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19/04/24 ore

Poesì di Rino Mele. Solo questo è la guerra



I versi che scrivo per Agenzia Radicale appartengono allo stesso tempo della lettura: li scrivo nell’urgenza d’interpretare la storia, scrutarne il volto di sfinge, contrastarne la dissimulata violenza. Raramente ho pubblicato su queste pagine, versi pensati in un contesto lontano, come sono - questa volta - quelli che ho tratto dal mio “Il silenzio nudo”, edito dall’Associazione Culturale La Luna (direttore letterario Eugenio De Signoribus), 2012. Non c’è limite al furore: oggi, domenica 3 aprile 2022, i giornali hanno riportato la notizia che i russi, arretrando da Kiev, hanno minato i corpi morti dei soldati ucraini, per farli scoppiare quando qualcuno si fosse avvicinato a seppellirli.

 

 

 

 

RINO MELE

 

 

Solo questo è la guerra

 

La bocca dipinta di rosso 

e arancio, le gambe larghe, le cosce

bianche di farina

e neve, le hanno tagliato i capelli, smussato

Il naso, ferito i seni, segato 

le dita delle mani, e i piedi straziati,

ma è ancora bella, sembrava

ridere quando un soldato

ubriaco per darle pace, un giorno

uguale a questo, l’ha annegata.

Il vento, l’urto

nella danza, un piede alzato e l’altro

fermo nell’inchino. Le madri

hanno il ventre largo delle cagne,

Il suono cavo tra le rocce

quando il mare si ritira, aspettano

che il figlio torni dalla guerra per sentirlo 

raccontare. Di notte a volte

appare, morto, allora lo gettano nel forno,

piano per non fargli male,

lo addormentano

addormentate, sentono cantare l’alba

la sua voce. La casa è vuota,

Il cortile con l’erba alta, i padri sempre

per strada, nessuno sa

chi sia quell’uomo calvo, gli occhi rossi,

caduto come un topo dall’orlo

del sonno nel fosso, nell’acqua calda

della tinozza dove una donna

si lava le braccia,

                            e urla piano.

 

  

- Poesì di Rino Mele. Intorno al fuoco nel buio (Agenzia Radicale) 

- Poesì di Rino Mele. I morti a teatro (Agenzia Radicale)

- Poesì di Rino Mele. I balconi di Mariupol (Agenzia Radicale)

- Poesì di Rino Mele. Terrificante veder morire (Agenzia Radicale)

 

 

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Rino Mele (Premio Viareggio Poesia 2016, terna finale con “Un grano di morfina per Freud", ed. Manni) scrive, il venerdì e il martedì, su “Agenzia Radicale”. Dal 2009 dirige la Fondazione di Poesia e Storia. Il nome della rubrica è “Poesì”, come nel primo canto del “Purgatorio” Dante chiama la poesia.

 

 

  

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