Il mistero di un bacio e la lotta per una visione del mondo. Le parole della rivoluzione zelota contro quelle dell’amore. La fine di Guida Iscariota, il ‘Traditore’ segna l’epilogo di una storia e l’inizio di una comprensione che non avrà mai fine. A indagarne il mistero è un saggio di Gerardo Picardo, ‘Parola di Giuda. Il tradimento dell'Iscariota e il mistero del campo di sangue' (prefazione di Pierfranco Bruni, edizioni Thiperet).
La giornata più ricca di “Primo Piano sull’autore”, la rassegna cinematografica promossa e condotta da Franco Mariotti che si è svolta dal 23 al 28 novembre , è stata caratterizzata in mattinata dal convegno "Il cinema nel web e nei social network fino alla rivoluzione di Netflix". Oltre che dell’ inarrestabile espansione del web come veicolo di promozione, distribuzione e più in generale di mercato, si è discusso dell’avvento di Netflix, la nuova piattaforma on line appena affacciatasi in Italia per sondarne la ricettività commerciale e valutarne i futuri, eventuali sviluppi. di Vincenzo Basile
… forse è già scoppiata, la bomba dei profughi dalle guerre mediorientali migranti verso l’Europa, che pone l’Europa di fronte a se stessa, alla sua coscienza, alla sua storia e ai valori che essa ha lentamente elaborato nel corso di tremila anni, con tanto dolore e con tanto sangue sparso. Non inutilmente. di Silvio Pergameno
“L’Europa ce lo chiede, ma da 20 anni l’Italia fa finta di niente”: così tuona oggi, in prima pagina, il Fatto Quotidiano elencando la lunga lista delle procedure di infrazione avviate dagli organismi europei negli ultimi anni e mai recepite dal governo italiano. Nel suo sdegno, però, il giornale di Padellaro e Travaglio dimentica un “piccolo” dettaglio, quello relativo allo stato di vera e propria flagranza criminale in cui versa il nostro Paese per la gravissima e pluricondannata emergenza del sistema giustizia. di Ermes Antonucci
Saranno stati i novelli coffe shops americani e l'esempio dell'Uruguay di Pepe Mujica, o semplicemente si saranno fatti i conti col fallimento su tutti i fronti di una politica ciecamente proibizionista: fatto sta che, anche in Italia, seppur con l'abituale ritardo, è approdato il dibattito sulla depenalizzazione della marijuana. di Florence Ursino
Più che un racconto, un diario o un libro di memorie, la testimonianza di Magda Hollander Lafon sembra una raccolta di brevissime riflessioni sulla sua esperienza ad Auschwitz e del suo ritorno alla vita “normale”, o meglio semplicemente alla vita. di Elena Lattes
La giuria della 33.ma edizione del Torino Film Festival, presieduta da Valerio Mastandrea e composta da Marco Cazzato, Josephine Decker, Jan Ole-Gerster, Corin Hardy, ha scelto come miglior film Keeper, dell'esordiente belga Guillaume Senez. di Vincenzo Basile
- Torino Film Festival 2015. Duecento pellicole, una notte Horror e Le cose che verranno di V.B.
- Torino Film Festival 33: al Museo del Cinema il Neoralismo; nelle sale di tutto e di più di V.B.
Ma, dunque, come intendeva Grillo governare il Paese, e scoperchiarne i suoi sistemi di potere, se con Casaleggio aveva imbarcato nel proprio partito-azienda gente pescata a caso, dai meandri del mondo digitale? E, cosa ancora più importante, come intende farlo ora, e in futuro, se nulla - a parte alcune espulsioni - è veramente cambiato all'interno del Movimento e non si intravvede alcuna volontà di esaminare in maniera seria la situazione? di Ermes Antonucci
Quattro senatori espulsi e sette parlamentari dimissionari (di cui due alla Camera): è questo il risultato dell’ultima stretta verticistica di Beppe Grillo nella gestione del suo Movimento 5 Stelle. Come se non bastasse, ora, a finire nell’occhio del ciclone è anche Federico Pizzarotti, uno dei simboli del movimento, il primo grillino ad essere eletto come sindaco in un capoluogo di provincia, Parma, nel maggio del 2012. di Ermes Antonucci
Si dice che la pubblicazione delle “Memorie dalla casa dei morti” da parte di Dostoevskij influenzò la riforma della giustizia voluta dallo Zar Alessandro II; L’Italia di oggi non ha di certo un Dostoevskij e forse non ha neppure uno Zar, ma sicuramente ha un bisogno assoluto ed imprescindibile di riformare la macchina della giustizia. di Roberto Granese
Per alcuni il nome deriverebbe da 'coercere'. Ma secondo altri è nell' aramaico che la parola carcere affonda le sue radici: carcar, si scriveva nell'antica lingua semitica. Tumulare. Un verbo che Salvatore Ferraro, giurista ed ex detenuto (condannato nel 2003 a 4 anni di reclusione per favoreggiamento nell'omicidio della studentessa Marta Russo, uccisa a Roma nel 1997) ha usato spesso durante la presentazione del suo ultimo saggio, 'La pena visibile', edito da Rubbettino.