Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

05/12/25 ore

L'economia della Cina è grigia?



Comitato Editoriale Appia Institute

 

La produzione cinese è in una situazione difficile, ma non crollerà, e forse non cambierà nemmeno. L'impatto è distribuito in modo non uniforme e Pechino è relativamente soddisfatta della situazione.

 

Dopo il settore immobiliare, l'industria automobilistica, la più grande del Paese e del mondo, mostra segnali di un imminente collasso. Nel frattempo, la Camera di Commercio Europea, tradizionalmente vicina al governo di Pechino, mette in guardia dal diffuso eccesso di offerta industriale come principale problema economico. 

 

I marchi stanno vendendo veicoli a metà prezzo, riporta Reuters (vedi qui). "Le politiche governative che danno priorità agli obiettivi di produzione rispetto alla domanda di mercato hanno portato a investimenti eccessivi da parte delle case automobilistiche. La conseguente sovrabbondanza di veicoli ha creato transazioni negative lungo tutta la catena di vendita e ha generato una serie di pratiche insolite", scrive l'agenzia.

 

Nel frattempo, il "Position Paper 2025/2026 delle imprese europee in Cina" afferma che: "Sebbene i consumi in Cina siano effettivamente in crescita, un problema chiave è che la produzione manifatturiera è aumentata ancora più rapidamente. L'involuzione, l'espansione delle scorte, la pressione sui margini di profitto, il calo dell'utilizzo delle risorse e la spinta all'export sono tutti risultati naturali di questo squilibrio".

 

Per risolvere il problema, le fabbriche potrebbero prendere in considerazione la chiusura, ma ciò causerebbe un forte aumento della disoccupazione urbana. Attualmente, i dati ufficiali riportano un tasso di disoccupazione urbana del 5,3%, leggermente superiore alle previsioni. Tuttavia, alcuni economisti ritengono che i dati effettivi siano molto più alti. Molti lavoratori emigrati in città negli ultimi anni sono ora tornati in campagna. Solo i residenti urbani locali hanno diritto ai servizi cittadini. Un residente rurale può trasferirsi in città per lavoro, ma se perde il lavoro, è più facile tornare in campagna. 

 

Inoltre, la chiusura delle fabbriche influenzerebbe i prezzi, provocandone un aumento. Tuttavia, l'aumento della disoccupazione interna e dei prezzi potrebbe avere ripercussioni sia sui consumi interni che su quelli internazionali, soprattutto perché le esportazioni cinesi beneficiano spesso di vantaggi di prezzo.

 

Le esportazioni rimangono la principale fonte di crescita. Nella prima metà del 2025, le esportazioni cinesi sono aumentate del 7,2% su base annua, raggiungendo i 13 trilioni di yuan (1,8 trilioni di dollari), secondo i dati ufficiali pubblicati a luglio 2025. Questa crescita è stata trainata dalla forte domanda proveniente dal Sud-est asiatico e da altri paesi della Belt and Road Initiative, con notevoli incrementi nelle esportazioni di prodotti meccanici ed elettrici, circuiti integrati e automobili. 

 

Il suo surplus commerciale nella prima metà dell'anno è stato di circa 586 miliardi di dollari, stabilendo un record per quel periodo e un aumento del 34% rispetto all'anno precedente, nonostante le continue pressioni tariffarie statunitensi e il calo degli scambi commerciali con gli Stati Uniti. Alla fine dell'anno, potrebbe superare di gran lunga i mille miliardi di dollari, una cifra enorme che incide negativamente sul commercio globale.

 

Anche la performance del mercato azionario è stata eccellente. È sulla buona strada per il suo anno migliore dal 2020, con l'indice MSCI China in crescita di circa il 28% nel 2025 (in USD), quasi il doppio della crescita del mercato azionario globale. Il mercato azionario cinese non è una rappresentazione accurata dell'economia cinese.

 

Pertanto, modificare la produzione industriale e i prezzi potrebbe rivelarsi complicato.

 

Allo stesso tempo, la Cina ha un mercato chiuso e una moneta non completamente convertibile. Questo lascia al governo ampio margine di intervento per stabilizzare l'economia e impedire un collasso nazionale. 

 

Tuttavia, il debito totale continua ad accumularsi. Il deficit di bilancio, secondo le stime delle organizzazioni internazionali, supera di gran lunga il tasso di crescita, aumentando così il rapporto debito totale/PIL. Fitch ha previsto un deficit di bilancio dell'8,8% per il 2025, con un tasso di crescita economica atteso del 4,8%. 

 

In questa difficile situazione, Pechino potrebbe avere poco margine di manovra. Tuttavia, il clima politico in Cina rimane ottimista. I funzionari cinesi ritengono di star facendo progressi nei colloqui commerciali con gli Stati Uniti, evitando i dazi più severi, e che la parata militare del 3 settembre abbia scoraggiato l'esercito statunitense dall'avvicinarsi troppo alla Cina.

 

Pechino potrebbe ritenere che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump stia causando un sconvolgimento politico ed economico globale e, agendo in modo inadeguato, si ritenga nella posizione migliore per trarne beneficio. Il recente disgelo con l'India, in seguito a una controversia tra Stati Uniti e India, ne è la prova.

 

(da Appia Institute)

 

 


Aggiungi commento


Archivio notizie di Agenzia Radicale

é uscito il N° 119 di Quaderni Radicali

"EUROPA punto e a capo"

Anno 47° Speciale Maggio 2024

è uscito il libro 

Edizioni Quaderni Radicali

‘La giustizia nello Stato Città del Vaticano e il caso Becciu - Atti del Forum di Quaderni Radicali’

qrtv.jpg

Aiutiamoli a casa loro? Lo stiamo già facendo ma male.