Se esaminiamo anche superficialmente le tre indicazioni di Renzi sulle ipotesi di modifica della legge elettorale, notiamo subito che quella che prevede l’adozione del sistema di voto dei sindaci richiederebbe una modifica costituzionale per essere davvero operativa ed efficace e di conseguenza tempi lunghi, che potrebbero sforare oltre il 2015. di Luigi O. Rintallo
L’Europa rimanda quindi a una data differita nel tempo di ulteriori 8 mesi la necessità di affrontare e risolvere le gravi problematiche che solcano il Mediterraneo e che si confrontano ogni giorno con l’incapacità di gestire in maniera efficace l’emergenza umanitaria. di Francesca Pisano
Il genere letterario dei dialoghi e delle interviste impossibili rappresenta al contempo una sfida irrazionale alla razionalità storica ed una chiara manifestazione di quest’ultima. Infatti, l’impossibile di questi dialoghi ed interviste è dato dal tempo, che si frappone tra lettori/ascoltatori e protagonisti degli incontri e, talvolta, anche tra i protagonisti stessi della narrazione.
Le notizie dell’ultima ora riferiscono che un accordo tra Unione Europea e Grecia sarebbe stato raggiunto, ma i termini non sono precisati, per cui i contorni non sono chiari, mentre resta aperta la questione dell’approvazione di questo accordo, come di qualsiasi altro che possa andar bene all’Unione Europea e quindi preveda forti misure di austerity, da parte del Parlamento greco, espressione di un paese che di austerity non vuol sentire parlare, tanto che resta sul campo anche la possibilità di nuove elezioni. di Silvio Pergameno
E’ Gyorgy Palfi a chiudere in bellezza la 26.ma edizione del Trieste Film Festival 2015, con il suo surreal-grottesco-spiritual-metafisico SZABADESES (Caduta libera), proiettato a ridosso della cerimonia di consegna dei premi. 6 diverse storie che si intrecciano nel vano scala del medesimo condominio, in una Budapest post moderna, capitale europea del tutto simile alle consorelle occidentali. di Vincenzo Basile
- Trieste Film Festival 2015, When East Meets West (Europe) di V. B.
Immerso nel solito tripudio di slogan ed ammiccamenti telegenici, Matteo Renzi ha deciso ancora una volta di rinviare la presentazione delle tanto attese proposte che dovrebbero risollevare il mercato del lavoro italiano. A parte qualche vago accenno ad una “maggiore flessibilità in uscita e più garanzie per i disoccupati”, infatti, dall’accomodante studio di Fabio Fazio il neosegretario democratico ha annunciato che renderà noto il proprio “piano del lavoro” entro la fine di gennaio. di Ermes Antonucci
Legge 40 'raggirata' su ordine del Tribunale di Roma: a seguito di una sentenza che ha di fatto stravolto l'impianto della norma che consente la fecondazione assistita solo nei casi “di sterilità o infertilità inspiegate documentate da atto medico”, per la prima volta la diagnosi genetica preimpianto (PGD) verrà eseguita in una struttura pubblica su una coppia fertile affetta da fibrosi cistica.
Alla fine degli anni '20 del secolo scorso la cooperativa di filarmonici di Berlino, nata nell''800 come compagnia autogestita, si ritrova sull'orlo del baratro finanziario. Queste sue difficoltà la porteranno a gettarsi nelle mani del nazismo che renderà l'orchestra il principale e più efficace mezzo di propaganda del regime.
Molti si meravigliano di come Matteo Salvini cresca in termini di consenso esprimendo nei suoi plurimi interventi televisivi concetti per lo più banali, proponendo soluzioni impraticabili e denunciando situazioni che poco aderiscono ai dati della realtà. Costoro traducono poi la meraviglia in deplorazione per la credulità di tanti e per la manipolazione indotta da un sistema mediatico avido più di show che non di informazione. Tuttavia, trascurano un dato importante... di Luigi O. Rintallo
"The Imitation Game" del regista norvegese Morten Tyldum narra la vita di Alan Turing, brillante matematico ed esperto crittografo considerato ora come uno dei padri della moderna informatica, mentre ai suoi tempi fu perseguitato dalla rigida e conformista società britannica. di Giovanna D’Arbitrio
“Noi non siamo la Cgil, siamo il Pd”, Matteo Renzi è stato chiaro e lapidario nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa a Roma. Poi, però, nel dibattito sul "totem" art. 18 dello Statuto dei lavoratori, che ciclicamente riaffiora, un'intemerata simile perde improvvisamente di peso, sfiorando il ridicolo.