Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

03/11/24 ore

Quei paracadute di riserva per Dino Giarrusso



Il sottosegretario all'istruzione (M5s) Lorenzo Fioramonti, ricordando il suo recente passato, definisce Dino Giarrusso "giornalista investigativo per lo show televisivo Le Iene".

 

Per questo le sue doti saranno messe al servizio del osservatorio sui concorsi nell'università e negli enti di ricerca ad hoc istituito, "in attesa che si riesca ad attivare presso il Miur un vero e proprio ufficio di Ombudsman, Difensore civico, che svolga questa attività in modo regolare e istituzionale”.

 

Giarrusso divenne noto al grande pubblico “per aver condotto l'inchiesta del programma di Italia Uno sulle molestie sessuali del regista Fausto Brizzi a una serie di attrici”. Dopodiché si buttò in politica.

 

Il 4 marzo si candidò in quota 5 Stelle, perdendo la sfida in un collegio uninominale di Roma con il candidato di PiùEuropa. Fiero di non aver avuto il "paracadute" del listino proporzionale, Gianrusso ha avuto l'opportunità di aprirne un altro di riserva con l'assunzione nello staff della comunicazione della consigliera regionale grillina Roberta Lombardi. L'esperienza è durata poco.

 

Ora arriva il nuovo incarico come giustiziere dei trombati ai concorsi. "Oltre che svolgere il ruolo di manager della comunicazione e mantenere i rapporti istituzionali tra il mio ufficio, il parlamento e gli altri ministeri, Dino Giarrusso – annuncia il professore di Economia con cattedra a Pretoria - dirigerà il nostro 'osservatorio' sui concorsi nell'università e negli enti di ricerca”.

 

Si spera con migliori fortune di quelle televisive. Dopo il suo capolavoro a Le Iene, il regista Brizzi ha avuto la sua vita professionale e privata distrutta. Questo ben prima che la Procura di Roma archiviasse a Luglio le accuse di "violenza sessuale" nei suoi confronti, "perché il fatto non sussiste"... (A.M.)

 

 


Aggiungi commento