A Napoli, al corso Vittorio Emanuele numero 423, c'è “FRAME Ars et Artes”, la piccola galleria d'arte contemporanea dell'architetto Paola Pozzi. Mette in mostra opere di artisti generalmente poco noti, soprattutto giovani, e così scopre, a volte, opere sicuramente valide. Come, in questi giorni di fine anno, una serie di fotografie. Di medio formato (30 x 20 cm. circa) ciascuna di queste rappresenta, preso di prospetto e da vicino, un pezzo di muro. di Adriana Dragoni
Nel pieno dello sviluppo digitale c'è chi ne preconizza l'inesorabile scomparsa. Ma in certi luoghi del mondo siamo solo all'inizio, dopo la chiusura durata 35 anni. Al contrario, i cineasti sauditi hanno a lungo sostenuto che il divieto di cinema non ha senso proprio nell'era di youtube.
All’inizio del terzo ciclo negoziale sulla Brexit tra l’Unione europea e il Regno Unito (28-31 agosto 2017), la distanza tra le parti non accenna a diminuire [1]. Come noto, nell’incontro iniziale del 19 giugno è stata convenuta la struttura dei negoziati e sono state individuate le tematiche prioritarie oggetto della prima fase delle trattative. di Carlo Curti Gialdino (da Affari Internazionali)
Il paese che non c’è, paese dipinto, Città del vino, paese albergo… quanti modi per definire Furore, comune di quasi 900 abitanti aggrappato alle pendici dei monti Lattari lungo versante della Costa d’Amalfi, che negli anni ha saputo conquistarsi il posto d’eccellenza che merita, grazie anche all’impegno cocciuto del suo sindaco, Raffaele Ferraioli, alle prese ora con il sogno di una vita: il mare. Eh sì, perché Furore è anche il luogo del "mare negato", quello dello suo Fiordo, raggiungibile solo attraversando altri comuni che lo circondano.
- Audiovideo del Premio Furore di giornalismo 2014 (Quaderni Radicali TV)
Dalla metà di settembre per quanto riguarda i posti dedicati al sostegno, il rischio più che concreto, denunciano i sindacati, è che ci siano delle cattedre che saranno vuote e/o coperte da insegnanti senza specializzazione e forse anche addirittura privi dell’abilitazione. di Alessandro Frezzato
Se c'era, questa volta, l'auricolare trasmetteva direttamente da un altro mondo. Un mondo complesso, fatto di pezzi di vetro sospesi dove si riflette un'umanità frantumata, timorosa, madre assopita e gravida di ribellione. Un mondo in cui la signorina 'V' galleggia per non precipitare, funambola sulla corda del disincanto, un bastone d'ironia per mantenere l'equilibrio ed arrivare lì, dall'altra parte, a riprendersi i sensi smarriti. di Florence Ursino
'Cambiamo noi'. E' questo il nome dell'ultima campagna referendaria promossa da Radicali Italiani per “sbloccare la politica” e “ripristinare la legalità costituzionale”. Contro l'immobilità del Parlamento e la scarsa vitalità degli strumenti di partecipazione popolare ecco dunque un nuovo pacchetto referendario che concerne urgenti questioni sociali pressocchè escluse dall'agenda politica nazionale.
Bandito in Cina, presentato a Cannes 2021 quasi in sordina, Revolution of Our Times, del regista Kiwi Chow, è arrivato sui nostri schermi il 30 giugno, in occasione del venticinquesimo anniversario del cosiddetto "handover", cioè il passaggio di Hong Kong, colonia inglese per 156 anni, dalla sovranità britannica a quella cinese. di Giovanna D’Arbitrio
Lo stato di criticità in cui versano le infrastrutture esistenti del Paese è evidente e noto. Non viene esplicitato nella sua gravità per ovvii motivi. Non si vuole allarmare. Si fa affidamento sulla “buona stella”, basata sui grandi margini di sicurezza che si adottano nel dimensionamento strutturale originario. Nei fatti, è una scelta sventata ed azzardata. Anzi, assurda. Così si hanno le “tragedie”! L’ultimo episodio del ponte stradale ANAS di Sarzana, al confine tra Toscana e Liguria, crollato totalmente. Per sola fortuna senza vittime. Ancora la “buona stella”… di Carlo Strassil
Mentre si avvicina il periodo pasquale, continuiamo a rispettare il lockdown imposto dal coronavirus e leggiamo, o rileggiamo, libri interessanti, come “La forza del carattere - La vita che dura”, di James Hillman (Ed. Adelphi), testo centrato sul tema della terza età… di Giovanna D’Arbitrio
Chi scrive ha voluto attendere le nomine ai massimi livelli delle istituzioni europee, l’ultimo atto legato alle elezioni dello scorso 26 maggio, per tentare qualche valutazione complessiva dell’accaduto, in attesa di qualche segnale degno di rilievo… che, comune, non c’è stato. La comparsa aperta in Europa del sovranismo aveva potuto far pensare, o, meglio, supporre, che la campagna elettorale si sarebbe svolta sulla contrapposizione tra europeismo e sovranismo. Ma questa ipotesi non si è verificata, ed in effetti non poteva verificarsi, perché la premessa di una tale contrapposizione sta nell’idea che le classi politiche europee non hanno compreso la necessità di superare proprio la loro ispirazione di fondo, cioè il cosiddetto “europeismo”, per decidersi finalmente ad avviare il più ambizioso processo verso la “federazione europea”. di Silvio Pergameno