Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

06/12/24 ore

Peter Von Kant, di François Ozon. Ispirato alla pièce teatrale di Fassbinder


  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato in concorso alla 72esima edizione del Festival di Berlino, Peter Von Kant, scritto e diretto da François Ozon, è liberamente tratto dalla pièce teatrale Le lacrime amare di Petra Von Kant (1971) di Rainer Werner Fassbinder, nonché dall’omonima versione cinematografica del 1972.

 

Il film racconta la storia di un celebre regista, Peter von Kant (Denis Ménochet), che abita a Colonia negli anni '70: dopo esser stato lasciato dalla moglie vive con il suo assistente Karl (Stefan Crepon) da lui maltrattato ed umiliato.

 

Quando l'attrice Sidonie (Isabelle Adjani)gli fa conoscere Amir (Khalil Ben Gharbia), un giovane bello ma povero, se ne innamora e lo ospita nella sua casa, cercando di fare di lui un attore. Ci riesce e così in breve tempo Amir diventa un attore affermato. Purtroppo, una volta raggiunto il successo, il giovane abbandona Peter che deve fare i conti con se stesso.

 

Senz’altro pregevole la rilettura di Ozon di una delle opere più significative di R. W.Fassbinder, ma forse bisognerebbe sottolineare che sia la pièce teatrale che il film di Fassbinder sono maggiormente focalizzati sul tema di “amore e potere”, in cui l'amore diventa strumento di controllo dell’altro. 

 

"È un regista che ha una visione del mondo che mi ha sempre affascinato. Nel film originale c'era una teatralità molto forte e io volevo invece ci fosse più empatia. Fassbinder, insomma, non è un regista amichevole come non lo sono i suoi stessi film - ha affermato il regista -. Volevo che lo spettatore provasse sentimenti diversi nei confronti di Peter: a volte spregevole, a volte commovente, a volte grottesco e accattivante (…) Perché in fondo Fassbinder è poco amato dai tedeschi? "Forse per la sua violenza difficile da accettare, per le sue provocazioni e anche perché per certe cose è stato profetico. (…) Penso, ad esempio, alla forza dirompente del suo corto all'interno del film a più voci ‘La Germania in Autunno’, dove il regista tedesco si racconta nel suo appartamento con sua madre e la sua amante, costringendole a dare un'opinione sulla situazione nella società tedesca, sul terrorismo intrecciando intimo e politico".

 

Ottimo il cast includente Denis Ménochet, Isabelle Adjani, Hanna Schygulla, Stefan Crepon, Khalil Ben Gharbia, Aminthe Audiard. La fotografia di Manuel Dacoss, le musiche sono di Clément Ducol.

 

Bravi gli attori, tra i quali ricordiamo Dénis Menochet, Isabelle Adjani, in particolare Hanna Schygulla nel ruolo della madre di Peter, mentre interpretava il ruolo di Karin Thimm nel film di Fassbinder.

 

Tra i film del regista ricordiamo Sitcom, Amanti criminali, Sotto la sabbia, Gocce d'acqua su pietre roventi, 8 donne e un mistero, Swimming Pool, CinquePerDue - Frammenti di vita amorosa, Il tempo che resta, Angel - La vita, Ricky - Una storia d'amore e libertà, Il rifugio, Potiche - La bella statuina, Nella casa, Giovane e bella ,Una nuova amica, Frantz, Doppio amore, Grazie a Dio, Estate '85, È andato tutto bene, Mon Crime.

 

Ecco il trailer (da Coming Soon).

 

 


Aggiungi commento