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01/05/24 ore

Il suo ultimo desiderio, di Dee Rees. Dal libro di Joan Didion al film


  • Giovanna D'Arbitrio

Il suo ultimo desiderio (The Last Thing He Wanted), di Dee Rees, tratto dall’omonimo romanzo di Joan Didion, presentato al Sundance Film Festival 2020, si può vedere su Netflix in attesa dell’uscita nelle sale dopo il lockdown per Coronavirus.

 

Il film si attiene alla trama del libro, raccontando la storia di Elena McMahon (Anne Hathaway), brava e coraggiosa reporter, che nel 1982 si trova a El Salvador per indagare sui rapporti tra Usa e Paesi dell’America Latina, traffico d'armi e massacri di civili. Tornata in Usa, continua le sue indagini ma, su ordine dei poteri forti, è costretta ad abbandonarle per dedicarsi alla campagna elettorale del 1984.

 

Quando scopre che anche il padre (Willem Dafoe) è coinvolto nel traffico di armi, cerca di impedirgli di proseguire, ma l'uomo gravemente malato le chiede come ultimo desiderio di concludere per lui una commissione: Elena accetta con la speranza di scoprire la verità su tali illeciti traffici, ma si ritroverà in una situazione molto più complicata del previsto.

 

Considerata pericolosa, diventa non solo il bersaglio dei guerriglieri, ma anche di servizi segreti statunitensi e stranieri. Sola, divorziata, lontana dalla figlia e dalla collega Alma (Rosie Perez), Elena si affida all’ambiguo Treat Morrison (Ben Affleck) di cui è innamorata, non sospettando i suoi legami con i suddetti poteri forti. 

 

Ben interpretata da Anne Hathaway, Elena diventa il simbolo del coraggioso giornalismo investigativo che cerca di svelare la rete di complotti e accordi segreti a danno di tanti esseri umani, perseguendo l’obiettivo della ricerca della Verità per la quale tanti giornalisti hanno perso la vita.

 

Anche se la sceneggiatura (Dee Rees, Marco Villalobos) è poco chiara in qualche passaggio troppo intricato, il film è coinvolgente e interessante. In effetti il libro rispetto al film ha il merito di delineare meglio sia trama che personaggi. Notevoli la fotografia di Bobby Bukowski, le musiche di Tamar-kali, lascenografia di Inbal Weinberg.

 

Dee Rees, regista e sceneggiatrice afroamericana, è autrice di varie serie tv, cortometraggi e documentari. Tra i suoi film ricordiamo Pariah (2011) e in particolare Mudbound (2017), tratto dal romanzo Fiori nel fango di Hillary Jordan, cheha ottenuto diversi premi e quattro candidature ai Premi Oscar 2018. 

 

 

Ecco un’intervista alla regista e al cast (da TheOtherScottM)

 

 


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