Entro il prossimo maggio la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si deve pronunciare su una massa di ricorsi per il trattamento contrario ai diritti umani subito dai carcerati nelle nostre carceri e a causa del quale essi hanno adito la Corte di Strasburgo: un paese non può aggiungere alla pena da scontare per la condanna subita quella vera tortura che è rappresentata dalle condizioni di vita impossibili degli stabilimenti di detenzione. di Silvio Pergameno
È difficile credere che i giardini di Villa Doria Pamphilj a Roma assomiglino ai boschi sacri dell’Italia preromana o possano vagamente ricordare le brughiere spazzate dai venti e punteggiate di rovine celtiche e dolmen neolitici della Cornovaglia meridionale.
Amnistia?, per carità, ci vuole ben altro per risolvere la questione giustizia nel nostro paese. Questa più o meno è la risposta che i radicali si sentono dire da più parti quando chiedono un’azione immediata per risolvere l’inumana condizione delle carceri e interrompere lo stillicidio di suicidi di detenuti e di guardie penitenziarie. Bene. Il Parlamento ha chiuso i battenti e di questo "ben altro" non si vede l'ombra.
La manifestazione di sabato scorso in piazza del Popolo a Roma non ha portato sostanziali novità,anzi ha pienamente confermato il fatto che la sinistra più sinistra è schierata su posizioni decisamente conservatrici, che si attestano sulla sostanziale difesa della costituzione così come essa è (o meglio come viene interpretata) e con la disponibilità a confinare la spinta riformatrice ad alcune revisioni, che non avrebbero alcuna incidenza sul problema di fondo. di Silvio Pergameno
Secondo il rapporto di Fleeing Homophobia, associazione che si occupa di monitorare la condizione delle persone lgbt nel mondo, delle circa 10mila domande di asilo politico pervenute nei paesi europei per motivi di discriminazione sessuale, solo 1\5 vengono approvate.
Mentre la gattopardiana partitocrazia “si sta organizzando” per cambiare tutto senza cambiare nulla, ai margini della politica “che conta”, si registrano iniziative interessanti. Ne è un esempio il manifesto “Fermare il declino”, proposto e sottoscritto da Oscar Giannino, dal taglio in parte iperliberista e, nel panorama italiano di completo oscurantismo, in parte liberale.
Si può comprendere tutto: una volta aggregato al carro debenedettiano di «Repubblica» è chiaro che Renzi non può dire più le cose che diceva al tempo delle primarie, perché altrimenti si porrebbe in contrasto con l’investitura pervenutagli dall’Ingegnere. Ma a questo punto diventa anche una pretesa pensare di poter ancora rappresentare un soggetto politico in grado di cambiare il verso all’Italia. di Luigi O. Rintallo
Il 28 settembre Damon Thibodeux è stato scarcerato dal braccio della morte di un istituto penitenziario della Louisiana. Dopo aver passato 15 anni in carcere, rinchiuso 23 ore al giorno in una cella, l'uomo ora è formalmente libero. Lo ha deciso il tribunale americano che ha ritenuto inammissibili le prove presentate dall’accusa all’epoca dei fatti.
In un’intervista al settimanale Oggi, l'ex magistrato e leader di Italia dei Valori parla dell’esistenza di "due Giorgio Napolitano": "Quello che ci racconta oggi la pubblicistica ufficiale, il limpido garante della Costituzione, e quello che raccontò l'imputato Bettino Craxi in un interrogatorio formale, reso, nel 1993, durante una pubblica udienza del processo Enimont, uno dei più importanti di Tangentopoli".
Mettendo mano alle regole di funzionamento delle istituzioni repubblicane, bisogna pensare ad un rapporto eletto/elettori che riduca il peso dei partiti e favorisca un rapporto diretto di responsabilità della persona verso gli elettori. Pare che il “metodo” 5 stelle vada in altra direzione. di Zeno Gobetti
All'indomani della ratifica, in Senato, della Convenzione di Lanzarote contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori, l'Italia, per mano della ministra del Lavoro, delle politiche sociale e delle pari opportunità, Elsa Fornero ha firmato la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica.