Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

02/12/24 ore

Sinistra, Ecologia e …continuità: le storie sempre uguali di Nichi Vendola e compagni


  • Antonio Marulo

“Sel non torna indietro, ma va avanti. Non si scioglie, ma muta: si mette in gioco e cerca di contribuire alla riscossa della gente che soffre nel nostro Paese e in tutta Europa”. Nichi Vendola, dopo circa 50minuti di supercazzole che l’hanno reso un mito del genere, all’Assemblea nazionale di Sinistra ecologia e libertà, traccia così i contorni della nuova “sfida” che può “restituire la perduta felicità nella vita politica”.

 

L’avevamo infatti lasciato triste, sconsolato e desideroso di recuperare “l’allegria” perduta, dopo dieci anni alla guida della Puglia, che non passeranno alla storia come memorabili. Oggi, rinvigorito dalla campagna ateniese, sull’onda della vittoria di Pirro del referendum voluto da Tsipras in Grecia, riparte e sogna per la sua creatura un futuro di sinistra di governo che lanci la sfida al renzismo e a chi asseconda le oligarchie finanziarie bla bla bla...

 

L’appuntamento è fissato per ottobre. I tempi tecnici per trovare un nuovo nome e stabilire le regole del gioco interno, evitando – questo è l’intento - di fare gli errori del passato, con “accrocchi politici e cartelli elettorali improvvisati”. L’ultimo in ordine di tempo, proprio la Lista che porta il nome dell’amato premier greco, scioltasi come neve al sole, all’insegna delle gaffe di Barbara Spinelli.

 

Ma questa volta, promette Vendola, il contenitore sarà definito dopo. Prima verranno i "contenuti", per altro ben noti: quelli di sempre e tanto cari alla sinistra cosiddetta “radicale”, che negli anni ha cambiato più volte il nome, ma non i connotati pre-caduta del Muro di Berlino. Una sinistra per nulla liberale e lontana anni luce da quel modello che servirebbe al nostro Paese.

 

Del resto, la storia di chi si candida a essere tra i "padri fondatori" di questo ennesimo costituendo soggetto politico a sinistra (in attesa di una faccia nuova da proporre che non sia un’icona presa in prestito dall’estero) parla chiaro: all’immarcescibile Nichi, fermo restando l'ex rottamotore già rottamato, Pippo Civati, fanno compagnia fra gli altri Stefano Fassina (Chi?) e - udite udite - un redivivo Paolo Ferrero di Rifondazione comunista: un nome, una garanzia, un vero miracolo divino per quanto riesca ad avere tuttora voce in capitolo. Ma tant’è…

 

 


Aggiungi commento