«Vive le Prince!» «Visca el Príncep!». Così è stato accolto Emmanuel Macron l’altro giorno ad Andorra da una folla festante. I conti tornano, perché lui è veramente il principe del minuscolo Stato extracomunitario a cavallo dei Pirenei. Co-principe, per la precisione, perché l’altro è Joan-Enric Vives i Sicília, dal 2003 arcivescovo della Seu d’Urgell, cittadina catalana a una decina di chilometri da Andorra. di Enrico Rufi
Tra il 15 e il 18 agosto il Partito Radicale, con l’Osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali, sarà in 70 luoghi di detenzione. Saranno 278 tra dirigenti e militanti del Partito Radicale, Avvocati dell’Unione Camere Penali, Parlamentari, Garanti delle persone private delle libertà personali: questi i numeri dell’iniziativa “ferragosto in carcere”.
Matteo Salvini ricorda talvolta quel personaggio di un film di Carlo Verdone: si dà arie da duro, poi sotto sotto, con quel faccione, arrivati al dunque... Talaltra si comporta come gli attaccabrighe che cercano la rissa, ma solo con lo scudo di cose o persone che gli eviti il contatto fisico. Il suo grido di battaglia è “non mollo di un millimetro”, che abbiamo imparato a conoscere quanto sia invece il segnale di ritirata strategica. di Antonio Marulo
Se ne parla da un paio di giorni: “nei prossimi 4 anni abbiamo quasi 500 mila persone che nel sistema pubblico andranno in pensione”. Il sottosegretario al ministero della Semplificazione e Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, intervenendo alla festa dell'Unità a Roma, l'ha considerata “un'occasione straordinaria”. Per far cosa, però, dipende dai punti di vista... di Antonio Marulo
Presentato nel 2024 alla Mostra cinematografica di Venezia nella sezione Nuovi Orizzonti, L'attachement (La tenerezza) è un film del 2024 diretto da Carine Tardieu, basato sul romanzo "L'Intimité" di Alice Ferney… Il film si attiene in parte al libro soprattutto nella prima parte e racconta la storia di un giovane padre vedovo, Alex (Pio Marmaï), che deve occuparsi dei suoi due figli, Eliot e la neonata Lucille, la cui madre è morta durante il parto… di Giovanna D’Arbitrio
Il dibattito nucleare che una volta ruotava attorno alle divisioni ideologiche durante la Guerra Fredda si è oggi spostato verso il nazionalismo. Da nessuna parte questo cambiamento è più volatile che in Pakistan, dove le armi nucleari non sono semplicemente strumenti di deterrenza, sono simboli di identità, sfida e potere. La dottrina nucleare del Pakistan è modellata non da una moderazione strategica, ma da un mix combustibile di nazionalismo religioso, dominio militare e insicurezza geopolitica… di Anna Mahjar-Barducci
Da sempre la battaglia per una “democrazia informata”, che dia elementi di conoscenza ai cittadini così da rafforzarne la coscienza politica, è parte essenziale delle iniziative promosse dai radicali. Sin dagli anni ’60 il loro leader storico, Marco Pannella, denunciava il grave limite dell’Italia nel fatto che la nostra informazione veniva meno al ruolo che le sarebbe proprio, in quanto subalterna nei fatti ai condizionamenti del potere economico e politico… di Luigi O. Rintallo
Quasi a smentire l’accusa di essere espressione di un progressismo di maniera da ZTL, preoccupata più di distribuire gratis l’eparina ai minorenni desiderosi di cambiare sesso che non dei lavoratori, la Cgil di Landini presenta la campagna sui prossimi referendum come la dimostrazione del suo impegno in favore dei temi sociali, nel solco della tradizionale difesa dei diritti sindacali … di Luigi O. Rintallo
“Il mortaio di Gaspare. Storie di una famiglia italiana di Tunisi 1893-1973” di Maria Bianca Pinco presentato il 3 aprile alla Casa della Memoria e della Storia a Roma è una testimonianza storica della perigliosa vita di quelli che da poco più di cento anni si sono trovati a essere italiani e che il libro testimonia le vicissitudini tunisine… La storia dell'Italia è più complessa di quanto sembra specie se le visioni che abbiamo non sono più quelle ufficiali ma di quelli che l'hanno vissuta in prima persona. Immaginatevi cosa potevano essere i siciliani dopo l'unità d'Italia, niente di diverso da tutti i popoli sconfitti che per sopravvivenza dovevano fare scelte traumatiche che solo in condizioni estremamente disperate si possono prendere… di Giovanni Lauricella
“The golden age of America begins right now” è la frase più potente pronunciata da Trump nel suo discorso d'insediamento alla White House. Una promessa, una speranza, un grosso amo per grossi pesci della politica e del pensiero americano nonché mondiale per suscitare un grande dibattito. Dopo i fatti di Capitol Hill si doveva assistere a un discorso spettacolare quanto incisivo che permettesse di superare le tante critiche fatte a Trump e alla visione distorta dei cosiddetti liberal sempre presente nei media di tutto il mondo, inaugurando una nuova politica più all'avanguardia che mai con un Elon Musk che scalpita per ottenere risultati straordinari… di Giovanni Lauricella
Ascoltato in Commissione Giustizia sulla proposta, avanzata da Italia Viva e Lega, di istituire per il 17 giugno una “Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari”, il presidente dell’ANM – Giuseppe Santalucia – ha espresso la sua contrarietà. Secondo il magistrato, vi sarebbe “il pericolo di indurre sfiducia pubblica nel sistema giudiziario e dare un messaggio in controtendenza rispetto alle numerose giornate in memoria della legalità”. Al momento del voto, sull’iniziativa si sono opposti i 5Stelle mentre il PD si è astenuto, avvitandosi in una contorta serie di motivazioni per giustificare la sua scelta. Dapprima si è rammaricato che la Giornata non indicasse il nome di Tortora (arrestato appunto venerdì 17 giugno 1983), per poi avanzare una serie di obiezioni e distinguo circa il fatto che il caso Tortora fu poi sanato in Appello per cui non si configurerebbe come un vero “errore giudiziario”. Sofismi, che hanno suscitato la comprensibile reazione della figlia del presentatore tv – Gaia Tortora – che in un tweet ha scritto: “Il PD si è astenuto. E vi prego di leggere la “motivazione” sul caso Tortora. Fate pietà, davvero. E aggiungo che la sottoscritta ha chiesto appositamente che fosse una data simbolo sì, ma senza il nome”… di Luigi O. Rintallo