Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

04/05/24 ore

Profughi e migranti, la bomba sta per scoppiare…


  • Silvio Pergameno

… forse è già scoppiata, la bomba dei profughi dalle guerre mediorientali migranti verso l’Europa, che pone l’Europa di fronte a se stessa, alla sua coscienza, alla sua storia e ai valori che essa ha lentamente elaborato nel corso di tremila anni, con tanto dolore e con tanto sangue sparso. Non inutilmente.

 

Le meschinità nazionali che hanno serpeggiato nella vicenda del secondo dopoguerra, e talora – forse troppo spesso – prevalso, stanno sbattendo la faccia contro un problema enorme, destinato a durare nel tempo e a segnare il futuro di un’Unione, venuta in essere e cresciuta all’insegna della superficialità e della faciloneria, costantemente ignorando le ragioni di fondo che avevano ispirato pensiero e azione dei padri fondatori e seguendo un percorso acritico e sfuggente.

 

Oggi chi crede nell’Europa percepisce perché l’Inghilterra è lontana, perché la Spagna è titubante, perché i nordici e l’Austria e l’Ungheria si comportano da paesi piccoli, sensibili soltanto a un quieto vivere che teme di essere disturbato e i paesi orientali restano ai margini impauriti dalla presenza massiccia e incombente della Russia, che l’Unione europea ha dimostrato di non saper fronteggiare adeguatamente. E la Germania presenta questa volta quel volto frutto della riflessione maturata con il Sessantotto, con la resa dei conti alla quale i figli hanno chiamato i padri e della quale la scuola di Francoforte è stata il sottofondo culturale: non si tratta soltanto della figlia del pastore e cancelliera a Berlino, si tratta delle migliaia di tedeschi che a Monaco accolgono i profughi con gli abbracci e i mazzi di fiori. Si tratta dei siriani scampati alla guerra e agli scafisti che gridano “Germania! Germania!” Con la Germania che questa volta ha sentito il peso di una responsabilità. Con l’Italia che in sostanza apre (nonostante il problema delle quote) e la Francia anche (nonostante il problema Le Pen).

 

Torniamo alle origini, all’Europa di Adenauer, di De Gasperi e di Schuman, il centro vero del continente. Con chi ci sta. E per la Francia può essere l’occasione di una battaglia di slancio contro la mortificazione del ripiegamento negli egoismi paurosi degli sconfitti, alla ricerca di piccole rivincite. La grande tradizione della democrazia e del socialismo francese può oggi cogliere l’occasione di ritrovare se stessa.

 

 


Aggiungi commento


Archivio notizie di Agenzia Radicale

é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali

"Politica senza idee - La crisi del Partito Democratico"

Anno 46° Speciale Febbraio 2023

è uscito il libro 

di Giuseppe Rippa

con Luigi O. Rintallo

"Napoli dove vai"

Aiutiamoli a casa loro? Lo stiamo già facendo ma male.

videoag.jpg
qrtv.jpg

è uscito il nuovo libro 

di Giuseppe Rippa

con Luigi O. Rintallo

"l'altro Radicale
Essere liberali
senza aggettivi"

 (Guida editori) 

disponibile
in tutte la librerie