Bloc Notes riprende come appuntamento quotidiano di lettura degli eventi fuori dall’omologazione giornalista a senso unico, quasi sempre confusa e falsamente dialettica. É una nota in audiovideo che prova a inquadrare gli avvenimenti dell’agenda politica e culturale da una prospettiva e da un angolo di visuale altro rispetto al registro unico con cui giornali e televisioni rappresentano i fatti, quasi sempre per deformare o occultare cosa sta realmente accadendo…
- Bloc Notes. Il marchettificio televisivo (28 gennaio 2022)
Sicuramente la pandemia scatenata dal coronavirus ha costretto l’Unione europea a prendere atto della necessità di una risposta comune alla comune tragedia che ha colpito i paesi membri. E dalla Presidente é arrivata la proposta della costituzione di un fondo comune (il cosiddetto Recovery Fund) dotato di centinaia di migliaia di euro per la lotta al virus, secondo le esigenze di ciascuno. di Silvio Pergameno
Daniela Poggi, diretta da Emanuele Gamba, porta sul palco, presso il Saloncino 'Paolo Poli' - Teatro della Pergola, la straordinaria poetessa Emily Dickinson, che aveva trascorso gran parte della sua vita in volontaria reclusione nella grande casa paterna la Homestead, nella cittadina di Amhrst, per sottrarsi alla desolata condizione femminile nel bigotto e puritano Massachusetts dell'epoca, dedicandosi totalmente alla poesia. Emily Dickinson, che aveva vissuto un'esistenza enigmatica e inquieta, viene rappresentata in questo spettacolo attraverso il testo di Valeria Moretti, dove le parole della poetessa zampillano, oblique e vulcaniche.
Alla Galleria Fidia, vicino piazza del Popolo, sono esposte le opere pittoriche di Mauro Molle, mostra intitolata “A little stories” a cura di Romina Guidelli autrice del catalogo. Oltre ad alcune opere su carta di formato ridotto, di mezzo metro circa, le altre sono di formati impegnativi che arrivano a uno e sessanta. Voglio sottolineare la dimensione perché sono quadri di soggetti realisti dipinti con perizia: una bella fatica che è sempre più rara nel campo dell’arte, ormai da lungo tempo dedito al Ready-made o ad esemplificazioni di tipo minimalista. di Giovanni Lauricella
Oggi, 18 gennaio, “Venerdì di Repubblica” dedica la copertina all'autografo de L'infinitodi Leopardi. Nelle prime pagine, scritti di Franco Cordelli, Franco Marcoaldi, Alfonso Berardinelli, Eraldo Affinati. Mi piace ricordare, del 2001 (edizioni dell'Arancio), un davvero prezioso libro sull'Infinito, dal titolo interno al testo analizzato, Interminati spazi sovrumani silenzi a cura di Vincenzo Guarracino. Centocinquanta critici ne sono il coro luminoso. Tra i nomi antologizzati, come non ricordare Giorgio Agamben (Memoria e ripetizione), Salvatore Battaglia (Ambiguità e disponibilità dell'espressione poetica), Jurij Michailovic Lotman (Lo spazio come oggetto di rappresentazione) e Pavese, con Figure d'Infinito, appena un frammento. Questo 2019 segna duecento anni da quando, a ventun anni, Leopardi scrisse L’infinito.
Nell’incontro del 4 dicembre con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, Rita Bernardini ha ribadito tutti gli elementi che compongono le criticità del nostro sistema carcerario. La mancata approvazione nella scorsa legislatura della riforma organica dell’ordinamento penitenziario, che avrebbe, con il ricorso a pene e misure alternative al carcere, ridotto la cosiddetta recidiva (con il conseguente effetto sul sovraffollamento degli istituti penitenziari), “non è stata varata dal Governo Gentiloni a un soffio dalla sua definitiva approvazione, né, tantomeno, è stata ripresa dall’attuale governo gialloverde Conte che l’ha fatta decadere non esercitando la delega”…..
Di tutto questo e degli sviluppi futuri sulla questione Giustizia Rita Bernardini ha parlato con Giuseppe Rippa direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali.
- Rita Bernardini: nelle carceri continua la violazione dei diritti dei detenuti (Quaderni Radicali TV)
Giovedì 26 luglio, allo Studio 33, è stato presentato a Roma il libro "l'altro Radicale - Essere liberali senza aggettivi" (Guida editori) di Giuseppe Rippa con Luigi Oreste Rintallo (introduzione di Silvio Pergameno, postfazione di Biagio de Giovanni).
Sono intervenuti Paolo Brogi, Stefano Folli, Andrea Manzi, Silvio Pergameno. Ha moderato Antonio Marulo, webmaster Roberto Granese. Erano presenti gli autori
- Audiovideeo presentazione a Roma del libro “l’altro Radicale – essere liberali senza aggettivi”
(Quaderni Radicali Tv)
In una stagione di parole a vanvera, inaugurata dai nostri politici ben prima del 4 marzo, non ci sarebbe neppure da meravigliarsi. Tuttavia l’ultima sortita di Alessandro Di Battista (non ce ne voglia per la qualifica di «politico» mentre starà facendo lo zaino per inseguire in Guatemala il Guevara che freme in lui) riesce ancora a colpire.... di Goffredo Buccini (da corriere.it)
Dopo 25 anni dalla chiusura delle industrie siamo ancora all’anno zero. E la responsabilità di questo fallimento è delle amministrazioni comunali, che hanno dimostrato di essere inadeguate a gestire l’inveramento della Grande Trasformazione Urbana di Bagnoli. La gente ha ragione a non crederci più. E si è convinta che Bagnoli è un luogo pieni di veleni cancerogeni dal quale stare lontani. Perciò bisogna recuperare la credibilità perduta se si vuole che la gente ci creda. di Gerardo Mazziotti
A poco più di un mese dall’uscita di Quaderni Radicali 111, i dubbi e le perplessità emerse nel fascicolo dall’analisi sull’azione del Governo Renzi nei primi due anni di vita sembrano prendere maggiormente corpo, alla luce degli ultimi avvenimenti che vedono il cosiddetto “giglio magico” sotto pressione su più fronti. In questo numero di Maledetta Politica, Giuseppe Rippa, sollecitato da Antonio Marulo, prende spunto dall'attualità politica e si sofferma sui punti di maggiore criticità di una leadership in chiaro affanno, che ha fatto troppi conti senza l’oste e per questo, dopo l’atto di forza, corre davvero il rischio della dissolvenza.
"Sono un’'impresentabile' vera - ha dichiarato Rita Bernardini, segretaria di Radicali italiani -. Infatti, per le condanne ricevute per le disobbedienze civili che da vent’anni porto avanti con il movimento radicale per la legalizzazione della cannabis, non posso candidarmi alle elezioni amministrative, regionali comprese (*).