I vittoriosi del 4 dicembre la hanno presa proprio male per il voto alla Camera del 10 ottobre sulla legge elettorale, passata con il sostegno della “fiducia”, cose che non si fanno specialmente sotto elezioni, Vero. E le motivazioni delle proteste sono note e si richiamano nella sostanza al vulnus inferto al principio della rappresentanza. I prima filai “5 Stelle” che, come è noto, si fanno portavoce di una rappresentatività diretta, non mediata in alcun modo. di Silvio Pergameno
Gli attacchi aerei della Russia in Siria hanno ucciso centinaia di civili e provocato distruzioni di massa nei centri abitati, centrando case, una moschea, un mercato affollato e strutture sanitarie: attacchi che, come denuncia oggi un rapporto di Amnesty International, hanno violato il diritto internazionale umanitario. Il rapporto, intitolato "Non sono stati colpiti obiettivi civili.
Esistono dei luoghi particolari, come dei mondi a parte. Si accede a uno di questi, a Napoli, da una strada posta a metà collina. La strada era chiamata Maria Teresa ma poi la chiamarono Vittorio Emanuele Secondo, dal nome del re di Piemonte, che scelse di chiamarsi Secondo anche quando diventò primo re d'Italia. E sulla scelta gli storici hanno chiosato abbastanza. di Adriana Dragoni
Figlie di due generali dell'Aeronautica, amiche di vecchia data e ora rivali. E' un lungo fil rouge quello che lega due donne nelle elezioni presidenziali cilene del prossimo 17 novembre, Michelle Bachelet e Evelyn Matthei: ex presidente socialista in carica dal 2006 al 2010 l'una, ex Ministro del Lavoro dell'attuale presidente, Sebastian Pinera, e prima candidata donna della destra cilena l'altra.
Che fine ha fatto Bernadette?, di Richard Linklater, tratto dal romanzo “Dove vai Bernadette? (Where'd You Go, Bernadette) di Maria Semple. Seattle, sta riscuotendo notevole successo soprattutto tra le spettatrici. Il film racconta la storia di Bernadette (Cate Blanchett), di suo marito Elgie (Billy Crudup) e della figlia Bee (Emma Nelson), una famiglia benestante, ma felice solo in apparenza: Elgie è sempre più impegnato nel lavoro, mentre Bernadette, divenuta una casalinga depressa e frustrata, passa il tempo litigando con i vicini e dialogando con Manjula, assistente virtuale indiano che intanto carpisce informazioni sulla sua vita privata, mettendo a rischio il patrimonio familiare. di Giovanna D’Arbitrio
Un committente, Daniel figlio di Shmuel il medico (Daniel ben Shmuel a Rofeh) alla fine del quattordicesimo secolo incaricò due amanuensi di redigere una bibbia ebraica di rito italiano, ma scritta con caratteri quadrati, tipici dell’edizione sefardita (ovvero degli ebrei provenienti dalla Penisola iberica). di Elena Lattes
Tutto qui? Verrebbe da chiedere, dopo aver conosciuto le prime candidature “eccellenti” nelle liste del Movimento 5 Stelle. In attesa delle scelte di Di Maio e Grillo sui collegi uninominali, i fortunati estratti dalla “società civile” per ora – non ce ne vogliano i diretti interessati – non entusiasmano più di tanto. E questo non solo per il loro esiguo numero.
È stato facile a Piercamillo Davigo tacitare quanti lo avevano criticato sia per i suoi interventi nei talk show, sia riguardo ai suoi presunti abboccamenti politici col Movimento 5 Stelle che lo avrebbero visto indossare i panni del suggeritore di emendamenti alla legge elettorale “ad personam”. di Luigi O. Rintallo
Che lo stato dell’arte in Turchia sul fronte dei diritti umani e della libertà civili sia andato deteriorandosi col tempo è ormai noto. Motivo per cui negli ultimi anni la possibilità di vedere gli eredi dell’impero ottomano entrare a pieno titolo nell’Ue si è ulteriormente affievolita. Con la crisi internazionale, poi, la situazione rischia addirittura di precipitare.
Le foto di Dino Ignani sono indubbiamente una documentazione utile per un approfondimento sui poeti italiani di questi ultimi anni, un’accurata ricerca che sapientemente l'artista ha saputo elaborare nel tempo con conoscenze che esulano dallo stretto campo tecnico della fotografia. Un’attività che segue precisi criteri culturali non alla portata di tutti, in un campo molto difficile e irto di spine. di Giovanni Lauricella
“Per la prima volta dopo 60 anni le armi non parlano più”. E' quanto ha fermamente dichiarato il ministro degli Esteri del Myanmar, Wunna Maung Lwin, nel corso di un convegno organizzato dalla Farnesina, dal ministero dello Sviluppo Economico, dall'Ocse e da Osservatorio Asia.