L’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York ha adottato una nuova Risoluzione su una moratoria sull’uso della pena di morte, la quarta dal 2007. Un numero record di Paesi ha votato a favore. Il risultato è stato di 111 voti a favore (+3 rispetto alla Risoluzione del 2010), 41 contro (come nel 2010), 34 astensioni (+ 2) e 7 assenti al momento del voto (come nel 2010).
Le traversate a nuoto stile Mao Tse-tung di Beppe Grillo, nel pieno della campagna elettorale in Sicilia, non sembrano allontanare le polemiche interne, incentrate soprattutto sull’assenza di democrazia e trasparenza nel Movimento 5 Stelle. A tornare all’attacco è stato Giovanni Favia, consigliere regionale M5S in Emilia-Romagna e ormai noto capofila, assieme a Valentino Tavolazzi, della corrente dei delusi nel movimento.
Dopo le polemiche sul presunto provincialismo che ha impedito alla 'Bella Addormentata' di ottenere qualche riconoscimento all'ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia, per Marco Bellocchio pare esser giunta l''ora di religione'.
Accantoniamo le dichiarazioni favorevoli o negative agli interventi del neo presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della presentazione del suo governo al Senato e poi alla Camera. Soffermiamoci invece su un punto, sul rivio dell’approvazione della nuova legge elettorale. di Silvio Pergameno
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una Risoluzione per un bando universale delle mutilazioni genitali femminili (MGF). La Risoluzione è stata promossa da due terzi dell’Assemblea Generale, compreso tutto il Gruppo Africano, ed è stata adottata per consenso da tutti i membri delle Nazioni Unite.
Crollato nei sondaggi (staccato di circa 10 punti percentuali dal Pd e tallonato addirittura dal Movimento di Grillo), devastato da scandali giudiziari (si veda la Lombardia e il Lazio), il Popolo della Libertà non riesce a fuoriuscire dal suo stallo, ad avviare una minima forma di rinnovamento, in modo da ricucire il rapporto con gli elettori.
“Tra pochi giorni lo porterò a Toronto, poi a New York, Rio, Mosca, Tokyo, Telludirde...” Dovunque insomma, spera Marco Bellocchio, la sua 'Bella addormentata' possa ottenere i riconoscimenti che la giuria di Venezia guidata da Michael Mann gli ha negato.
A Matteo Renzi, ormai primo ministro, bisogna proprio augurare che il suo governo tutto sia, meno che quello della Leopolda, la prima stazione ferroviaria di Firenze messa in opera, la cui costruzione andava avanti tuttavia così a rilento, che fu sorpassata nell’ultimazione e nell’inaugurazione da quella di Santa Maria Novella, e dopo breve tempo finì rottamata e ridotta a deposito e officina per le riparazioni... di Silvio Pergameno
E' stato pubblicato oggi l'ultimo rapporto di Amnesty International sulla condizione dei braccianti-migranti 'utilizzati' nella raccolta dei prodotti agricoli in Italia, con maggiore attenzione alla provincia di Latina e Caserta. Nonostante l'evidente azzeramento dei diritti sanciti dalla Costituzione, è stato registrato un peggioramento, se possibile, delle condizioni imposte ai lavoratori stranieri: salari equivalenti alla metà, se non un terzo, di una retribuzione minima sindacale imposta per legge, eliminazione di qualunque forma di tutela sindacale, solo per citarne alcune.
Non c'è pace per l'Italia dei Valori, che tra scontri interni, addii eccellenti, paradossali indagini in corso, referendum propagandistici e solitudine politica, vive i giorni più foschi di sempre dalla creazione del partito.
Se assolutamente condivisibile è il Leone d’oro per il miglior film a Kim Ki Duk per Pietà, quanto meno discutibili sono state le scelte della giuria di Venezia 69 presieduta da Michael Mann di attribuire il Leone d’argento alla regia a T.S. Anderson e la Coppa Volpi per l’interpretazione maschile a Joachim Phoenix (ex aequo con Philip Seimur Hoffman) per The Master, deludente rispetto alle attese dell’apertura, alla sua prima mondiale qui al festival. di Vincenzo Basile