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13/11/24 ore

Campo di Battaglia, di Gianni Amelio. Ispirato al libro ‘La sfida’ di Carlo Patriarca


  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato in concorso al Festival di Venezia, “Campo di Battaglia”, un film di Gianni Amelio  che, a distanza di 2 anni da “Il signore delle formiche”, è tornato nelle sale con un film sulla Grande Guerra.

 

Il film è liberamente tratto dal libro” La sfida” di Carlo Patriarca (Ed. Neri Pozza) che viene così presentato:

 

Sono gli anni della Grande Guerra a Milano e il dottor Stenio Zorzi trascorre le sue giornate all’ambulatorio Esoneri, dove non solo si occupa di curare i soldati mandati al massacro al fronte, ma anche di combattere la simulazione e l’autolesionismo di coloro che sperano di essere dispensati, spedendoli davanti al Tribunale militare. Ai tempi dell’università, Zorzi non poteva immaginare che un giorno avrebbe incontrato qualcuno in grado di procurarsi deliberatamente una patologia, come ci si procura la scialuppa su cui salire per salvarsi da un male maggiore. Ma ora è stanco di quel conflitto che ha fatto di lui un ispettore e all’occorrenza un gendarme. 

 

Nell’appartamento di un palazzo defilato, dietro il tratto più alto dei vecchi bastioni spagnoli, lavora il dottor Lucio Farradi. La mole pingue, Farradi si considera un uomo scaltro, uno che di rado perde la calma, capace di provare un amore tenero e possessivo per i soldati della sua guerra privata. Se Zorzi, infatti, si prodiga per curare i soldati e rimandarli a combattere, Farradi li fa ammalare, o li aiuta a procurarsi lesioni abbastanza gravi per essere esonerati. 

 

I due medici, che hanno studiato insieme nel prestigioso Istituto di Pavia, non si sfidano solo sul piano professionale, ma anche su quello sentimentale: sono infatti entrambi innamorati della bella e coraggiosa infermiera Anna. Ma quando nel 1918 arriva la grande epidemia di febbre spagnola, il tempo per l’amore, la politica e la scienza finisce col confondersi pericolosamente”.

 

Il film s’ispira al libro nel raccontare la storia di Stefano e Giulio, due ufficiali medici, amici d’infanzia che durante la I guerra mondiale lavorano nello stesso ospedale militare: ogni giorno arrivano dal fronte feriti gravi, ma tra loro vi sono quelli che si procurano da soli le ferite per non tornare a combattere. 

 

Stefano (Gabriel Montesi), di famiglia borghese con un padre che sogna per lui una carriera politica, combatte contro i falsi feriti di guerra. Giulio (Alessandro Borghi) che avrebbe voluto diventare un biologo, si mostra più tollerante. ma non sopporta la vista del sangue. Anna (Federica Rosellini), amica di entrambi, come donna priva del supporto di una famiglia influente, incontra difficoltà a laurearsi in medicina per i pregiudizi dell’epoca, ma affronta con coraggio un lavoro duro come volontaria della Croce Rossa. 

 

Intanto, tra i malati, molti si aggravano misteriosamente: forse c’è qualcuno che di proposito fa aggravare le loro ferite in modo che i soldati vengano mandati a casa. Nell’ ospedale forse c’è un sabotatore di cui Anna sospetta. Purtroppo, verso la fine del conflitto, si diffonde l’epidemia della spagnola che fa strage tra militari e civili.

 

Senz’altro il film evidenzia una drammatica consapevolezza sugli istinti peggiori che portano ancor oggi gli uomini alla guerra, sia pur tra spiragli di generosità di persone che si sacrificarono per il bene comune.

 

“La Prima guerra mondiale è stata un massacro di innocenti. -ha affermato Amelio – Forse è stata l’ultima guerra che si è combattuta corpo a corpo, soldato contro soldato, la guerra guardata con i propri occhi, direttamente, uno che moriva a un metro di distanza da un altro. Erano ragazzi che venivano da qualunque parte d’Italia e non si capivano neanche fra di loro, quando parlavano, perché parlavano dialetti diversi”.

 

Il film è supportato da un buon cast di attori come Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi, Maria Grazia Plos, Rita Bosello. La sceneggiatura è Gianni Amelio, Alberto Taraglio, la fotografia di Luan Amelio Ujkaj, le musiche sono di Franco Piersanti.

 

Tra i film del regista ricordiamo: Colpire al cuore (1983), I ragazzi di via Panisperna (1988), Porte aperte (1990) Il ladro di bambini (1992), Lamerica (1994), Così ridevano (1998), Le chiavi di casa (2004), La stella che non c'è (2006), Il primo uomo (2011), L'intrepido (2013), La tenerezza (2017), Hammamet (2020), Il signore delle formiche (2022) 

 

Ecco il trailer del film (da Coming Soon)

 

 


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