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19/05/24 ore

Calusca – Alessandro Finocchiaro. Corrispondenze, alla Galleria Lombardi a Roma


  • Giovanni Lauricella

Nella galleria Lombardi due artisti, entrambi catanesi, realizzano la loro relazione epistolare tramite disegni di piccolo formato, delle dimensioni della lettera, in una mostra che ne suggella il valore artistico.

 

Disegni che, incorniciati, sono diventati dei piccoli quadri che vengono presentati in coppia in quanto i due artisti di volta in volta si confrontavano su un tema. Così,sulle pareti della galleria trovano il gorilla di Bacon nelle rispettive interpretazioni di Calusca (Luca Scandura)  e di  Alessandro Finocchiaro, come pure  i nudi di Lucien Freud, o vediamo come entrambi "rifanno" una figura di Ruggero Savinio o affrontano con impercettibili variazioni lo stesso soggetto,  ecc. ecc.

 

Questa affinità elettiva è sottolineata da alcuni scritti riportati nel catalogo, dove si enuncia la poetica comune ai due. In pratica nell’esposizione artistica di questa mostra si evidenzia l’intenso dialogo artistico che i due artisti hanno avuto, dove la distanza ha offerto la possibilità di testimoniare in queste lettere grafiche i loro punti di vista nei confronti dell’arte.

 

Una lettura di brani d’arte moderna che si può vedere adesso che i due artisti si sono congiunti come se fossero le pagine di un libro, in cui è scritto il racconto di un periodo che hanno vissuto in due città differenti.

 

La chiave interpretativa della mostra è nel titolo, Corrispondenza, che gioca sulla doppia accezione del termine, che designa sia lo scambio epistolare sia l’affinità spirituale. Mi è venuta in mente la poesia di Charles Baudelaire Correspondances, (Corrispondenze) che è considerata il manifesto del Simbolismo:

 

"E’ un tempio la Natura ove viventi/pilastri a volte confuse parole/mandano fuori; la attraversa l’uomo/ tra foreste di simboli dagli occhi/familiari. I profumi e i colori/ e i suoni si rispondono come echi/lunghi che di lontano si confondono/in unità profonda e tenebrosa,/vasta come la notte ed il chiarore… ".

 

Questa intuizione precorritrice, che ha impresso sull’arte un carattere definito che giunge fino ad oggi, intende ogni forma di arte come frutto di una intima e profonda affinità simpatetica tra l’artista e le cose, che possono essere percepite con i sensi ma poi devono essere rese con una rielaborazione formale che va al di là del realismo, perché delle cose coglie l’anima.

 

"Calusca – Alessandro Finocchiaro. Corrispondenze"

Catalogo con testi di: Ruggero Savinio e Marco Di Capua

dal 12/06/2015 al 27/06/2015

Galleria Lombardi via di Monte Giordano, 40 00186 Roma 

 

 


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