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01/05/24 ore

L'anti-berlusconismo smemorato


  • Giovanni Lauricella

 

 

 

Il Berlusconismo è un termine improprio per definire un fenomeno originato dal successo che ebbe Silvio Berlusconi nella finanza e nella politica.

 

Berlusconi ci aveva abituati al suo essere eterno, al punto che, quando giorni fa fu ricoverato urgentemente dopo essere stato da poco dimesso dall'ospedale, sembrava che a breve lo avremmo rivisto ancora nella scena politica.

 

Invece no, con grande sorpresa generale, colui che sembrava immortale è invece morto, scomparso, anche se per smaterializzarsi completamente ci metterà parecchio tempo…

 

La dimostrazione è che la sua “generazione” l'abbiamo ancora su di noi, parlo di chi ha conquistato le cariche di potere,  infatti tra coloro che nei fatidici anni '80 hanno varcato la soglia del successo ci sono stati anche quelli del PCI, cosa che stranamente pare non ricordino più. Forse parlo di qualcosa che è difficile da capire, perché molti che si trovano a leggere questo scritto in quegli anni erano giovani o nemmeno erano nati, come certi storici che hanno tanto di cattedra e ci spiegano la storia.

 

Infatti mi chiedo cosa abbia capito il professor Tomaso Montanari di quello che era montato negli anni '70 e che sfociò nell'edonismo reaganiano degli inizi anni '80; all'età di 10 anni sicuramente era un bambino prodigio, aveva già assistito a tutto e aveva letto e capito tutto di un periodo controverso che i libri di storia stentano a spiegarci ma non si è accorto che anche una discreta fetta di quelli che oggi definisce berlusconiani erano del suo stesso partito, non a caso si ritrova a essere preside universitario a Pisa.

 

In questi giorni si è detto di tutto su Berlusconi, ma non si è focalizzata la genesi storica del fenomeno causato dalla deriva degli anni di piombo che ci traghettò al suo opposto, un risentimento, che ci proiettò nel sogno di non essere più facinorosi militanti di un'avventura politica  intrisa di sangue e galere, ma di godere di agi borghesi e di una vita piacevole, possibilmente nel lusso, fenomeno passato alle cronache come edonismo reaganiano.

 

Intuizione craxiana, che fu una doccia fredda per tutta l'ideologia della sinistra marxista, ortodossa e che preparò lo scontro non contro i padroni ma all'interno della sinistra, con tutto quello che sappiamo da Mani Pulite in poi.

 

 A riguardo mi viene in mente la mostra fotografica di Francesco Vezzoli Party Politics del 2019 a quel tempo da me recensita, con foto testimonianze di quello che è stato il problema che ancora ci accompagna anche se in maniera edulcorata dall'approdo al governo Meloni da una certa “sinistra” considerato fascista.

 

Il periodo delle foto proposte da Francesco Vezzoli è il berlusconismo prima di quando Berlusconi entrò in politica, formando il partito di Forza Italia nel '93, cioè di quando il fenomeno già esisteva ma non veniva chiamato come tutti adesso lo chiamano. Nessuno, al tempo delle foto, sospettava che c'era del marcio perché era tutta la sinistra, PCI compreso, che si avviava a cambiare pelle. Fu dopo la vittoria di Forza Italia del '94 che si scatenò contro Berlusconi l'inferno, con gli ottanta processi che saranno il dibattito corrente della politica sino ad oggi e, penso, anche in futuro.

 

A quel tempo negli ambienti della sinistra che contavano si girava con il papillon, si ostentavano macchinoni, belle case e chi poteva si faceva il maneggio. Un mondo di VIP, che ridicolmente ostentava potere a ogni occasione, che per idiozia collettiva faceva proseliti ovunque.

 


 

Se si vuole si può datare dagli anni '80, ma era iniziato anche prima, fino al sorprendente risultato del '94 che vide l'affermarsi di Forza Italia: un buco di memoria degli anti-berluconiani di ben 14 anni. Non c'erano i social ma c'era il presenzialismo, la visibilità acquisita nei locali e nei salotti buoni.

 

Chi non si ricorda dei locali che dagli anni '70 ci traghettarono agli '80 non potrà mai capire la mutazione genetica della sinistra come ben fanno capire le foto riportate da Francesco Vezzoli. Le fucine sociali che sfornarono il substrato delle avanguardie culturali non furono le fabbriche ma i locali come il Jackie’O, il Mais ed il Much More, e i club gay, come l’Alibi e l’Easy Going, e poi negli anni '80 l'Histeria, il Gilda, l'Heminguay di Roberto D' Agostino quando  ancora era solo un DJ, scenari da delirio di potere che le foto ben testimoniano, mancano solo le melodie dance di Bryan Ferry dei Roxy Music o i ritmi degli Chic di Nile Rogers

 

Per dirla in maniera più popolare era il boom delle discoteche fomentato dal successo travolgente di John Travolta nella Febbre del sabato sera film che dal '77 in poi divenne uno stile di vita. Il grande freddo(The Big Chill) film del 1983 di Lawrance Kasdan e la versione italiana di Carlo Verdone di Compagni di scuola (1988) spiegano meglio di  quello che tento di dire, uno spaccato sociale dove gli arrivisti di sinistra ostentano il successo raggiunto.

 

Senza parlare delle feste a Capalbio o nelle ville romane sulla Cassia o l'Aurelia degli anni '80 che non sfiguravano affatto nei confronti dei festini del Cavaliere. Nelle graduatorie internazionali l'Italia superava il PIL inglese e irritava la Thatcher conquistandosi il terzo posto alle spalle di USA e URSS, era l'Italia che aveva esorcizzato l'incubo di un' imminente guerra civile e che era tornata a sognare come al tempo del boom economico degli anni ’60.

 

Definito edonismo reaganiano era un sogno brevissimo che aleggia nelle foto di Party Politics che, come dice Tomaso Montanari nella sua raccolta di firme di questi giorni contro il lutto nazionale per Berlusconi, era un fenomeno della P2, mafia, corruzione e evasione fiscale come poi i processi conclamarono: quindi erano foto di topi che ballavano poco prima che la nave affondava, immagini che il tempo ha reso ancora più macabre, visto che i protagonisti sono morti o invecchiati ma non gli strascichi politici.

 

La mia recensione voleva spiegare il senso di una mostra che per immagini, anche a distanza di tempo, ancora rende bene quello che è stato ed è il berlusconismo prima che venisse coniato questo termine, foto che meglio di documenti o di dichiarazioni di esponenti politici restituiscono un passato che pare dimenticato.

 

 


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