Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

03/10/24 ore

Sahel, un milione di bambini malnutriti



La regione del Sahel vive l’ormai consueto picco annuale di malnutrizione. Secondo l’Unicef sono circa un milione i bambini gravemente malnutriti e in attesa di ricevere cure. Si tratta del numero più alto nella storia degli aiuti umanitari.

 

"Quest'anno - spiega Michel-Olivier Lacharité, responsabile dei progetti di MSF in Mali, Niger e Ciad - altri fattori hanno creato sacche dove la malnutrizione è ancora più alta del solito. Questi includono i prezzi di mercato più elevati, l'instabilità nel nord del Mali e in Nigeria, e un'epidemia di morbillo nel Ciad orientale".

 

Inoltre, una stagione delle piogge particolarmente pesante nel sud del Niger e in parte del Ciad orientale ha anticipato il previsto picco stagionale della malaria, che per i bambini, combinata con la malnutrizione, diventa ancor più letale.

 

Per fronteggiare l’emergenza, quest'anno, e per la prima volta, tutti i Paesi del Sahel più colpiti dalla malnutrizione, insieme alle organizzazioni umanitarie internazionali, hanno sviluppato un ambizioso piano che include il trattamento di circa un milione di bambini gravemente malnutriti e la distribuzione di cibo per prevenire la malnutrizione, inclusi prodotti a base di latte appositamente studiati per soddisfare le loro esigenze nutrizionali.

 

L'implementazione di questo piano di risposta sarà complessa e richiederà notevoli sforzi da parte dei governi, delle organizzazioni umanitarie e dei donatori. Tuttavia, MSF avverte che una risposta di emergenza non può essere l'unica opzione in campo. "La malnutrizione è un problema di salute pubblica in questa regione, e dovrebbe essere affrontato come tale" spiega Susan Shepherd, pediatra ed esperta di nutrizione di MSF.

 

"La prevenzione e il trattamento della malnutrizione permettono di salvare le vite. Dovrebbero dunque far parte delle misure sanitarie di base rivolte ai bambini piccoli, come l'immunizzazione. Tutti i Paesi che sono riusciti a contenere la malnutrizione garantiscono l'accesso a cure mediche gratuite e a una nutrizione adeguata ai bambini. E 'di vitale importanza, per uscire dalla fase di emergenza, iniziare la transizione verso soluzioni a lungo termine".

 

A tal proposito MSF, sta sviluppando nuove strategie, tra cui la delega di alcune attività a personale non medico, utilizzando alimenti prodotti localmente e lo sviluppo di sistemi che rendano più semplice e meno costoso per i bambini l’accesso al cibo di cui hanno bisogno. Attualmente MSF gestisce 21 programmi nutrizionali nella regione del Sahel, nove dei quali sono stati aperti quest'anno in risposta a bisogni urgenti in Ciad, Mali, Senegal e Mauritania.

 

Le équipe di MSF continuano a effettuare indagini, mentre è prevista l'apertura di almeno altri tre programmi nelle prossime settimane. Dei 56.000 bambini gravemente malnutriti curati da MSF nel Sahel tra gennaio 2012 e la fine di giugno, più di 36.000 vivono in Niger. Le équipe di MSF stanno lavorando anche nel nord del Mali, Niger, Burkina Faso e Mauritania per assistere le persone sfollate a causa del conflitto in Mali.


Aggiungi commento