«Volete il divorzio? Allora dovete sapere che dopo verrà l’aborto. E dopo ancora, il matrimonio tra omosessuali. E magari vostra moglie vi lascerà per scappare con la serva!» Questa frase pronunciata dall’allora segretario della DC Amintore Fanfani nell’aprile del 1974 rende abbastanza bene l’idea di quella che doveva essere la tensione sociale e l’impegno politico in quell’Italia dove cominciava a prendere forma la lotta per i diritti civili e spinge ad approfondirne la conoscenza, anche perché, sentendo citare, dalla ministra Maria Elena Boschi, Fanfani in Parlamento come punto di riferimento di una certa attività di governo, una curiosità legittima magari dovrebbe sfiorare quel vasto popolo di italiani che, pur figli di quella storia la ignorano o la relegano in un oblio più o meno volontario. di Roberto Granese
Verrà risarcito, Glenn Ford; gli verranno dati dei bei bigliettoni verdi, migliaia per ogni anno perso, più un indennizzo per aver perso la sua occasione di vivere. Perchè Glenn non ce l'avrà più quella possibilità di condurre un'esistenza normale, scandita da quotidianità banali: trovare un lavoro, abitare una casa, fare l'amore con la moglie, veder crescere i figli.
Con la consegna del Leone d'oro a The woman who left, il film filippino del regista Lav Diaz, si è conclusa la 73esima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Coppa Volpi come Miglior attrice a Emma Stone per il musical La La Land e all'ancor più meritevole Oscar Martinez come Miglior attore, per il biopic El Ciudadano Ilustre. Konchalovsky con Paradise e Escalante con La Region Salvaje ricevono ex aequo il Leone d'Argento per la regia. di Vincenzo Basile
La guerra che infuria tra il Mediterraneo e la Mesopotamia con il doppio binario che la connota (la rivolta interna contro il regime di Bashar al Assad e l’attacco contro l’ISIS), e con le composite e confliggenti componenti che si scontrano sul terreno e al livello dei rapporti internazionali; il pesante attacco terroristico del 13 novembre a Parigi; la marea di profughi che giungono in Europa; le incertezze di una stentata ripresa economica… costituiscono una carica esplosiva che sta minando alla base la debole, confusa e sempre periclitante costruzione che va sotto il nome di Unione Europea. di Silvio Pergameno
Il lancio ferragostano di un eventuale prelievo dalle pensioni superiori a un certo reddito da stabilire ha occupato le cronache politiche. Dopo l'intervista del ministro Poletti, che ipotizzava l'abbassamento dell' "asticella" al fine di raccogliere cifre più consistenti, l'opposizione di Forza Italia ha denunciato il tentativo di fare cassa a spese di un certo medio già fin troppo tartassati, mentre da parte sua l'esponente del PD, Patriarca, ribatteva: " ... si pretende che il governo Renzi in pochi mesi faccia di più di quanto non hanno realizzato in venti anni gli esecutivi Berlusconi. Nei fatti i governi di centrodestra hanno tagliato tagliato le politiche sociali, aumentato la povertà, portato a livelli massimi lo spread" (Corriere della sera, 18 agosto). di Luigi O. Rintallo
Per gli scrittori, non è raro riportare nelle opere circostanze e vicende della loro vita reale. A Leonardo Sciascia è toccato viverle – a distanza di qualche anno – dopo averne scritto in un romanzo. Ci riferiamo all’episodio finale de Il contesto (1971), quando lo “scrittore impegnato” Cusan dialoga con il vice-segretario del Partito Rivoluzionario all’indomani del duplice omicidio del segretario del partito Amar e del protagonista del libro, l’ispettore Rogas. di Luigi O. Rintallo
Mentre procedono i piani per il rientro volontario di centinaia di migliaia di rifugiati somali dal Kenya al loro paese d’origine (secondo l’accordo tripartito sottoscritto lo scorso 10 novembre tra il governo keniota, quello somalo e l’UNHCR), ancora una volta questo processo potrebbe svolgersi a discapito dell’aiuto umanitario che viene fornito a chi resta nei campi rifugiati di Dadaab in Kenya.
L’attesa era tutta per la prima mondiale di "The Young Pope", la serie tv girata da Paolo Sorrentino con Jude Law protagonista e prodotta da SKY, HBO e Canal +.L'anteprima stampa dei primi due episodi ha invece suscitato reazioni contrastanti ma nessun entusiasmo. Il migliore è apparso senza dubbio l’attore Silvio Orlando, nel ruolo di un Segretario di Stato senza scrupoli, tifoso sfegatato del Napoli. Comunque fuori concorso. di Vincenzo Basile
Madame Le Pen, a capo dl maggior partito del paese, affida le speranze del “Front” alle presidenziali del 2017 al fatto che la sfida non sarà tra destra e sinistra ma fra mondialisti e patrioti, tra coloro che vogliono dissolvere la Francia, l’identità francese in un indistinto miscuglio e coloro che vogliono preservarla facendo della nazione uno “spazio protettivo”, in parole povere la politica dello struzzo, che al profilarsi di un pericolo nasconde la testa sotto la sabbia. di Silvio Pergameno
"Ci tenevo a cogliere l'occasione per dire, semplicemente, che ho avuto un intervento al fegato e l'andamento è stato ottimo. Volevo dimostrarlo anche facendo sentire la mia voce.
Su Matteo Renzi, il nuovo onnicomprensivo leader del presunto cambiamento italiano molto si è scritto e si scrive, anche se l'aria che si respira è quella del "soccorso al vincitore" di antichissima tradizione del Belpaese.
Audiovideo conversazione di Rippa con De Lucia, autore de Il Berluschino (Quaderni Radicali Tv)