“Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia”: questa frase pluricitata di Pasolini si conferma di nuovo valida a proposito delle polemiche sorte attorno al Manifesto di Ventotene, dopo le dichiarazioni alla Camera della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ne è nata una “tempesta mediatica”, paragonabile a certi esperimenti dei fisici in laboratorio: simulazioni che artificiosamente ricreano un evento, ma che non hanno niente a che vedere con la realtà… di Luigi O. Rintallo
“La vicenda del colosso agroindustriale creato dal nulla da Serafino Ferruzzi è un elemento fondamentale della storia economica d’Italia (e non solo): l’ascesa nella produzione e nel commercio mondiale delle materie prime agricole, la tragica morte del fondatore in un incidente aereo, l’espansione durante la gestione di Raul Gardini, l’acquisto della Montedison, il fallimento dell’operazione Enimont, la tempesta di Mani pulite, il suicidio di Gardini, la dispersione del gruppo…”. Così la quarta di copertina del libro di Carlo Sama La caduta di un impero (Rizzoli Editore). Questo appassionato memoriale presenta la versione della famiglia Ferruzzi attraverso la voce di Carlo Sama, marito della figlia minore di Serafino, Alessandra, e già braccio destro di Gardini: una versione che celebra i fasti ma mostra anche i lati oscuri del Gardini imprenditore, e rivela il ruolo dell’establishment economico-finanziario guidato da Mediobanca nella fine dell’azienda… Quella che segue è una lunga conversazione per Agenzia Radicale Video di Carlo Sama con Giuseppe Rippa…
- ‘La caduta di un impero’. La versione di Carlo Sama in una lunga conversazione con Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Il regime iraniano può essere rovesciato, ma questo può essere fatto solo con l'aiuto di gruppi etnici. Al fine di fermare la repressione nel paese e portare stabilità nella regione, il popolo del Belucistan chiede non solo un cambio di regime, ma anche autonomia. La soluzione ai problemi del Belucistan è spezzare le catene della schiavitù, un obiettivo per il quale il popolo dei Beluci ha fatto enormi sacrifici nel corso dei decenni. Questa posizione è condivisa anche dal popolo del Kurdistan e di Ahwaz. Pertanto, sono i gruppi etnici non persiani in Iran che sono più impegnati in una rivolta contro la Repubblica islamica, poiché hanno subito le conseguenze più dure della repressione del regime… di Rudam Azad*
Per chi va a fare la spesa per mangiare in casa, se gli impegni lo consentono, noterà che molto di quello che si compra è importato, niente di strano, siamo in una società globalizzata, mi si direbbe. Effettivamente dipendiamo da scambi commerciali che ci permettono, anzi, permettono alle nostre ditte di esportare e mettere la nostra bilancia commerciale in positivo. Fin qui penso di aver detto delle banalità perché è tutto risaputo… di Giovanni Lauricella
La giurisdizione internazionale dipende dal conflitto e dal suo esito politico militare e diplomatico, non viceversa. Per evitare pose deliranti, la Corte e il Tribunale dell’Aia dovrebbero studiare il precedente della guerra dei Balcani… di Giuliano Ferrara (da Il Foglio)
Nella suggestiva cornice del quartiere Trastevere, Teatro La Comunità ha aperto le sue porte in una primaverile domenica pomeriggio. L’aria all’ingresso del teatro è densa di aspettative per l’ultima rappresentazione in territorio romano dello spettacolo Femininum Maskulinum di Giancarlo Sepe. L’atmosfera di attesa è elettrizzante mentre gli spettatori prendono posto nel piccolo teatro, pronti a lasciarsi trasportare in un viaggio emozionante insieme al versatile e talentuoso cast… di Giulia Anzani
Il rispetto e l’educazione per l’ambiente segue due percorsi: quello evocato da molti e quasi sempre parolaio e inefficace, utilizzato come propaganda ma poco sensibile quasi sempre strumentale e quello che si innerva nel lavoro che tante piccole, diffuse esperienze produco per sensibilizzare “… un vero e proprio processo di apprendimento continuo che mira a far conoscere e comprendere l’ambiente naturale, le sue interazioni con l’uomo e le sfide che lo minacciano…”.
La mostra “Napoli Ottocento” (Scuderie del Quirinale - Roma) rivela la fragilità della storiografia degli ultimi due secoli, che non ha sufficientemente considerato l'importanza di Napoli nel processo innovativo mondiale. Da questa premessa potrebbero partire discorsi su tutto lo scibile recentemente maturato, ma mi attengo qui alle intenzioni dei curatori, Sylvain Bellenger insieme a Jean – Loup Champion, Carmine Romano e Isabella Valente che, nonostante l'enorme mole dei problemi sollevati, vogliono semplicemente restituire il giusto e corretto ruolo che la città di Napoli ha avuto nell'Ottocento, incentrando la ricerca su uno specifico estetico, dal “sublime alla materia”… di Giovanni Lauricella
Con vergogna, inginocchiandomi, vorrei offrire un’altra prospettiva al Santo Padre sulla delicatissima questione della guerra in Ucraina e di una trattativa, financo una resa dell’Ucraina alla Russia del presidente Vladimir Putin… di Francesco Sisci
Si è tenuta dal 14 al 17 giugno la 67ª edizione del Rome Art Festival, l’evento promosso dall’Associazione Art Studio Tre, con location piazza San Silvestro. Numerosi stand di artisti, tra cui la Presidente dell’Associazione e artista Lucilla Labianca, sono stati esposti per 4 giorni sulla piazza su cui sorge il Palazzo delle Poste, proprio a due passi da via del Corso… di Giulia Anzani
Il terremoto del 6 febbraio è stato un severo maestro, ci ha ricordato - è una lezione che avremmo già dovuto avere imparato mille e mille volte - che la nostra compulsiva continua violenza, instancabilmente esercitata tra noi, è solo paura d'esser nati: forse per questo - sporcandoci il volto di sangue - continuiamo a uccidere uccidendoci. (... SEGUE >>>)