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02/12/24 ore

Ci lascia lo storico Giuseppe Galasso



E' morto a Napoli lo storico Giuseppe Galasso. Era nato a Napoli il 19 novembre 1929. Era attualmente docente di storia moderna all'università Suor Orsola Benincasa della città partenopea.

 

Molte le sue pubblicazioni, buona parte delle quali incentrate sul Mezzogiorno, Il Risorgimento e l'opera di Benedetto Croce.

Galasso è stato presidente della Società napoletana di storia patria dal 1980; componente il consiglio scientifico della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino; presidente della Biennale di Venezia dal dicembre 1978 al marzo 1983 e della Società Europea di Cultura dal 1982 al 1988; dal 1977 è socio dell’Accademia dei Lincei.

 

Numerose anche le sue collaborazioni giornalistiche, fra le altre, con il Mattino di Napoli, il Corriere della Sera, La Stampa e L’Espresso.

 

Noto anche per il suo passato impegno politico, ha militato lungamente nel Partito reppubblicano. È stato deputato della Repubblica e sottosegretario del ministero dei Beni culturali dall'83 all'87 durante il governo Craxi. Durante questo mandato ha realizzato, attraverso un serie di decreti, un sistema di vincoli su beni paesaggistici, fino a disciplinare in maniera compiuta la materia con la cosiddetta “Legge Galasso” del 1985 per la protezione del paesaggio. Dall'88 al '91 ha ricoperto l'incarico di sottosegretario per l'Intervento Straordinario nel Mezzogiorno nei governi De Mita e Andreotti.

 

Molto attivo anche nella sua città, è stato dal 1970 al 1993 consigliere comunale a Napoli e assessore alla Pubblica Istruzione, sempre a Napoli, dal 1970 al 1973. Nel 1975 fu incaricato sindaco della città ma non riusci a costituire una giunta.

 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto con un nota ricordare "una grande figura del mondo intellettuale italiano", che "alla sua cultura di storico e di studioso del pensiero politico ha saputo unire una ricca umanità e una incrollabile passione civile, che ha animato nel tempo il suo impegno e ha contribuito a rafforzarne l'autorevolezza".

 

"Giuseppe Galasso - ha sottolineato il Capo dello Srato - ha posto la sua intelligenza a servizio dello sviluppo del Paese, coniugando con sapienza l'elaborazione di un meridionalismo moderno con l'ideale europeo". "Uomo di governo, ha aperto una strada - anche sul piano legislativo - per la necessaria tutela del paesaggio, componente essenziale della nostra stessa identità nazionale". "

 

Mattarella ha espresso infine "l'apprezzamento della Repubblica per il suo insegnamento e la vicinanza e la solidarietà ai familiari, agli amici che si nutrivano del confronto con lui, a tutti coloro che l'hanno conosciuto e apprezzato nel suo ruolo di professore, di esponente del pensiero laico e liberale, nel suo impegno politico e di governo, nei suoi studi che sono continuati fino a quando le forze lo hanno consentito".

 

 


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