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12/10/24 ore

Le acque del destino e le 'Vite doppie'



Un panfilo e quattro amici di liceo, tre uomini e una donna. Si incontrano dopo molti anni. Da allora non s’erano più visti né frequentati. Sono ospiti del più benestante di loro per una crociera a bordo del Money. Lo yacht naviga nel Mediterraneo, vale a dire nella geografia e nella storia del nostro sapere.

 

Tappe in Spagna, Marocco, Egitto, Israele. Mete attraenti, dense di richiami storici, religiosi, culturali, esistenziali. Ma basterà l’itinerario a salvare i quattro amici dalla dimensione turistica e superficiale di una crociera e, più in generale, delle nostre vacanze? Questo il tema di partenza di Vite doppie (Mondadori), il nuovo romanzo di Mario Caccavale, già autore di 'Sulla soglia di Pietro' (1997, Marsilio) 'L'illusionista americano' (2001, Mondadori), 'Il gioco dell'ombra' (2005, Marsilio), 'Piano inclinato' (2007, Mondadori), 'Una notte, una vita' (2010, Mondadori).

 

Caccavale si può definire un narratore speleologo. Dai suoi romanzi affiorano le esperienze da lui fatte nelle inchieste svolte lungo le frontiere della scienza contemporanea, del made in Italy, del cinema, della televisione, del costume e della cultura del nostro tempo. Nel romanzo Vite doppie il tempo e gli incontri di viaggio rimandano i quattro amici agli anni di liceo vissuti insieme e alle diverse esperienze professionali: attrice, medico e farmacista, commissario e faccendiere.

 

Dubbi e screzi non hanno il tempo di manifestarsi fin quando il Money non è sequestrato da un gruppo di criminali: lì per lì non è chiaro se siano pirati o terroristi islamici. Trattenuti in ostaggio e incerti sul futuro che li attende, i quattro cercheranno di sopravvivere alla inaspettata e drammatica incursione del destino raccontandosi come non avrebbero mai fatto in condizioni di certezza sul domani.

 

E dalla verità istigata dal futuro improbabile affiora il meglio e il peggio di ciascuno di loro. Come finirà il sequestro? La crociera è una metafora del nostro tempo e spazio? Il primo sempre più accelerato e il secondo sempre più un natante sbattuto di qua e dilà dalle onde della storia?

 

Salvatore Balasco


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