Crescono i malumori nel partito di Antonio Di Pietro, da quando il capogruppo alla Camera Massimo Donadi ha messo in discussione il “no” a prescindere del partito sulle politiche di Mario Monti. Dopo una fase di apparente quiete infatti sempre Donadi è tornato alla carica domenica scorsa con un'intervista rilasciata a 'L'Unità', riservando parole dal sapore di divorzio.
Fra i tanti ostacoli alla riforma della giustizia, di un certo rilievo è stato sicuramente Berlusconi. La ventennale contesa con alcune procure che lo ha riguardato, infatti, ha reso impraticabile un approccio scevro da pregiudizi e ha impedito perfino i più timidi interventi per cambiare uno dei sistemi giudiziari più contro-produttivi e malfunzionanti che esistano. di Luigi O. Rintallo
Non deve essere stata particolarmente piacevole la visita in Italia che il Commissario europeo sui Diritti Umani, Nils Muiznieks ha svolto nel luglio scorso. Oggi il commissario ha pubblicato il suo primo rapporto proprio sull'Italia che dovrebbe far riflettere molti.
"Ben che vada, mi sembra che si parli di ritorno al proporzionale. Le preferenze significano questo". Lo ha detto la vicepresidente del Senato Emma Bonino, nella consueta intervista settimanale a Radio Radicale, a proposito del dibattito sulla riforma elettorale. "Si tornerebbe - ha aggiunto, così come riportano alcune note d’agenzia - ad una situazione che abbiamo già vissuto anni fa, e solo chi non lo ha vissuto può pensare che le preferenze fossero il modo per dare voce ai cittadini".
Un lettore ha scritto al Corriere rimarcando che il presidente dell’ANM ha dichiarato che la sentenza di condanna per il caso Mediaset ha individuato in Berlusconi non solo l’ideatore del reato ma anche il coautore, il che significa che ci sono stati altri autori (o coautori); il lettore vorrebbe poi sapere i nomi coautori e le pene loro inflitte. Il Corriere risponde che la Procura ha scelto di processare Berlusconi separatamente e suppone che gli altri processi verranno in un secondo momento e aggiunge che forse sarebbe stato preferibile un solo processo. di Silvio Pergameno
Mentre il mondo cerca di dimenticare le prorompenti nudità della principessina d'Inghilterra, altre fotografie di seni meno 'reali', ma altrettanto famosi, impazzano sul web (e non solo): quelli delle componenti del gruppo 'Femen'.
Di Pietro o Casini, questo è il problema.
Ma anche solo l’ultimo bel dilemma in ordine di tempo che arrovella in questi giorni le teste d’uovo del Pd. La questione è di quelle non proprio esaltanti che riguardano le strategie e le future alleanze elettorali.
L’insistenza per una votazione a scrutinio palese nella votazione al Senato per la decadenza di Silvio Berlusconi, rappresenta un ulteriore inasprimento del percorso illiberale sul quale la nostra democrazia si è avviata dal 1993, con la cancellazione della garanzia politica che assisteva i parlamentari nel testo originario della costituzione. di Silvio Pergameno
Ronald Post è un uomo 53enne che nel 1983 sparò ed uccise Helen Vantz, una receptionist di un albergo nel nord dell'Ohio, Stati Uniti. Da quel giorno egli vive nel braccio della morte, in attesa di percorrere il miglio verde che dovrebbe portarlo sul lettino del boia, per l'iniezione letale, il prossimo 16 gennaio.
Il commento di Ilvo Diamanti su 'la Repubblica' di oggi (lunedì 16 luglio) riguardo al “ritorno” del Cavaliere è come al solito brillante. Fra l’altro egli nota, sulla base di un sondaggio di Demos-Coop, che il 25% degli intervistati, “tra gli avvenimenti che hanno segnato positivamente l’Italia” negli ultimi trent’anni, indica “la discesa in campo di Berlusconi”; il 55% la fine del suo governo.
A pochi giorni dalla conclusione della campagna di raccolta firme sui Referendum radicali - #giustiziagiusta e Cambiano noi - emergono con chiarezza due dati: il primo riguarda il fatto che i temi oggetto delle proposte referendarie sono rimasti marginali al dibattito politico ed hanno avuto come di consueto scarso risalto mediatico; il secondo si riferisce alla inquietante assenza del Partito Democratico alla dialettica e al dibattitto intorno ai referendum. Circostanza quest'ultima che non può essere ignorata da chi ha a cuore e si batte per imporre il tema della questione liberale all'interno della sinistra italiana. Ne parla il direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali Giuseppe Rippa. (Video)