Quello che si respira intorno a noi, al di la dei governi che si susseguono, è di vivere in un contesto fragile, sia istituzionalmente che come società. Una sensazione che ci accompagna è di avvertire che le difficoltà che sentiamo sono antiche, prodotte da mancate capacità di risolvere problemi che ci trasciniamo. Sembra difficile frenare, nonostante le parole roboanti di tutte le pareti politiche, sociali, istituzionali, invertire quella china discendente che nella quale ci sentiamo incanalati. Con il direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali Giuseppe Rippa, l’avvocato Giovanni Fiorentino discute del tema della Costituzione tradita…
- Radici e attualità della Costituzione tradita. Conversazione con Giovanni Fiorentino di Geppi Rippa (Agenzia Radicale Video)
La bellezza indiscussa del Chiostro del Bramante, troneggia da oltre cinquecento anni in via della Pace numero 5, a Roma che, dal 19 febbraio 2022 all’8 gennaio 2023, ospita Crazy - La follia nell’arte contemporanea… di Giulia Anzani
In vista del prossimo voto politico, su giornali e tv è tutto un affastellarsi di ipotesi e prefigurazioni circa le future alleanze tra partiti e i modi in cui i meccanismi elettorali potranno incidere sul risultato che si registrerà nella notte di domenica 25 settembre… Invece di addentrarci su questo terreno, è forse preferibile svolgere alcune considerazioni sui caratteri sociali che si possono individuare nel corpo elettorale, anche perché tutto sommato incidono più in profondità sulla fisionomia che assumerà la rappresentanza politica futura... di Luigi O. Rintallo
È partita, alle Terme-Stufe di Nerone (Bacoli, Na), l’undicesima edizione di Teatro alla Deriva (il teatro sulla zattera) ideata da Ernesto Collutta e con la direzione artistica di Giovanni Meola. Nella suggestiva atmosfera flegrea enfatizzata dallo scenario del complesso termale delle Stufe di Nerone, quattro serate, quattro domeniche, durante le quali godere di opere selezionate tra le proposte più avvincenti al debutto o semi-debutto. di Claudia Pariotti
Siamo sostanzialmente alla vigilia dei referendum sui quali i cittadini saranno chiamati ad esprimersi in materia di giustizia ma il mondo dell’informazione sembra non occuparsene. Nessun interesse suscitano i dibattiti sui temi referendari, solo un rumore di fondo sembra accompagnare il racconto dell’attualità politica. Il rumore di fondo appare più un “ronzio” provocato dai soliti cocciuti assertori dello stato di diritto, della necessità di affrontare le emergenze giudiziarie, forse da chi continua a ritenere che la Giustizia sia, soprattutto, un servizio… di Fabio Viglione
Da più di un mese, da quando le truppe russe si schierarono lungo la frontiera dell’Ucraina, si susseguono appelli di pace che hanno avuto l’esito che sappiamo. Le immagini di Bucha, l’olocausto di vittime innocenti, sono lo spettacolo macabro che niente lascia presagire di buono nei giorni a venire. Venerdì 8 aprile h.18,30 da Bibliothè Art Gallery, via Celsa 4/5 Roma, si mandano segnali di pace con una serata che si preannuncia ricca di grande intelligenza creativa, intessuta con video, poesia e musica: un concerto di voci e di talenti diversi per rasserenare ed illuminare il nostro comune conflitto esistenziale generato dalla guerra in Ucraina. di Giovanni Lauricella
Stavolta è il SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) a lamentare, inascoltato, la perenne tendenza nel nostro Paese a scaricare le tensioni sociali sulle spalle delle forze dell'ordine: un vecchio adagio, particolarmente attuale in questo periodo che vede ormai ogni settore della vita pubblica in condizioni emergenziali. Segno questo della scarsa o nulla capacità gestionale dell'attuale classe politica, dato che l'obiettivo, di fronte al profilarsi dell'emergenza sanitaria, era proprio impedire che questa si riversasse sugli altri ambiti dello Stato. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
Infiniti i livelli di violenza, aggressività, oppressione dell’altro. Quasi non sapessimo fare altro che mentire e violare. Ci siamo così assuefatti da non cogliere più l’assurdità dell’ingiuria, la pena. Per difenderci ci appaghiamo di una spiegazione, pronti a giustificare, a razionalizzare il torto, l’ingannevole oltraggio. Anestetizzati dalla nostra inevitabile complicità di vittime, e dal dolore, finiamo con l’accettare l’ineluttabilità del male. (... Segue>)
“La nostra società, se non si cambia rotta, molto molto alla svelta (ma forse è già tardi), è destinata a trasformarsi in una ‘società parassita di massa’, che non è il contrario della società signorile di massa, ma ne è uno sviluppo possibile, una sorta di mutazione ‘involutoria’, come forse la chiamerebbe un matematico”. Luca Ricolfi, sociologo che insegna Analisi dei Dati all’Università di Torino, nonché responsabile scientifico della Fondazione Hume, mostra tutti i rischi dell’epoca post-Covid per un paese che da anni si è auto-condannato al declino, come ben spiegato nel suo ultimo libro “La società signorile di massa”. intervista di Gianni Del Vecchio (da Huffpost)
Il controverso e ambiguo rapporto dei grillini con il curriculum è noto a molti fin da quando Virginia Raggi omise il particolare delle frequentazioni nello studio Previti, per non rischiare l'esclusione nella "rigorosa" selezione della classe dirigente a 5 Stelle. Innocente dimenticanza, peccato veniale, si disse poi. Come quello – per venire a cose più recenti – della candidata “eccellente” di cui si millantavano trascorsi tedeschi nello staff di Angela Merkel.
Dicono sia la peggiore a cui si sia mai assistito. Una campagna elettorale sgangherata, incentrata sui cosiddetti “impresentabili” e ricca di promesse consapevolemnte irrealizzabili, anche da chi le ha fatte, passivamente subite da un elettorato educato al vuoto e al nulla. Ci si prepara così all'ordinaria amministrazione di un governo del presidente, quale inesorabile via di fuga dalla difficile realtà. A una settimana dal voto del 4 marzo, ne discute Geppi Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.