Una sentenza al giorno leva il legislatore di torno. Pare infatti che, in un Paese in cui i diritti umani e civili faticano a venir fuori dalla palude legislativa in cui sono confinati, sia compito della Corte costituzionale bonificare il terreno su cui, prima o poi, il parlamento italiano deciderà di edificare uno Stato laico, liberale, libertario, garantista. di Florence Ursino
Presentato al Festival di Cannes 2016, candidato a molti Golden Globe e premi Oscar, vincitore di due César e altri riconoscimenti, il film “ELLE”dell’ olandese Paul Verhoeven, ispirato romanzo “OH”di Philippe Dijan, suscita accese discussioni tra gli spettatori italiani. di Giovanna D’Arbitrio
Trovo abbastanza stupefacente il dibattito pubblico sulle riforme istituzionali del governo Renzi. Sembra che vent’anni di regressione civile generalizzata abbiano fatto tabula rasa di quel poco di cultura civica diffusa che si era faticosamente andata formando in qualche decennio di (magari precaria) appartenenza dell’Italia al novero delle democrazie costituzionali europee. di Felice Mill Colorni
Mercoledì 4 marzo è stato presentato nella sala Santa Chiara presso il Pantheon il saggio “Alle frontiere della libertà” (Rubbettino Editore), lunga, articolata intervista a Giuseppe Rippa di Luigi Oreste Rintallo, in effetti una forma espositiva che ha consentito di agitare con piglio scorrevole le criticità più sofferte, e per questo più stimolanti, del tempo politico che attraversiamo, in rapporto con i condizionamenti, sovente determinanti, connessi al ruolo di frontiera del nostro paese nel corso della lunga stagione della guerra fredda – ormai quanto alle premesse – e con la perdita di questo ruolo a seguito della caduta del Muro di Berlino a partire dai primi anni novanta.
Intervista a Giuseppe Rippa su "Alle frontiere della libertà" (Petra Scognamiglio per Napoli TV)
Aspettando l’insediamento ufficiale al Quirinale, Sergio Mattarella si gode la proverbiale luna di miele del neopresidente. Il “palazzo” che lo ha eletto canta vittoria a prescindere, in un coro che accomuna tutti i condomini del cosiddetto arco costituzionale. di Antonio Marulo
“La scelta di diventare genitori e di formare una famiglia è espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi”: perciò, spiega la Consulta nelle motivazioni alla base della sentenza dello scorso 9 aprile, il divieto per le coppie sterili di ricorrere all’eterologa è privo di alcun fondamento costituzionale.
Il Diritto di Contare, il film di Theodore Melfi, candidato a diversi Golden Globe e a tre Premi Oscar, è tratto dal libro “Hidden Figures: the story of the African-American Women who helped win the space race” di Margot Lee Shetterly.
E’ opinione diffusa che la crisi della prima Repubblica sia stata la crisi dei partiti, che tanto avevano dominato la politica dal 1945 al 1992, e che oggi, al posto delle grandi formazioni politiche, la scena sia tenuta da uno sciame di leader. di Silvio Pergameno
Situato nella bassa Toscana fra le colline di tufo della Maremma grossetana, Pitigliano è un borgo medioevale che fra la fine del 1700 e gli inizi dell''800 fu definito la "Piccola Gerusalemme". In questa cittadina visse per circa cinquecento anni una comunità ebraica, esigua nei numeri, ma importante sia per la percentuale di presenze rispetto al resto della popolazione locale, sia per la sua vivacità e per la totale integrazione. A raccontarne la storia più recente "attraverso documenti inediti", è ora un libro pubblicato da Edizioni Effigi e curato da Franco Paioletti e Angelo Biondi: "Pitigliano. La Comunità Ebraica tra Ottocento e Novecento". di Elena Lattes
Salvo bizantinismi dell’ultima ora nel segreto dei catafalchi piazzati a Montecitorio, Sergio Mattarella dovrebbe essere il nuovo Presidente della Repubblica. Rispetto ai suoi predecessori al momento dell'elezione è sicuramente meno noto, tant’è che, fatto il nome da Renzi, si sono rese necessarie biografie istantanee per farne la storia. di Antonio Marulo
“Ci siamo battuti con Ncd affinché il principio fondamentale della pericolosità di tutte le droghe, senza distinzione alcuna, fosse riaffermato: il magistrato irrogherà la pena della detenzione fino a 4 anni senza distinguere tra ‘leggere’ e ‘pesanti’”. Esulta, dalle pagine di Tempi.it, il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano, commentando l’approvazione alla Camera della nuova legge sulle droghe, resasi necessaria all’indomani della sentenza con cui la Corte costituzionale ha abrogato d’un colpo la legge Fini-Giovanardi. di Florence Ursino