Natale riapre la ferita della nascita.
Nei miei versi lego la notte di Natale a un'altra notte, quella tempestosa in cui Gesù cammina sulle acque del Mare di Galilea. Il capitolo 14 del Vangelo di Matteo ha l'ampiezza e la profondità della storia: l'assassinio di Giovanni Battista voluto da Erode Antipa, poi il grande affresco della moltiplicazione dei pani e dei pesci, infine, ma ormai la notte s'avvicina, Gesù che sale sulla montagna per pregare, dopo aver chiesto agli apostoli di passare con la barca all'altra riva del Mare di Galilea: ma c'è tempesta, navicula fluctibus iactata. Nel nero della notte, Gesù li raggiunge camminando sulle onde, e sembra un fantasma.
(Questi miei 42 versi - appena scritti - la cittadina universitaria di Fisciano pubblica in questi giorni sui muri delle sue strade, insieme a un disegno di Franco Longo) ... segue >
Non è la prima volta che un governo di coalizione boccheggia davanti agli scogli della legge di bilancio, come insegna la storia della Prima e un po’ anche della cosiddetta Seconda Repubblica. E non è la prima volta che le settimane di fine anno si annunciano tormentate, quando il testo del faticoso compromesso (ieri sera in alto mare) arriverà in Parlamento. Tuttavia è la prima volta che un esecutivo appena nato — meno di due mesi fa — risulta essere così sfilacciato, privo di qualsiasi collante politico, non diciamo di un’idea condivisa del futuro. di Stefano Folli (da La Repubblica)
Le leggi contro gli ebrei volute da Mussolini nel 1938 furono una infamia anche contro gli italiani che non hanno mai nutrito sentimenti antisemiti. Soltanto la Chiesa cattolica li osteggiò e perseguitò perché li considerava “ il popolo deicida” che aveva chiesto e ottenuto la crocifissione di Cristo. E solo nel febbraio 2009 papa Benedetto XVI chiese perdono agli ebrei. di Gerardo Mazziotti
L'hanno pure definito fin troppo generosamente “cattivo maestro”, con eccessiva considerazione per le sue presunte capacità di fare scuola. Piuttosto, Matteo Salvini si fa solo interprete di un certo luogocomune sentire...
Il Rosatellum Bis eleggerà un Parlamento di cosiddetti nominati, né più e né meno come accade da un bel po' di legislature. Altresì non potrà essere la garanzia di una maggioranza certa e coesa, se non altro perché nessuna legge elettorale può garantirla per principio. Nondimeno risolverà il problema della rappresentanza che affligge il Paese. Insomma, la nuova ennesima legge elettorale - come disse il filosofo Massimo Cacciari nel corso di un talktv su La7 – fa solo un po' meno schifo della precedente. Per questo non cambia di molto le cose, e di certo non rende la situazione peggiore di quella che sarebbe scaturita con l'Italicum. La governabilità non si raggiunge adattando e modellando a piacimento le regole del gioco, quand'anche queste fossero le migliori e più giuste possibili. La crisi del Paese è di natura politico-istituzionale e non si risolve a colpi di leggi elettorali. Ne discute Geppi Rippa. con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.
Riforme che incidono profondamente sui diritti fondamentali, come quella volta a estendere la confisca preventiva antimafia all'indiziato anche di un solo delitto contro la pubblica amministrazione, non dovrebbero essere varate in assenza di una elaborazione tecnico-giuridica adeguata. Purtroppo, in Parlamento predominano incompetenze, confusione, improvvisazione e approssimazione. E non dovrebbe costituire criterio di decisione politica determinante, per un partito come il Pd, la paura di essere accusato dai grillini di non voler fare sul serio nella lotta alla corruzione. di Giovanni Fiandaca (da Il Mattino.it)
Ribaltare lo schema, trasformando quel racconto per lo più in negativo, tra menzogne, stereotipi e capri espiatori, per poi riscrivere una possibile agenda di interventi necessari per una Governance delle politiche migratorie, in una sfida che vede l’Europa giocarsi il proprio futuro. È questo l’intento dell'interessante e documentato dossier, presentato al Senato della Repubblica da Radicali Italiani.
Missione compiuta!, ha detto il premier Letta, raggiante per aver disinnescato la miccia Imu prima casa che teneva in perenne allarme il suo governo. In compenso, altre se ne sono accese per autocombustione, perché dopo il provvedimento tanto atteso da milioni di italiani restano intatti, se non aggravati, i problemi di bilancio dello Stato.
Prendete una firma d’eccezzione, il giornalista tedesco Thjomas Migge, e una radio di prestigio, come la storica D.L.F., ossia la Deutschlandfunk, stazione radio di Colonia che trasmette in tutta la Germania, e il gioco è fatto: l’immagine di Napoli e delle amministrazioni che la gestiscono (passate e speriamo non future), che dovrebbero tutelare e adoperarsi per il suo centro storico e i suoi monumenti, perdono l’ultimo labile straccio di credibilità. di Marcello Mottola
Il 26 settembre ricorre la Giornata Mondiale della Contraccezione, una occasione in cui non solo si porta all’attenzione dei governi e dell’opinione pubblica di tutto il mondo la necessità di rafforzare l’informazione sui sistemi contraccettivi, ma anche per sottolineare come il libero accesso alla conoscenza dei metodi per la pianificare familiare abbia significato per le donne una occasione di libertà e autodeterminazione senza precedenti.
Candidato a 5 Premi Goya, Il maestro che promise il mare, di Patricia Font, è ispirato al romanzo di Francisco Escribano “Desterrando el silencio: Antoni Benaiges, el maestro que inventó el mar. Nel film si intrecciano due storie tra passato e presente, quando Ariadna (Laia Costa) decide di esaudire un desiderio del nonno che le chiede di cercare i resti di suo padre ucciso durante la guerra civile… di Giovanna D’Arbitrio