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13/05/24 ore

La Giustizia in crisi è irriformabile? Conversazione con Tiziana Maiolo di Giuseppe Rippa



La questione Giustizia segna una delle tappe più acute vdi quella che storici e analisti politici hanno definito la “china discendente che l’Italia ha imboccato e dalla quale è difficile risalire…”.

 

Questo scrivevamo nel n.108 di Quaderni Radicali dell’agosto 2012. Era uno dei tanti numeri che come rivista, ma anche con Agenzia Radicale, abbiamo dedicato alla inGiustizia che viviamo. La contro-produttività del sistema giustizia è oggi più che mai una tremenda e indiscutibile realtà che nel nostro Paese è divenuta un elemento di freno e di disorientamento nel processo di sviluppo e di crescita della società, concausa della crisi economica.

 

La questione giustizia riassume in modo emblematico tutto il senso della crisi che il nostro Paese vive. Potremmo dire che è il fronte in cui, con maggiore evidenza, emerge tutto il senso dell’ambiguità della democrazia fittizia che ha realizzato una condizione di apparente diffuso benessere, dove si è avuta l’illusione di spazi di libertà e di crescita, ma dove è mancata clamorosamente quella cornice politica, culturale, di regole e di legalità che fanno una democrazia moderna. 

 

La giustizia può essere così definita la radiografia più evidente, ma anche la più deformata, degli strumenti di guida politica (consociativi e compromissori, concertativi e elitari) della direzione politica e di potere del Paese, coi caratteri profondi e pervasivi delle culture anti-risorgimentali, maggioritarie nel dopoguerra, che avevano (e continuano ad avere, a destra come a sinistra), un assetto squisitamente illiberale.

 

Dunque la questione giustizia è divenuta vera e propria questione civile, che sempre più si allontana dalla vita reale per caratterizzarsi in questione morale, anzi decisamente moralistica.

 

Il dramma delle carceri affollate (sono di questi giorni i tragici suicidi nelle carceri di Torino!) è il simbolo della catastrofe giudiziaria italiana. I detenuti versano in condizioni di profondo disagio e di irrimediabile sconforto. A volte sono detenuti sottoposti a carcerazione preventiva, e in alcuni casi risulteranno assolti. Altre volte si tratta effettivamente di criminali, che dovranno sì essere reclusi, ma non in condizioni di abbrutimento.

 

Ogni singolo istituto di pena contiene in media il doppio della capienza regolamentare… I numeri sono talmente eloquenti e alcune sentenze di condanna emanate dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo rendono esplicito il fatto che siamo in emergenza carceri.

 

Il ministro Carlo Nordio ha abbozzato una serie di interventi che, in un quadro politico sostanzialmente ostile a qualunque riforma, hanno finito per suscitare reazioni contrarie non solo dai tradizionali campioni del giustizialismo nostrano, ma anche da chi sperava in una svolta che ad ora si fatica a intravedere.

 

“Ma ora - dice Tiziana Maiolo su Il Dubbio - , e dopo un tentativo di referendum di cui fu garante e numero uno proprio Carlo Nordio, non ancora guardasigilli, il governo ha messo in campo, nell’ultimo Consiglio dei ministri, la riforma del Testo unico degli enti locali. Proprio per rivedere quel punto. Un’altra riforma che potrebbe avere l’approvazione di una parte dell’opposizione di sinistra. Non quella di Marco Travaglio ( e ce ne faremo una ragione), il quale ha già dato voce alla sua ossessione, perché ogni cambiamento sulla giustizia secondo lui porta le impronte digitali di “B”. Ma sarà invece contento perché, sempre nell’ultimo Consiglio dei ministri, ha preso corpo quello che era un timore di tanti giuristi e della stessa Unione delle Camere penali. Perché il topolino che voleva ridurre le intercettazioni è stato sacrificato al serpente della Direziona Nazionale antimafia che ha chiesto vengano aumentate. Anche contro la Cassazione che in diverse occasioni si era pronunciata in modo esplicito…”.

 

Con Tiziana Maiolo, giornalista, scrittrice, che ha avuto vari incarichi istituzionali in parlamento e nel consiglio comunale di Milano, discute il direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale Giuseppe Rippa, proprio sullo stato delle cose sulla questione Giustizia oggi, nella conversazione audio che segue…

 


- Una Giustizia in crisi e irriformabile? Conversazione con Tiziana Maiolo di Giuseppe Rippa

(Agenzia Radicale Video)

 

 


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