Questa è "la stagione delle riforme che servono all'Italia", "un nuovo Rinascimento" è possibile. "Bisogna trasformare i rischi in opportunità, "c'è una finestra e un periodo di opportunità eccezionale e il ruolo dei politici è cogliere il momento…", perché il “futuro è oggi”. Il Matteo Renzi di Davos infonde ottimismo (che di questi tempi non guasta) più che mai, dando fondo al sui artifizi retorici, sfoggiati per l’occasione nell’ormai noto inglese a modello “the pen is on the table”... di Antonio Marulo
Fra alti e bassi, accoglienza e collaborazioni da una parte, e persecuzioni dall'altra, la presenza ebraica in Italia conta oltre due millenni. Le prime tracce ufficiali, infatti, risalgono al secondo secolo prima dell'era cristiana, ma probabilmente già da cento cinquant'anni prima gli ebrei avevano cominciato a stabilirvisi. di Elena Lattes
Le autorità cinesi hanno condannato 55 persone per terrorismo in un processo pubblico nello Xinjiang. Almeno tre di loro sono state condannate a morte e le altre a pene detentive per omicidio, separatismo e organizzazione o partecipazione a gruppi terroristici.
Premiato al Festival di Venezia 2016 per la miglior sceneggiatura (Noah Oppenheim), Jackie,l’ultimo film di Pablo Larrain, ha già ottenuto riconoscimenti a livello internazionale ed è ora candidato a diversi Premi Oscar. di Giovanna D’Arbitrio
Sono due anni ora che Renzi è a Palazzo Chigi, eppure sembrano profondamente mutati i caratteri della sua azione e della sua immagine. Non che il quadro politico sia cambiato granché. Nel centrodestra prosegue il cupio dissolvi di Berlusconi e di Forza Italia mentre la componente leghista, poujadista-lepenista, è divenuta maggioritaria in questa cosiddetta coalizione; marginale è nelle cose la destra di Giorgia Meloni. Insomma, al di là dei più che discutibili contenuti (si fa per dire contenuti!), siamo di fronte a una deriva che rende il raggruppamento poco credibile come forza di governo, anche per la completa assenza di cultura liberale. di Giuseppe Rippa (da Quaderni Radicali 111)
"Mai in Europa, sarei un ciarlatano" confidò fieramente Sergio Cofferati nel 2008, otto mesi prima di essere puntualmente eletto in Parlamento Europeo. "Non farò alcun ricorso, nonostante le irregolarità" aveva annunciato in conferenza stampa poche ore prima delle primarie in Liguria. Promessa, anche questa, non mantenuta: una volta sconfitto, l'ex segretario della Cgil ha sbottato, ha lasciato il Pd, e ha reso noto che presenterà un esposto in procura. A questo punto c'è da temere anche per l'altra promessa, fatta da Cofferati proprio nel momento dell'addio: "Non lancerò un nuovo partito, ma solo un'associazione culturale". di Ermes Antonucci
Chissà se il sottotitolo “Bello e... possibile” dell'ultimo libro di Vincenzo Ramon Bisogni è ispirato ad una famosa canzone “Bello e impossibile” di Gianna Nannini. A noi non è dato saperlo, ma riassume magistralmente la tesi espressa dall'autore in “Giacomo Puccini” pubblicato da Zecchini Editore. di Elena Lattes
Il governo cinese non si smentisce mai. Il regime continua a far sentire il suo peso, senza allentare la morsa dell’oppressione, talvolta con la falsa pretesa di apportare giustificazioni ad antiche forme di prevaricazione che si manifestano in nuovi, impensati, divieti. di Francesca Pisano
Presentato in anteprima al Sundance Film Festival e poi ad altri importanti festival internazionali, Manchester by the Sea, l’ultimo film di Kenneth Lonergan, ha già avuto numerosi riconoscimenti ed è candidato a diversi Premi Oscar. di Giovanna D’Arbitrio
A distanza di pochi mesi il panorama è più avvilente. Simile la sceneggiatura, fatte le dovute eccezioni, e pressoché le stesse comparse in campo. I soliti irriducibili presenzialisti che intervengono con un tweet o magari con una di quelle dichiarazione ad effetto già confezionate, pronte per essere spiattellate a riprova della propria spiccata sensibilità civile. di Ludovica Passeri
Da una parte una donna, 40 anni, renziana (della prima, della seconda…o dell’ultima ora, chissà), attuale assessore regionale alle infrastrutture della discussa Giunta Burlando; dall’altra un uomo, 67 anni, già segretario della Cgil nella stagione che ha posto le basi del fallimento sindacale che viviamo, ex sindaco di Bologna, attualmente parlamentare europeo. La sfida era quella delle Primarie del Pd nella corsa alla Regione Liguria post-alluvionata. Ha vinto la prima, Raffaella Paita. Ma il secondo, Sergio Cofferati, non ci sta: vuole vederci chiaro e aspetta il responso dei garanti, minacciando ricorsi alla procura per brogli e irregolarità. di Antonio Marulo