È ed è stato considerato da molti il libro del divertimento per eccellenza. Ciò che è sicuro è che gode di fama internazionale ed è tra i più letti in gran parte del mondo. Per quanto riguarda il contenuto, i suoi racconti provengono da diverse aree geografiche, dall’India all’Egitto, e il numero 1001 è da considerarsi solo una misura generica che indica in realtà una quantità più grande di “innumerevoli” e dunque (quasi) infinita. Stiamo parlando di Mille e una notte da cui, recentemente, sono state estratte tre storie inedite e pubblicate a cura di Aboubakr Chraibi dalla casa editrice Marietti: “Il ragazzo la donna e il vecchio poeta”… di Elena Lattes
L’attitudine dell’informazione italiana a “formare” più che ad “informare” è dura da sradicare. Lo si riscontra con tutta evidenza soprattutto da parte del servizio radiotelevisivo pubblico, con la RAI costantemente allineata alle mutevoli correnti degli indirizzi politici. Il cambio delle direzioni coincide così con il cambio degli indirizzi, come ben si è visto con il TG1 ora affidato a Monica Maggioni. A non cambiare è invece la formula del “pastone” politico, dove si confeziona appunto lo “sformato” sulle posizioni dei partiti così da modellare l’opinione dei cittadini sulle questioni del momento… di Luigi O. Rintallo
A proposito della conclusione della vertenza con la società Atlantia, della famiglia Benetton, azionista principe di Autostrade per l’Italia (Aspi), il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato: “È successo qualcosa di assolutamente inedito nella storia politica italiana . È stata scritta una pagina inedita della nostra storia. L’interesse pubblico ha avuto il sopravvento rispetto a un grumo ben consolidato di interessi privati . Ha vinto lo Stato. Hanno vinto i cittadini”. di Luigi O. Rintallo
Debutto al Teatro Della Pergola di Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni regia di Valerio Binasco con Natalino Balasso, Fabrizio Contri, Michele Di Mauro, Lucio De Francesco, Denis Fasolo, Elena Gigliotti, Carolina Leporatti, Gianmaria Martini, Elisabetta Mazzullo, Ivan Zerbinati.Lo spettacolo andrà in scena dal 21 al 26 gennaio.
Nella splendida cornice di Palazzo Santa Chiara, con la cura di Carla Mazzoni, espongono due artiste: Etty Bruni, pittrice, e Anna Maria Polidori, scultrice. Esponendo insieme ne viene fuori un inevitabile confronto tra i due differenti indirizzi artistici che la colta curatrice fa ipoteticamente convivere nella sensazione che offe un mitico titolo dato alla mostra Harmony show che è quello della famosa esposizione avvenuta a New York nel 1913, dove per la prima volta, nella sede della 69° Regiment Armony venivano mostrate tutte le ultime tendenze artistiche europee, novità a quel tempo per gli americani, che si erano sempre distinti per seguire il realismo. Un evento dirompente per la cultura americana che negli ampi saloni del Palazzo Santa Chiara echeggia a dare ènfasi alle opere esposte dalle due artiste nella mostra dal titolo “Armonici contrasti”. di Giovanni Lauricella
Con una sentenza inquietante una corte di Teheran ha condannato Nasrin Sotoudeh, avvocatessa per i diritti umani, all’assurda pena di 38 anni di carcere e 148 frustate per "collusione contro la sicurezza nazionale", "propaganda contro lo Stato", "istigazione alla corruzione e alla prostituzione", e "essere apparsa in pubblico senza il velo obbligatorio hijab".
Il Botswana è grande quasi due volte l'Italia e ha solo due milioni d'abitanti, il nuovo presidente Mokgweesti Masisi teme la crescita del numero degli elefanti e riapre, dopo quattro anni, la caccia contro gli stessi interessi del turismo, li preferisce morti (v. "La Stampa" del 23 febbraio 2019). Infine gli ultimi due versi de Gli elefanti leggeri: ricordo una mattina tra il 1976 e il 77, un giorno di sole invernale, assistevo ad alcune riprese di Grand Hotel des Palmes nella campagna romana. Un film che Perlini (scriverò nel 1982 Il teatro di Memè Perlini) girò sulla morte di Raymond Roussel. Quel giorno assistevo alle riprese, prima andammo sui luoghi della morte straziata di Pasolini, poi lungo strade di campagna leggermente in salita, il copione prevedeva che un uccellino svolasse davanti al parabrezza di una vecchia berlina d'epoca. Era stato comprato un piccolo passero che si rifiutava di volare, spaventato dai rumori di quel set in movimento. Fu ripetuto più volte il tentativo. Poi, tra stupore e dolore, un operaio della troupe credette di risolvere il problema con la più assurda delle iniziative, aveva tra le mani il piccolo essere, fu un attimo, l'uccise e lo lanciò verso l'auto che saliva lentamente, simulando un impossibile volo. Il piccolo Icaro cadde miseramente.
Grande evento culturale a Roma per la celebrazione del centenario della nascita della Romania (1918-20) in un’importante iniziativa che ha avuto anche lo scopo di testimoniare l’adesione di questo grande stato all’Unione Europea e all’ONU. Scadenza che la Romania ha celebrato in tutte le capitali del mondo con iniziative atte alla valorizzazione degli scambi culturali e commerciali. di Giovanni Lauricella
La passeggiata su Roma, annunciata da Matteo Salvini come risposta a un eventuale governo Pd-Cinquestelle non ha nessun argomento dalla propria parte. Ma, per saperlo, pur essendo cosa assai evidente, è necessario un minimo di cultura delle istituzioni democratiche, cosa che raccomando di acquisire in questo caso al segretario della Lega, ma più in generale anche al suo concorrente Di Maio e a quella informazione che spesso fa loro corona. di Biagio de Giovanni (da Il Mattino)
Siamo stati per un po' a guardare, senza sapere da che parte stare. Poi, Rajoy e i metodi bruschi della guarda civil hanno messo tutti d'accordo sulla condanna delle violenza e la repressione. Da questo punto di vista il coro italiano è stato più o meno unanime e di principio. Come di principio – più che fondato – sono stati i richiami alla illegalità del referendum in violazione della costituzione spagnola.
Il prossimo 4 dicembre si voterà il referendum sulla riforma del testo della Costituzione. Bisogna ammettere che questa campagna referendaria stia toccando delle punte di demenzialità notevoli da una parte e dall’altra. In particolare mi sembra che si stia caricando l’esito del referendum di significati come minimo eccessivi sia da parte dei favorevoli che dei contrari. di Zeno Gobetti