Il 15 aprile 2016, s’è svolta presso la sede dello Jasenovac Memorial Museum in Croazia, una commemorazione delle vittime del terribile campo di concentramento gestito dal regime degli ustaša durante la Seconda Guerra Mondiale, organizzata dalla Coordination of Jewish Communities in maniera autonoma e volutamente separata dalle celebrazioni ufficiali che si terranno il 22 aprile prossimo, come forma di protesta contro il rigurgito di simpatie per il movimento ustaša in atto nel paese balcanico e l’atteggiamento di crescente revisionismo o relativizzazione dei suoi crimini. di Gianni Carbotti
Mi stavo perdendo la mostra di Enzo Barchi a cui tenevo tanto perché confuso dai tanti appuntamenti tipici dei giorni prefestivi che portano al nuovo anno. Così a ridosso del giorno di Natale finalmente approdo alla Porta Blu Art Gallery dove inizio la visita a “Sat – asat” , mostra di scultura. di Giovanni Lauricella
“Le questioni dei diritti umani e civili vanno di pari passo con la crescita della governance e dell’economia” così come “il dialogo politico può aprire a dialoghi economici e di altro tipo, ma le due gambe devono essere abbinate” e l’uno non può esistere senza l’altro. di Francesca Pisano
Il suo ultimo desiderio (The Last Thing He Wanted), di Dee Rees, tratto dall’omonimo romanzo di Joan Didion, presentato al Sundance Film Festival 2020, si può vedere su Netflix in attesa dell’uscita nelle sale dopo il lockdown per Coronavirus. di Giovanna D’Arbitrio
Diffusosi circa vent’anni fa, oggigiorno il web è utilizzato in maniera capillare in gran parte del mondo ed è diventato praticamente indispensabile nelle nostre società. Cosa, e soprattutto come, ha mutato le nostre mentalità, le nostre usanze e il nostro modo di comunicare? A rispondere a queste e ad altre domande ci hanno pensato un matematico e un filosofo-giornalista, Maurizio Codogno e Paolo Artuso, i quali hanno pubblicato per la collana “comunicazione e m@ass media” di Armando Editore, “Scimmie digitali”, un saggio breve, ma ricco di informazioni e riflessioni importanti per chiunque usi la rete, soprattutto per scambiare dati e notizie. di Elena Lattes
“Non era un onda, era uno tsunami”, quello anti-europeista e sovranista, “non avevo capito”. Emma Bonino in conferenza stampa non ha potuto fare altro che “prendere atto della battuta d'arresto importante di un progetto giovane”. Tuttavia c'è “l'intenzione di non mollare”...
A partire dal giugno 2016 nella condizione politica dell’Europa si sono rivelate profonde novità, la Brexit prima di tutto e poi le elezioni in Francia e Germania, cui seguiranno, ormai a breve quelle nel nostro paese: nel giro di venti mesi cioè l’Unione Europea ha perso uno dei quattro maggiori stati membri, mentre negli altri tre occorre capire bene cosa sta succedendo, in particolare rispetto al dato di maggior rilievo, cioè le prospettive del processo di integrazione. di Silvio Pergameno
Vietato manifestare pubblicamente felicità e gioia per tutta la vita. Questa è la pena che andrebbe inflitta a chi si macchia di un delitto; altro che il carcere. La tesi ci è stata grosso modo propinata, a proposito del caso di Doina Matei, dal maestro di vita Massimo Gramellini, nella sua morale mattutina con cui si deliziano i lettori de 'La Stampa'. di Antonio Marulo
Afro è uno tra i più importanti artisti italiani nel genere informale astratto, e in particolare è stato tra i pittori più innovatori nel periodo in cui il nostro paese, uscito malconcio dalla seconda guerra mondiale, doveva testimoniare la motivazione culturale dell’antifascismo, in anni di ricostruzione economica e morale all’interno come di diffidenza internazionale nei nostri confronti. di Giovanni Lauricella
Se, nonostante la crisi economica, politica e sociale, le performance dei suoi governanti e il suo posto sempre più periferico nella geopolitica mondiale, questo paese riesce a tenere in un modo o nell’altro, con i suoi duemila miliardi di dollari di PIL nominale, il posto di nona potenza economica mondiale, è altrettanto vero che le sue performance diplomatiche hanno, in un passato più e meno recente, lasciato indubbiamente a desiderare come è vero che il sistema informativo è, come al solito, distorto, parziale, disutile e forza la realtà per utilizzare défaillances vere o presunte come armi di disinformazione di massa e strumenti beceri di lotta che è difficilmente definibile come politica. di Roberto Granese
Sono iniziate il 2 maggio a Catania le riprese di Lockdown – Le Voci Della Città, il documentario ideato e diretto da Giancarlo Cutrona (regia) e Giampiero Gangi (fotografia. Si tratta di un un film documentario che racconta il dramma Covid-19 attraverso un susseguirsi caleidoscopico di storie e testimonianze di cittadini comuni che per troppo tempo hanno dovuto subire impotenti – pro bono pacis – la voce monocromatica dell’Autorità.