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27/07/24 ore

CINEMA

La sala cinematografica diventa digitale

Recentemente come mostrato dagli ultimi dati pubblicati dall'Anica si è acuito il problema del rinnovamento tecnologico dei nostri cinema. Con l'avvicinarsi dello switch-off  della pellicola previsto per il 2014 infatti molte sale cinematografiche italiane dovranno essere riconvertite per il digitale.

La favola muta della 'Bella addormentata'

Se il suo intento era baciare delicatamente le pallide labbra di molte menti sopite, beh, forse Marco Bellocchio non è il principe giusto. Se, sprofondata nel suo letto, l'Italia si aspettava l'ennesimo film scandalo di un regista giustiziere per rompere l'incantesimo, beh, probabilmente dovrebbe sistemarsi meglio i cuscini e prepararsi al grande sonno.

La 'Pietà' deturpata di Kim Ki Duk

La 'Terra finale della felicità' definì una volta Joseph Campbell quel lembo di vita dimenticato, poi bramato ed emulato, che è il rapporto madre/figlio nella primordiale fase di 'partecipazione mistica'.

Bellocchio e la guerra santa alla 'Bella Addormentata'

Dopo le polemiche sul presunto provincialismo che ha impedito alla 'Bella Addormentata' di ottenere qualche riconoscimento all'ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia, per Marco Bellocchio pare esser giunta l''ora di religione'.

Bellocchio post-Venezia: “Stufo dell'imbecillità, mai più a un Festival”

“Tra pochi giorni lo porterò a Toronto, poi a New York, Rio, Mosca, Tokyo, Telludirde...” Dovunque insomma, spera Marco Bellocchio, la sua 'Bella addormentata' possa ottenere i riconoscimenti che la giuria di Venezia guidata da Michael Mann gli ha negato.

Grandi sentimenti, religione ma anche horror e sesso a oltranza: premiati e snobbati a Venezia Cinema 2012

Se assolutamente condivisibile è il Leone d’oro per il miglior film a Kim Ki Duk per Pietà, quanto meno discutibili sono state le scelte della giuria di Venezia 69 presieduta da Michael Mann di attribuire il Leone d’argento alla regia a T.S. Anderson e la Coppa Volpi per l’interpretazione maschile a Joachim Phoenix (ex aequo con Philip Seimur Hoffman) per The Master, deludente rispetto alle attese dell’apertura, alla sua prima mondiale qui al festival. di Vincenzo Basile