L'accordo tra Pd e M5S ha permesso di superare, anche se solo parzialmente, lo stallo del parlamento sulla nomina di due giudici della Corte costituzionale e dell'ultimo membro laico del Csm. I grillini l'hanno subito definita "una vittoria del metodo 5 stelle", anche se a ben vedere, in realtà, l'intesa tra i due schieramenti sembra aver preso le forme di un vero e proprio accordo spartitorio degno della tradizione partitocratica italiana, alla faccia dell'antipolitica 2.0 professata da Grillo. di Ermes Antonucci
Le circostanze del caso Shalabayeva sono ancora tutte da chiarire, ma a Repubblica la verità sembra non interessare poi così tanto. Prima di tutto, infatti, occorre mantenere alta la mobilitazione dei propri lettori-militanti attraverso piccole dosi quotidiane di demagogia giustizialista. di Ermes Antonucci
La Corte europea dei diritti dell'uomo rigetta il ricorso dell'Italia e conferma che dovrà entro un anno trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario nonché risarcire i detenuti che ne sono stati vittime. Lo hanno reso noto all'Ansa fonti vicine alla Corte.
Nel pensiero, nelle premesse sottese al lavoro quotidiano di questa Agenzia, c’è sempre stato un atteggiamento privo di pregiudizi nei confronti della magistratura, nel senso che non si è mai mancato di sottolineare i dissensi e di precisare le critiche nei confronti di decisioni e comportamenti che si riteneva di non poter condividere, ma sempre evitando accuratamente le generalizzazioni e le fughe nell’ideologia e soprattutto sempre nella convinzione che ogni riforma del campo della giustizia, e in particolare in quello dell’ordinamento giudiziario, non potesse arrivare a buon fine se posta in essere contro i giudici e che fosse indispensabile tenere sempre aperto un canale di discussione e di confronto. di Silvio Pergameno
Con le dovute eccezioni, in certi deserti affettivi crescono solitudini che sembrano inguaribili. Si potrebbe riassumere con questa sentenza la sensazione che arriva da "Giovane e bella", il nuovo, inquietante film di François Ozon in uscita giovedì 7 novembre nelle sale italiane. di Paolo Izzo
Sembrava che la guerriglia interna tra Matteo Renzi e la dirigenza del Partito Democratico si fosse attenuata, tanto che erano iniziate a circolare notizie di una clamorosa apertura nei confronti del sindaco di Firenze da parte delle massime autorità del partito, e addirittura anche di Massimo D’Alema. L’armonia invece è durata poco.
Dopo 22 anni di categorico divieto, da oggi i giovani apertamente gay potranno entrare a far parte dei Boy Scout d'America (Bsa). L'assemblea dell'organizzazione ha infatti deciso di eliminare il bando che non consentiva ai ragazzi omosessuali di farne parte, mantenendo però il 'no entry' per i capi adulti del movimento.
Povero Lapo Pistelli, al terzo tentativo sperava di potercela fare. In fondo nella lunga stagione di viceministro degli esteri aveva acquistato una certa competenza sul campo. E invece no, ecco che il suo ex adepto, il buon Matteo Renzi, lo ha ancora punito. Mica con una donna che ovviamente funziona meglio, per esempio la Sereni o la Quartapelle o la Bonafè …. di Giuseppe Rippa
Ideato e fondato nel 1963 da un gruppo di giornalisti, critici, scrittori ed esperti della materia provenienti in parte dall’esperienza del Festival di Venezia e per il resto dalla stampa Giuliana fu localizzato a Trieste in primo luogo per l’accoglienza che la ricca tradizione cinematografica della città poteva offrire ma anche per i rapporti di lunga durata che questa aveva con gli USA e con i paesi di cultura anglosassone e, data la posizione geografica di confine e le radici mitteleuropee, per i rapporti con i paesi dell’Est e l’URSS. di Vincenzo Basile
Come è noto, nei dodici referendum promossi dai Radicali Italiani è presente un pacchetto di sei quesiti riguardanti il tema della giustizia, o per meglio dire dell’Ingiustizia, che ormai caratterizza drammaticamente il nostro Paese. I referendum per la “giustizia giusta”, lo ricordiamo, si concentrano su cinque problemi fondamentali, vale a dire la responsabilità civile dei magistrati (due quesiti), la separazione delle carriere, l’eliminazione della custodia cautelare, i magistrati fuori ruolo e l’abolizione dell’ergastolo.
“Prendere in giro un leader arabo che ha proclamato di avere preso contatto con Allah centinaia di anni fa e di averne ricevuto benefici politici, finanziari e sessuali non è un discorso d'odio: è un test della libertà di espressione a livello più o meno da scuola materna”.