Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

04/12/24 ore

M5S, Gambaro espulsa. Ma anche in Rete cresce il dissenso


  • Ermes Antonucci

La Rete ha sentenziato: la senatrice Adele Gambaro è fuori dal Movimento 5 Stelle. La richiesta di espulsione, avanzata due giorni fa dall’assemblea congiunta dei senatori e dei deputati grillini, è stata infatti ratificata dagli iscritti del movimento attraverso una votazione online sul blog di Grillo.

 

E’ stato il leader del M5S a rendere noti i risultati del voto questo pomeriggio: “Gli aventi diritto erano 48.292, di questi hanno votato in 19.790. Il 65,8% (pari a 13.029 voti) ha votato per l’espulsione, il restante 34,2% (pari a 6.761 voti) ha votato per il no”.

 

A determinare l’espulsione della senatrice Gambaro sono state le sue dichiarazioni rilasciate a Sky Tg 24 dopo il flop elettorale del movimento alle amministrative: “Stiamo pagando i toni e la comunicazione di Beppe Grillo, i suoi post minacciosi. Mi chiedo come possa parlare male del Parlamento se qui non lo abbiamo mai visto. Lo invito a scrivere meno e osservare di più. Il problema del Movimento è Beppe Grillo”. Parole che, come ha spiegato Grillo, sarebbero state lesive nei suoi confronti e avrebbero danneggiato l’immagine dell’intero movimento.

 

Quella di Adele Gambaro costituisce così la seconda espulsione all’interno del M5S da quando il partito di Grillo ha messo piede in Parlamento. Prima di Gambaro, il 31 aprile scorso, è infatti toccato al senatore Marino Mastrangeli sottostare al supremo giudizio della Rete, per violazione della regola che vieta ai parlamentari grillini la partecipazione ai talk show. Anche in quell’occasione a votare furono circa 19mila iscritti, tuttavia solo l’11% si schierò dalla parte del “ribelle” Mastrangeli. Una quota che ora nel caso di Gambaro, invece, è più che triplicata, producendo non poche perplessità nella dirigenza stellata.

 

Di fronte ai continui rischi di scissione, dunque, Grillo prova a rispondere con fermezza, mobilitando in suo favore i propri militanti. Anche il capogruppo al Senato del M5S, Nicola Morra, il primo a commentare l’espulsione di Adele Gambaro, ha provato a tranquillizzare la base: “Credo che non ci sia un rischio scissione”.

 

Ma che la situazione nel Movimento non sia delle più tranquille è evidente anche se si tiene conto delle due lunghe telefonate che l’ex comico genovese avrebbe avuto con due delle teste più calde all’interno del gruppo, i deputati Tommaso Currò e Paola Pinna. Da entrambi sarebbe giunto un vero e proprio appello a tenere unito il movimento, evitando un clima da caccia alle streghe. I dissidenti, però, stando ai numeri emersi dalla votazione dell’assemblea parlamentare sull’espulsione di Gambaro, sarebbero 42, senza contare i 9 astenuti e gli assenti. Come a dire che, probabilmente, a Grillo non basteranno due telefonate per placare i bollenti spiriti.


Aggiungi commento