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18/05/24 ore

Nichi Vendola, le conseguenze dell’atto d’amore


  • Antonio Marulo

“Il personale è politico”, recita il noto slogan degli anni ’70; ed è tanto più politico quanto più riguarda chi fa politica. E se questi si chiama Nichi Vendola, comunista e omosessuale, l’affare inevitabilmente s’ingrossa. Stupisce quindi lo stupore indignato che taluni, Vendola incluso, hanno manifestato di fronte al gran baccano mediatico intorno alla lieta nascita di Tobia Antonio da maternità per conto terzi, detta anche surrogata.

 

C’era invece d’aspettarselo; a maggior ragione all’indomani di un’estenuante bagarre parlamentare in Senato sulle Unioni civili, proprio a causa di adozioni gay e utero in affitto. La polemica ha quindi ripreso sul fatto concreto i toni della discussione sulla legge Cirinnà, che sono andati pertanto dalla volgarità all’ironia un po' leziosa e all'insulto, tipici ormai dei social network.

 

C’è chi ha provato disgusto per l’atto d’egoismo, chi ha preso le distanze pur felicitandosi della nascita. Non sono mancati i conti in tasca all’ex Governatore della Regione Puglia per la scelta del Golden State, la patria del “neoliberismo selvaggio”, quale luogo dove consumare il costoso “atto d’amore”. Anche questo c’era d’aspettarselo, data la vita trascorsa a lottare, con il pugno chiuso alzato, contro la mercificazione di tutto e di tutti… bla bla bla.

 

Saranno pure cavoli suoi, avrà sbottato laicamente qualcuno. Giusto. Se solo non fossero stati messi i fatti in pubblica piazza. Ma del resto, pur volendo, la cosa sarebbe stata oggettivamente difficile, appunto, per un personaggio pubblico che probabilmente ha inteso piuttosto fare della sua esperienza personale un esempio per aprire varchi su un tema, si direbbe oggi, così divisivo e che tormenta le coscienze.

 

Il diretto interessato ha intanto risposto da par suo, rispolverando il solito squadrismo buono per tutte le stagioni; poi si è stretto con la famiglia attorno al figlio. Scelta saggia, in attesa di ricostruire – come recita una tra le sue supercazzola più riuscite - "una trama di comunità capace di guardare il mondo senza le lenti deformanti dell'ideologia dominante".

 

 


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