I volti in primo piano di donne e uomini stranieri che si susseguono suggerendo allo spettatore i pregiudizi più comuni sui migranti; poi il campo piano piano si allarga sulle loro vite quotidiane, rivelando storie di integrazione riuscita e di un’umanità che fa bene alla società e contribuisce al benessere di tutti. È il VIDEO spot della nuova campagna di comunicazione lanciata in questi giorni a sostegno di “Ero straniero – L’umanità che fa bene”: la legge di iniziativa popolare per superare la Bossi-Fini...
La Norma che ha debuttato al Teatro Verdi di Trieste è già attesa al Metropolitan di New York, dove l’ interprete, a conclusione del lungo tour europeo, aprirà la stagione 2017/18. Nata a Riga nel 1980, Marina Rebeka, si è diplomata nel 2007 all’Accademia di Santa Cecilia. Non è nuova alla scena newyorkese nella quale, sempre al Metropolitan, è già stata Violetta nella Traviata. di Vincenzo Basile
C’è una classifica a cui siamo mestamente abituati ormai, che fotografa annualmente e in modo mirabile lo stato dell’arte dell’università italiana. Si tratta della graduatoria mondiale stilata dal World University Rankings da Qs, giunto alla dodicesima edizione.
Il presidente dell’Autorità Nazionale Antimafia Raffaele Cantone ha detto recentemente “Napoli è la città dove si decide il Nulla”. E il sindaco Luigi deMagistris si è indignato ed ha accusato il suo ex collega magistrato di essere lontano dalla realtà napoletana. Ha dimenticato di avere puntato tutto sugli eventi effimeri, quelli che non hanno alcuna ricaduta sulla crescita sociale, culturale ed economia di questa “ grande, generosa e disgraziata città”. Così l’ha definita il presidente emerito Giorgio Napolitano… di Gerardo Mazziotti
Prevedere, pianificare, fissare obiettivi: mai come in questo periodo rischiano di essere esercizi sterili fatti a posta per essere smentiti dalla realtà. Non sfugge a questa regola la strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione che l'UE varò nel 2010, fissando cinque obiettivi quantitativi da realizzare entro un decennio riguardo l’occupazione, la ricerca e sviluppo, il clima e l'energia, l'istruzione, l'integrazionesociale e la riduzione della povertà. di Antonio Marulo
Premiato già a Cannes con la Palma d’oro, il film Anora, di Sean Baker, ha vinto 5 Premi Oscar: miglior film, miglior attrice protagonista, miglior regista, migliore sceneggiatura originale, miglior montaggio. Ha inoltre aver ottenuto 5 candidature a Golden Globes, 7 candidature e vinto 2 BAFTA, 1 candidatura a Cesar, 7 candidature a Critics Choice Award, 3 candidature a SAG Awards, 4 candidature a NSFC, 4 candidature e vinto 3 Spirit Awards, 1 premio ai Writers Guild Awards, 1 premio ai Directors Guild, 1 premio ai Producers Guild, a AFI Awards… di Giovanna D’Arbitrio
Quanti sono i filo-putiniani in Italia? Molti di più di quanti una sensibilità democratica dovrebbe comprendere. È vero, una parte significativa del nostro cosiddetto sistema informativo lavora sotto traccia per assicurare, direttamente o indirettamente, alla “propaganda” del dittatore di Mosca una sua presenza stabile nel presunto dibattito politico del Belpaese. Il resto lo fa l’azione incisiva e penetrante di mezzi economici fatti filtrare in forme varie…
Quella che segue è una analisi che il dott. Vladislav Inozemtsev, il consulente speciale del progetto MEMRI Russian Media Studies e fondatore e direttore del Centro per gli studi postindustriali con sede a Mosca che ridefinisce un aspetto della complessa vicenda Putin, Europa, Occidente…
Dalla banalità del male alle origini del totalitarismo, il pamphlet “Noi rifugiati” di Hannah Arendt rappresenta uno dei temi più divisivi della storia contemporanea. Scritto nel 1943, l’edizione attuale della Einaudi, curata dalla professoressa Donatella di Cesare Noi rifugiati poneva, già a suo tempo, le basi sul tema degli apolidi e più in generale di coloro che venivano rinnegati dal proprio Paese. Dalle ragioni meramente fisiche per arrivare alle più idealistiche posizioni politico-culturali… di Maurizio Musu
Rispetto all’immobilismo che bloccò il Legislatore per oltre un ventennio, dalle prime esortazioni ad ammodernare la Costituzione del messaggio del presidente Leone (1975) e del pronunciamento in favore di una “grande riforma” (1978) del segretario socialista Craxi, non si può certo dire che negli ultimi vent’anni i Parlamenti siano stati inerti o improduttivi di riforme costituzionali. In pratica, dagli esordi del 2000 a oggi, non vi è stata legislatura che non abbia partorito il suo disegno di legge che modificava in modo significativo il testo approvato dall’Assemblea costituente nel 1948… di Luigi O. Rintallo
All’indomani della morte del presidente emerito Giorgio Napolitano, non pare che fra i tanti commenti – di estimatori e detrattori – ve ne sia qualcuno che abbia ricordato un suo intervento all’Accademia dei Lincei del 12 dicembre 2014. Pronunciato durante il suo secondo mandato presidenziale e poco prima che cessasse il suo impegno nelle istituzioni, forse proprio per questo in quell’occasione Napolitano usò toni inusuali per lui, portato a misurare con accortezza (sino al limite della “dissimulazione onesta”) l’espressione del suo pensiero. Nel discorso riservava un passaggio significativo agli effetti dell’anti-politica e al ruolo dei media italiani. Napolitano fu esplicito nell’attribuire all’anti-politica “un’azione cui non si sono sottratti infiniti canali di comunicazione, a cominciare da giornali tradizionalmente paludati, opinion maker lanciati senza scrupoli a cavalcare l’onda, per impetuosa e fangosa che si stesse facendo…”… di Luigi O.Rintallo
La mafia uccide, da sempre, l’uomo dimentica, come sempre: è questo, purtroppo, il dualismo che dovrebbe, da tutti, essere distrutto. Le vittime dimenticate ormai non si contano davvero più e le loro storie sono catalogate come secondarie rispetto a quelle più importanti e di clamore ma, come tutti sappiamo, questo non è vero, mai. Le storie di cui parliamo in queste rubriche settimanali vanno fatte conoscere e per questo noi le raccontiamo, vanno urlate al mondo e vanno fatte ascoltare anche ai sordi: ora, questa settimana, parliamo di un’altra giovane ragazza uccisa dalla mafia, il primo femminicidio della storia e parliamo della 17enne Anna Nocera… di Dario Caputo