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14/12/25 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Putin ha vinto sul campo di battaglia? È una balla! Conversazione con Francesco Sisci di Geppi Rippa

Qualcuno in America potrebbe voler salvare la Russia da se stessa, e giustamente. Ma l'accordo attuale non fa che peggiorare la situazione… Ci sono pochi modi per dirlo: il presidente russo Vladimir Putin non ha vinto sul campo di battaglia. Non ha conquistato l'Ucraina, non ne ha rovesciato i leader né ha conquistato tutto il Donbass, come aveva promesso. Se avesse raggiunto questi obiettivi, perché non tiene una parata della vittoria a Mosca con Zelenskyy e i suoi seguaci incatenati dietro di lui? Perché la guerra continua ancora? Perché le vittime russe continuano – circa 1.000 al giorno – e perché non c'è pace? La risposta chiara e veritiera è che Putin ha perso la guerra e continua a perderla. Nella conversazione che segue in Agenzia Radicale Video Giuseppe Rippa  analizza con il professor Francesco Sisci la drammatica e complessa vicenda della guerra di aggressione russa in Ucraina e i suoi recenti sviluppi incerti e l’impervio percorso per tentare di raggiungere un accordo di pace…

 

Putin ha vinto sul campo di battaglia? È una balla! Conversazione con Francesco Sisci di Geppi Rippa (Agenzia Radicale Video)


Halden, il carcere più umano del mondo



Della nuova e rivoluzionaria prigione di Halden in Norvegia, aperta lo scorso 8 aprile, si era parlato in tutto il mondo con la superficialità e la demagogia tipica degli approcci giornalistici a questo tema: “prigione a cinque stelle”.

 

Il nuovo Time invece racconta in maniera più attenta e curiosa l’esperimento: capire se sia possibile migliorare il funzionamento delle carceri e dell’applicazione delle pene dovrebbe essere una priorità per le nostre società. Ne scrive William Lee Adams: “Uno sguardo sulla prigione più umana del mondo”.

 

All’inaugurazione di Halden è intervenuto il re di Norvegia Harald quinto, accolto da un’esecuzione corale di “We are the world” da parte degli agenti penitenziari. Il carcere è costato quasi duecento milioni di euro e il lavoro di dieci anni. Si trova fuori della città, a sudest di Oslo ed è il secondo per capienza in tutta la Norvegia: può ospitare 252 detenuti.

 

La novità che ha eccitato i cronisti di mezzo mondo è la presenza di uno studio di registrazione, percorsi da jogging, una cucina comune e una foresteria per i parenti che si fermino in visita ai detenuti...

 

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