È in questi giorni nelle librerie una selezione delle note e degli appunti che Bettino Craxi stendeva durante l’esilio in Tunisia, (“Io parlo e continuerò a parlare” – edizioni Mondadori), interventi sulle vicende politiche che andavano svolgendosi in quell’Italia nella quale non avrebbe mai rimesso più piede, ma non meno sui protagonisti della storia del nostro paese in quegli anni e sul senso del percorso che allora attraversavamo e a tutt’oggi appare tutt’altro che concluso. di Silvio Pergameno
Renzi uguale Berlusconi. Anzi, meglio: una versione riveduta e corretta, ringiovanita e migliorata. Renzi frutto avvelenato del berlusconismo. Anzi, no: conseguenza diretta dell’antiberlusconismo. Renzi quale nemesi storica della sinistra e in particolare del Pd, già Ds-Pds-Pci… Insomma, la letteratura in proposito è ampia e variegata, alla ricerca disperata del perché di un fenomeno che vede in qualche modo i due personaggi politici legati da un inevitabile destino. di Antonio Marulo
Marco Pannella interrompe temporaneamente lo sciopero della sete: "Per riconoscenza verso il Pontefice ho bevuto un caffè". Dopo la telefonata di Papa Francesco a Marco Pannella e l'impegno, da parte del Pontefice, ad interessarsi e parlare a proposito del problema delle carceri il Vecchio leader radicale, reduce da una recente operazione all'aorta addominale che non è riuscita ad interrompere l'ennesimo sciopero della sete che sta conducendo si è fermato un attimo per bere un caffè, ha accettato le due trasfusioni richieste dai medici ed ha ripreso la sua lotta nonviolenta. di Roberto Granese
“The Young Pope”, la serie televisiva in 10 episodi scritta e diretta da Paolo Sorrentino, presentata alla Mostra di Venezia 2016, si è conclusa sul canale satellitare Sky Atlantic con notevole successo, attirando numerosi spettatori che hanno seguito con interesse le vicende di Pio XIII (Jude Law). di Giovanna D’Arbitrio
Venerdì scorso il Presidente della Commisssione europea Jean Claude Junker, con il suo bel nome franco tedecsco - come si confa a un lussemburghese come lui – ha ancora una volta confermato di saper essere un bravo mediatore, cioè tutt’altro che uno junker, cioè tutt’altro che un duro conservatore dell’aristocrazia terriera prussiana che il nome individua, che solo a sentirli nominare qui da noi si spargeva il terrore. di Silvio Pergameno
“Il movimento per il suicidio economico”: detta così dall’odiata stampa yankee, suona anche come un complimentone per chi è sfilato sabato scorso tra le vie di Roma in difesa del totem Articolo 18 al grido "Lavoro, dignità e uguaglianza" sulle note di Bella ciao". di Antonio Marulo
Un inquieto pittore disegna le sue opere ‘sub specie musicae’. Impasta colori e ombre, ricorda a se stesso la magia dell’equilibrio che regola l’universo. Caravaggio appare costantemente impegnato a liberare le cose dallo "spazio" cui sembra destinato il loro esistere quotidiano. E lo fa a favore dell’esplicitazione di una sorta di "ritmo" originario. di Salvatore Balasco
Vittoria dei diritti umani, quella che si è consumata al Consiglio d’Europa il 10 aprile. Il rapporto Salles, che voleva introdurre misure restrittive sulla libertà religiosa sul fallimentare modello francese, è finito letteralmente a gambe all’aria. Rudy Salles, esponente di un’ala anti-sette che ha suscitato polemiche in tutta Europa per le violazioni dei diritti umani fondamentali, aveva proposto una risoluzione volta a proteggere i minori da non meglio precisate "derive settarie". di Camillo Maffia
“Sono sempre stato un regista scomodo” ha esordito Pasquale Squitieri, ospite e protagonista della XXXV rassegna Primo Piamo sull’Autore tenutasi presso la Sala Fellini di Cinecittà, “mai acclamato per il mio valore ma per i temi scottanti affrontati nei miei film. Sono stato perseguitato dall’invidia, ma nonostante le aggressioni e il carcere ho realizzato ben 24 opere. Ma non mi arrendo! Ora sto preparando un film sullo scultore napoletano Vincenzo Gemito”. di Vincenzo Basile
Il Premier Renzi, nella nobile arte di utilizzare i numeri a beneficio della propria tesi e della propria narrazione, è secondo a nessuno. Ed è diventata stucchevole la storiella dei gufi, per il sol fatto che si guardano certi dati per quelli che sono, mettendo in guardia da facili e strumentali entusiasmi. di Antonio Marulo
Monica, Annalisa, Michela, Milena e Anna sono cinque donne le cui iniziali in questo ordine formano la parola mamma. Cinque donne italiane di età ed estrazione diversa che probabilmente non hanno in comune nulla, ma che sono tutte, ognuna in un modo o per un motivo differente, rappresentative di molte altre. di Elena Lattes