La crisi nel tempo che viviamo porta in sé anche l'essere musa ispiratrice. Basta infatti entrare in un negozio di libri per rendersi conto di come la scrittura – alla stessa stregua del proverbiale saluto – ormai non si neghi a nessuno. La stagione elettorale fa poi il resto. Per cui proliferano pubblicazioni di politici e affini tanto da esserne sommersi, con fiumi di parole sotto forma di romanzo, di storie di vita vissuta o di saggio. di Antonio Marulo
Avrà un futuro il Pd? Ce lo chiedemmo nel 2013, in tempi un po' meno sospetti, in Quaderni Radicali (n. 109). Allora fu “arduo rispondere”, tali e tante erano “le ambiguità e le contraddizioni” in essere. A distanza di 4 anni, dopo aver preconizzato i rischi di dissolvenza del renzismo (QR 111), siamo tornati sulla vexata qaestio la scorsa estate col fascicolo 114 della rivista di cui questa agenzia è il supplemento telematico dal 2001. Lo scopo è stato quello di riflettere sulle possibilità che prenda forma un vero partito democratico, visto che nulla è cambiato nel frattempo, se non in peggio...
A qualche giorno dai tragici fatti di Barcellona diminuisce fisiologicamente il flusso di parole che accompagna ogni attentato terroristico. Le analisi più o meno dotte sono sostanzialmente sempre quelle, uguali a se stesse e all'insegna del già sentito o letto, perché poi nulla è cambiato e poco si può pretendere di cambiare nel breve-medio periodo. di Antonio Marulo
Si professava ottimista Matteo Renzi nel maggio scorso, quando prevedeva di chiudere la questione “Unioni civili” entro l’estate. Dichiarazioni più recenti indicavano come scadenza la fine del 2015 o nella migliore delle ipotesi ottobre stesso. di Ludovica Passeri
Vernissage di grande interesse culturale alla galleria Minima di Mario Tosto a via del Pellegrino vicino Campo de fiori, in una delle zone di commercio più congestionate di turisti del centro storico di Roma, per una mostra dedicata alla ricorrenza della morte di Pier Paolo Pasolini, con opere di Claudio Andreoli, Paolo Bielli, Franco di Matteo, Giuseppe Palermo, Eros Renzetti, Mario Tosto. di Giovanni Lauricella
Il presidente della Corte costituzionale egiziana, Adly Mansour, ha giurato come capo di Stato ad interim all'indomani della destituzione dell’ormai ex presidente Mohamed Morsi ad opera delle forze militari che hanno anche chiesto l’arresto di 300 esponenti del movimento dei Fratelli Musulmani.
“In fondo il presidente Sergio Mattarella è un palermitano e un palermitano, come si sa, non parla”. Cosi’ almeno sostiene convinto Ciccio Marra, improbabile organizzatore di concerti per cantanti neomelodici nella periferia Palermitana del film di Franco Maresco “La Mafia non è piú quella di una volta”. Si riferisce al silenzio di Mattarella riguardo la sentenza di primo grado del 20 aprile 2018, sulla “trattativa” Stato/Mafia”, che portò alle condanne di tre alti ufficiali dell’Arma e dimostró il coinvolgimento di ben 2 presidenti della Repubblica, oggi Emeriti. di Vincenzo Basile
- 76.ma Mostra Cinema di Venezia: sono le donne di Arthus Bertrand le vere protagoniste. Ma anche la politica, l’economia e il Pianeta di Vincenzo Basile
- 76.ma Mostra d’Arte Cinematografica Venezia: riparte dall’Autorialitá all’insegna de La Véritédi Kore-Eda Hirokazu di Vincenzo Basile
Studiando la storia, spesso ci chiediamo come alcune donne siano giunte al potere nel corso dei secoli e soprattutto se le versioni “ufficiali” forniscano un ritratto veritiero oppure falsato da un’ottica “maschilista” che non rende loro giustizia. di Giovanna D’Arbitrio
E' felice perché fra sei mesi sarà al governo. Non vede l'ora Matteo Salvini, ne è convinto e lo esterna ad Atreju, l'adunata della gioventù di Fratelli d'Italia, tra gli applausi di una platea (per la verità in media un po' attempata) più che mai convinta che sia tornato il tempo delle vacche grasse per il centro-destra, “dopo sette anni fuori dal palazzo”.
L’appuntamento è qualche giorno prima del ferragosto al suo stabilimento “Arti Grafiche Boccia” in un pomeriggio assolato. “Dopo un anno intenso a viale dell’Astronomia e in attesa della ripresa a fine agosto dell’impegno istituzionale, approfitto delle ferie per tornare un po’ a casa, qui in fabbrica.
Si tratta di un periodo breve e molto importante per programmare il piano aziendale per il prossimo autunno-inverno. È una dimensione che mi appartiene, che mi resta dentro in modo totale e necessario, una sorta di vizio dell’imprenditore, senza visione ci si perde. I due piani sono contigui, ma il ruolo che mi trovo a ricoprire rende necessario il calarmi con dinamiche diverse tra i due impegni”. di Giuseppe Rippa
La Giornata Mondiale contro la Pena di Morte, che cade il 10 ottobre, è stata celebrata a Roma con una conferenza presso la Stampa Estera, promossa da Iran Human Rights, Amnesty International, Nessuno Tocchi Caino e la Comunità di Sant’Egidio. La ricorrenza quest’anno è focalizzata sulla pena di morte per reati legati alla droga.