È stato assolto George Zimmerman, il vigilante che il 26 febbraio del 2012 a Sanford (Usa) aveva sparato, uccidendolo, all’afroamericano diciassettenne Trayvon Martin, disarmato ma con un cappuccio in testa. L’episodio aveva mobilitato largamente l’opinione pubblica americana e numerose erano state le proteste nelle principali città, soprannominate “million hoodie march” - la marcia dei milioni di cappucci - per evocare platealmente il tragico avvenimento.
Non pareva vero ai giornali, nel 2006, di vedere in manette il figlio dell’ultimo re d’Italia, Vittorio Emanuele di Savoia. Accusato di associazione per delinquere, corruzione, sfruttamento della prostituzione e altri vari illeciti, il nobile passò una settimana nel carcere di Potenza, tra il tripudio della solita campagna forcaiola messa in piedi dall'editoria italiana. di Ermes Antonucci
Il terzo lungometraggio del quarantaquattrenne cineasta inglese Steve McQueen, vivida e accurata discesa agli inferi dello schiavismo (peccato originale degli USA insieme alla decimazione dei nativi americani), è anche il viaggio nell’anima di un uomo strappato agli affetti più cari che deve ricorrere all'astuzia per non soccombere alla brutalità dell'uomo bianco. di Adil Mauro
Contro il femminicidio Montecitorio detta le prime regole, soprattutto per quanto concerne la lotta nei confronti dei cosiddetti 'reati sentinella', quelli che solitamente precedono l'assassinio di mogli, compagne, figlie.
I cowboys repubblicani prendono al laccio la libertà di scelta delle donne e vincono la loro lunga battaglia “in difesa della vita”: il Texas diventerà lo Stato con la legge sull'aborto più restrittiva degli Stati Uniti.
Matteo Renzi – proprio nella qualità di Presidente del consiglio - è oggi sotto accusa da varie parti, soprattutto perché a suo carico ha sollevato doglianze anche la Presidenza della Camera dei Deputati, alla quale poi viene replicato che essa travalicherebbe dal suo ambito istituzionale in quanto verrebbe meno alla posizione di terzietà, che deve contraddistinguere l’esercizio delle sue funzioni. di Silvio Pergameno
Dopo una stanca fase intermedia gli eventi di spicco del festival si presentano a ridosso del gran sorprendente finale. Di passaggio con l‘incompiuto, per ora, The New York books review, Martin Scorsese lascia intravedere al pubblico il documentario che in occasione dell’anniversario della celebre rivista letteraria americana, rivela materiale inedito di autori come Noam Chomsky e Susan Sontag. di Vincenzo Basile
Nymph( )maniac è arrivato anche alla Berlinale 2014. Si scandalizzi chi può! di V.B.
Nonostante oramai circa l'80% delle norme italiane derivino da provvedimenti comunitari, per eventurali errori di interpretazione e valutazione del diritto europeo, infatti, non è prevista alcuna responsabilità civile dei magistrati, chiamata in causa soltanto per 'dolo o colpa grave': circostanza quest'ultima, sostengono alcuni esperti Ue, limitata di fatto a sbagli rivelatisi 'manifestamente aberranti'.
"Alla famiglia della vittima: so che vi ho portato via qualcosa di molto speciale. Non è stato giusto. Vorrei tornare indietro ma non posso. Se dare la mia vita è una strada, allora così sia. Vi chiedo di perdonarmi. Gesù lo ha già fatto. Non credo che prendere la mia vita serva a qualcosa. Servirebbe di più se io rimanessi per sempre in prigione... Sto tornando a casa....Ok Warden, sono pronto. Vado a casa. Vi amo tutti".
La Camera ha approvato la nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati, una riforma che tocca forse soltanto marginalmente la “questione giustizia” nel suo complesso, ma si rivela molto interessante per la resistenza che i diretti interessati frappongono alle nuove norme. O forse meglio si direbbe “i controinteressati”, visto che i magistrati non la prendono bene. Eppure non dovrebbe essere così. di Silvio Pergameno
Con oltre 400 film suddivisi in dieci sezioni, 500mila visitatori stimati anche quest’anno, l’European Film Market all’interno del quale saranno proiettati altri 800 titoli da piazzare ovunque, la Berlinale è seconda per prestigio e volume di affari solo a Cannes. L’Autore-ospite di riguardo di quest’anno è Ken Loach, cui andrà l’Orso d’Oro onorario alla carriera. Apre la manifestazione n.64 The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson. di Vincenzo Basile