Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

18/04/24 ore

5 Stelle, con Di Maio di tutto un po'. A prescindere


  • Antonio Marulo

Di questo passo, alla fine della campagna elettorale si guarderanno allo specchio e stenteranno a riconoscersi. Forse è anche per questo che Alessandro Di Battista - questioni di vita privata a parte ha deciso per decenza di mollare per ora la presa. Sarebbe stato infatti complicato conciliare il suo profilo ribellista con la deriva democristiana di Luigi Di Maio.

 

Il tempo dei vaffa è ormai alle spalle e il giovane alter ego di Grillo (non nel senso improprio del termine) avrebbe solo ostacolato la strada più pacata verso il consenso scelta con il candidato premier. Rassicurante presenza, la sua: proprio quel che ci voleva per una politica che ne ha una buona per tutti, ma in modo più felpato rispetto a quando si utilizzava il tridente con Fico e Dibba.

 

I 5 stelle in questo sono ancora una volta all'avanguardia in Italia. L'elettore è trattato alla stessa stregua di un consumatore. Per questo si personalizzano le proposte in base ai gusti e alla tendenze, sulla falsa riga di quanto fatto da Trump negli USA, confidando nei compartimenti stagni dell'opinione pubblica.

 

Non stupiamoci quindi se si promette agli industriali la rivoluzione liberale, ma si difendono i concessionari dalle insidie della direttiva Bolkestein, se si vuole la politica fuori dalle banche, ma si annuncia la costituzione di una banca pubblica, se si dice peste e corna degli 80 euro di Renzi, ma poi si gantisce la loro persistenza, se si promette il reddito di cittadinanza, ma non si dice con quali soldi..., e così via, passando per le feste santificate del commercio e la devozione a San Gennaro.

 

La partita elettorale dei 5Stelle è questa. Talvolta lo schema è alla "viva il parroco", direbbero all'oratorio. Si calcia la palla in aria, poi si vede cosa succede nella ricaduta. Prendiamo i 12miliardi ricavabili dai tagli alle sedicenti pensioni d'oro (a partire da circa 2300 euro lordi al mese). Non gli è venuta tanto bene. Avevano fatto male i conti o forse l'hanno sparata davvero a casaccio. Qualche ora dopo è arrivata puntuale la rettifica dallo staff. Al solito, erano state mal interpretate le parole, oppure la questione è stata mal posta. Come certe domande scomode a cui non si vuol risponde, fino a quando non si può farne a meno.

 

Sull'Euro, per esempio, Di Maio ha dovuto giocoforza “sgombrare” il campo dalla supercazzola della collega Castelli, confermando che voterebbe Sì al referendum sull'uscita dalla moneta unica. Poi ha specificato: "Ma io vedo oggi una opportunità dall'Europa". Ah, ecco. Appunto!

 

 


Aggiungi commento


Archivio notizie di Agenzia Radicale

é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali

"Politica senza idee - La crisi del Partito Democratico"

Anno 46° Speciale Febbraio 2023

è uscito il libro 

di Giuseppe Rippa

con Luigi O. Rintallo

"Napoli dove vai"

Aiutiamoli a casa loro? Lo stiamo già facendo ma male.

videoag.jpg
qrtv.jpg

è uscito il nuovo libro 

di Giuseppe Rippa

con Luigi O. Rintallo

"l'altro Radicale
Essere liberali
senza aggettivi"

 (Guida editori) 

disponibile
in tutte la librerie