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16/05/24 ore

POLITICA

Grillo, sproloqui al Circo Massimo

Nella solita miscela esplosiva di grida, gag e slogan alla fine è pure spuntata una gru, per sollevare in cielo l'immagine del leader carismatico e far risuonare il suo verbo in lungo e in largo. Al Circo Massimo (mai location fu più appropriata) Beppe Grillo ha provato a risollevare l'animo del suo elettorato, ormai in visibile discesa di fronte alla clamorosa apatia della compagine pentastellata in parlamento. di Ermes Antonucci

Jobs Act al Senato, cambiare nulla per raccontare che tutto cambia

Almeno Renzi s’è fatto un selfie con le ragazze della pallavolo. Il siparietto da buontempone rischia però di essere l’unica cosa per cui è valsa la pena andare a Milano. Perché il piano del Premier di portare il cosiddetto scalpo del Jobs Act al vertice europeo su lavoro e occupazione non è riuscito. di Antonio Marulo

I Rom e la Giunta Marino: Battaglia finale!

Un terreno tossico. Mega-appalti. Racket, minacce al presidente di una ONLUS per i diritti umani e una montagna di spazzatura ricolma di rifiuti tossici in cui sguazzano bambini che si ammalano di leucemia. C’è quanto basta per scatenare non tanto l’intervento dell’Europa (basta con questo ottimismo dilagante), ma almeno il voyeurismo più perverso nel Gioco di Troni che si sta consumando al Campidoglio negli ultimi mesi. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia

Articolo 18, tanto rumore per nulla

«Per chi si dice di sinistra la difesa dell’articolo 18 è una questione di principio». E su questo principio, rivendicato con fiero cipiglio da Pierluigi Bersani, ieri è andato in scena l’ennesimo capolavoro mediatico di Matteo Renzi, vincitore assoluto in apparenza, malgrado le stilettate di Massimo D’Alema ( anzi, queste più sono pesanti, più diventano – anche quando sono pertinenti - un’arma a proprio favore, vista la reputazione del personaggio ormai inviso al genere umano di sinistra come un Berlusconi qualsiasi). di Antonio Marulo

Renzi, a Montecitorio il discorso dell’ultima spiaggia

“Ultima chance per recuperare e se perdiamo non perde il governo ma l’Italia”. Matteo Renzi ha così messo e ribadito un punto fermo, in vero discutibile: non c’è alternativa a lui, senza di lui il diluvio. Lo ha fatto alla Camera dei Deputati nell’illustrare i Mille giorni (è la terza volta in due settimane) “alla fine dei quali l’Italia tornerà ad avere un ruolo”. di Antonio Marulo

Nel M5S qualcuno scopre il garantismo. Ma non Grillo e Casaleggio

Anni e anni di giustizialismo forcaiolo e qualunquista ("Sono tutti uguali!"), e poi ecco che all'interno del Movimento 5 Stellequalcuno scopre improvvisamente la parola "garantismo". Lo fa, come sempre, cadendo in un circolo vizioso di inesorabili contraddizioni e, lungi dal voler avviare una riflessione seria sul tema, agendo esclusivamente per motivi politici interni (leggasi gli umori autoritari del capo-padrone Grillo). di Ermes Antonucci