniqua condanna… di Giovanna D’Arbitrio