Quale contraltare alla fede? Il regista austriaco Ulrich Seidl se lo chiede nel secondo episodio della trilogia Paradiese intitolato “Faith”.“Love”, il primo, accolto da calorosi applausi a Cannes la scorsa primavera, mostrava le sugar mama tedesche (come vengono chiamate dagli indigeni le turiste sessuali in azione nell’Africa sub-Sahariana) alle prese con i locali prestatori di un’opera, motivata essenzialmente da mogli e proli numerose da sfamare. E l’autoerotismo inconcludente… per difetto di ispirazione, del mandingo di turno veicolava i molti significati e contenuti del film. di Vincenzo Basile
I Bookmakers lo danno 5 auno e l’entusiasmo a Venezia è alle stelle ma bisogna avvisare gli scommettitori che alcuni distinguo sono ineludibili. di Vincenzo Basile (foto Abaca)
E' uscito nelle sale il terzo capitolo della saga di Batman: 'Il cavaliere oscuro, il ritorno'. Ennesima convincente prova alla regia e alla sceneggiatura di Cristopher Nolan, che proponeai suoi spettatori un prodotto di gran lunga più spettacolare dei primi due. Di notevole impatto è il grande lavoro della computer grafics in grado di restituire effetti speciali mozzafiato. Ma il film è molto di più del solito blockbuster-hollywoodiano.
È stato ‘Un consiglio a Dio’, nuovo film di Sandro Dionisio, a rappresentare l’Italia nel concorso lungometraggi della 48esima Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro. L’ultima opera del regista napoletano era l’unico titolo italiano della sezione intitolata alla memoria di Lino Miccichè, insigne studioso cinematografico nonché fondatore del Festival, riservata alle opere prime e seconde proveniente da tutto il mondo.
Zero routine per la sessantanovesima edizione del festival lagunare che schiera quest’anno molti esordienti e una percentuale di cineaste nutrita come non mai (siamo intorno al trenta per cento del totale), superando in quote rosa persino Cannes che quest’anno ha declinato tutto o quasi al maschile. di Vincenzo Basile
'The Way Back', il nuovo film di Peter Weir tratto dal romanzo 'Tra noi e la libertà' di di Slavomir Rawicz, narra la fuga da un gulag di 7 uomini verso l'india. Sin dalle prime immagini è evidente la mano del regista australiano che nonostante il basso budget riesce a mostrarci i sentimenti umani in lotta con la natura circostante.