“Porch’il mondo che c’ho sott’i piedi, se mi nasce un figlio finocchio!”: è una delle battute-tormentone di Vito Catozzo, il personaggio di guardia giurata interpretato da Giorgio Faletti nella trasmissione Drive In. di Luigi O. Rintallo
L’America di Obama pare essere sempre più vicina a dichiarare incostituzionale il Defense of Marriage Act (Doma), la legge federale firmata da Bill Clinton che definisce il matrimonio come la sola unione tra un uomo e una donna, escludendo dunque dai benefici riconosciuti a livello federale le coppie omosessuali, legalmente sposate in nove stati a stelle e strisce.
Pedro Almodóvar è un maestro. Ha scritto alcune delle pagine più dense della cinematografia europea degli ultimi decenni. Ha rappresentato dall'interno realtà emarginate nella loro sofferta umanità, riportandole alla normalità sociale, rendendo loro giustizia e dignità. di Giovanni A. Cecconi
Agenzia Radicale ha intervistato Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, conosciuto per essere stato il giudice istruttore di alcuni dei più importanti casi di terrorismo della storia repubblicana, tra cui il rapimento di Aldo Moro nel 1978. Pochi mesi fa è stato pubblicato il suo ultimo libro, “La repubblica delle stragi impunite” (Newton Compton Editori), in cui Imposimato indaga, con documenti inediti, sui fatti di sangue che hanno sconvolto l’Italia. di Ermes Antonucci
Il decreto legge che detta nuove disposizioni, tra l’altro, anche in materia di custodia cautelare (carcerazione preventiva), tema particolarmente sensibile (e non proprio gradito negli ambienti giudiziari). La norma appare decisamente restrittiva, in quanto abroga quell’automatismo, esistente, che prevedeva l’inapplicabilità della custodia cautelare in caso di imputazione per reati punibili con pena (edittale) inferiore ai tre anni. di Silvio Pergameno
Un pacchetto di riforme legislative all'esame del parlamento di Ankara potrebbe lasciare le persone a rischio di subire violazioni, tra cui il carcere, solo per aver espresso un'opinione, mentre sono centinaia i procedimenti giudiziari a carico di attivisti, giornalisti, scrittori e avvocati.
Nonostante la crisi che la attanaglia, l'Italia vuole migliorare il suo approccio alle moderne tecnologie digitali come dimostra l'attuale politica di The Space. Il circuito di 359 sale nato nel 2009 dalla fusione di Warner Village Cinemas e Medusa ha scelto, come interlocutore unico, BT Italia (il fornitore principale del nostro paese di servizi per la comunicazione) per la gestione integrale dei propri servizi tecnologici.
Quando sabato scorso una parte dei deputati del Movimento 5 Stelle ha deciso di votare per Pietro Grasso alla presidenza del Senato, non rispettando le direttive del partito, cioè di Grillo, si era subito compreso che la vicenda non si sarebbe chiusa lì. E infatti ad oggi, lunedì, il movimento è ancora immerso nel caos più totale. Ma facciamo un passo indietro.
Nel 1986 Sidney Lumet girò il film Power (Potere) che raccontava dello spin doctor Pete St.John, impersonato da Richard Gere, e della sua abilità a modellare candidati politici, in completo spregio dei dati reali e puntando soltanto a conculcare il consenso necessario a farli eleggere. Un film ancora attuale oggi e che ci fa interrogare sulla continua falsificazione e finzione – in Italia come altrove – cui sono sottoposti i sistemi politici, utile a occultare soprattutto il livello di arretramento reale della democrazia di fronte allo sconvolgente avanzare di un autoritarismo incontrollato. di Luigi O. Rintallo
Come spesso capita, la semplificazione giornalistica per fini ben noti, non rende giustizia a un documento più articolato che nel caso specifico cita fra l'altro “l'aborto forzato, così come l'impossibilità di accesso ad aborti sicuri per le donne che hanno una gravidanza a seguito di stupro" e solleva "preoccupazioni circa gli ostacoli all'aborto dove è legale”.
Si sta avvicinando sempre di più il 2014, l'anno in cui è previsto lo switch-off della pellicola a favore del digitale. Comprendendo l'importanza dell'evento, gli U.S.A. stanno già facendo i preparativi come dimostra il recente accordo tra la Lionsgate, Universal, Disney, Warner Bros, Paramount e la DCDC (Digital Cinema Distribution Coalition) per distribuire i loro film in America esclusivamente attraverso i canali digitali quali satelliti, il web e che sarà in vigore quando sarà garantita la copertura di almeno 300 location.