Negli ambienti giornalistici sono genericamente note come marchette. Quella però in uso nella Regione Emilia Romagna è un po’ diversa, fatta con tutti i crismi dell’ufficialità e tanto di fattura: il politico di turno conclude un accordo con un’emittente televisiva locale per una “comparsata” in un talk show o per un’intervista, in cambio paga una somma di denaro regolarmente registrata, secondo un tariffario ben definito. Il tutto è fatto rigorosamente con soldi pubblici.
L’editorialista del «Corriere della Sera» parla di un “potere vuoto”, quasi che tale potere non coincidesse con realtà ben precise e concrete. Le stesse che finanziano il giornale dove sono pubblicate le sue osservazioni, che non escono certo su un foglio clandestino di qualche movimento millenarista. di Luigi O. Rintallo
La solida ed inamovibile linea scalfariana a sostegno del presidente Napolitano nella vicenda della trattativa Stato-mafia sembra perdere consenso all’interno del vasto, e ormai contraddittorio, universo di 'Repubblica'.
Le democrazie nazionali del continente europeo, infatti, si sono rivelate ben lontane, purtroppo, dal livello dei problemi del nostro tempo e proprio in questo risiedono i rischi cui esse sono esposte. di Silvio Pergameno
L’eurodeputata Sonia Alfano sul suo sito ha prontamente ripreso un articolo del fondatore di Antimafia Duemila Giorgio Bongiovanni in cui si difendono i due parlamentari andati nelle carceri per incontrare i boss. Nell’articolo si riporta l’art. 67 dell’ordinamento penitenziario che disciplina la visita agli istituti, elencando i soggetti che possono accedervi senza autorizzazione, e si fa notare come Sonia Alfano e Giuseppe Lumia siano entrati “nell’esercizio delle proprie prerogative parlamentari”.
Che il direttore dell’azienda difenda le sue scelte è più che normale; sorprenderebbe il contrario. Ma la vicenda presenta tre ordini di questioni che la dichiarazione del direttore generale Rai Gubitosi si guarda bene dall’affrontare. di Luigi O. Rintallo
Secondo uno studio dell’università di St. Louis sulle interruzioni di gravidanze, i dati parlano chiaro: far scegliere a una donna il sistema contraccettivo “preferito” può ridurre in maniera significativa il numero di aborti, soprattutto tra le teenager.
Fa discutere la decisione dell’europarlamentare Sonia Alfano (Idv) e del senatore Giuseppe Lumia (Pd) di visitare alcuni boss della mafia in carcere, detenuti in regime di 41bis. I due parlamentari, secondo quanto svelato dal Corriere della Sera, da fine maggio avrebbero tenuto una serie di colloqui con Bernardo Provenzano, storico boss corleonese, Francesco Bidognetti, capo dei Casalesi, e Antonino Cinà, il medico di Riina ed ora imputato per la presunta trattativa Stato-mafia, mentre sarebbe fallito il tentativo di incontrare Filippo Graviano, uno dei capi di Cosa Nostra.
“Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” predicava il figlio di quel Dio, padre di tutti sì, tranne che di uno. di Florence Ursino
Anthony Farina ha oggi 38 anni ed è detenuto nel braccio della morte alla Union County Correctional Institution. Aveva diciotto anni quando fu arrestato: il 9 maggio del 1992 con suo fratello Jeffrey (all’epoca sedicenne) avevano rapinato l’incasso di un fast-food, un Paco Bell, a Daytona Beach.
Beppe Grillo è tornato ad attaccare il presidente Napolitano. Ovviamente ciò che qui si sostiene è l’assoluta legittimità di avanzare critiche nei confronti delle figure istituzionali, anche le più autorevoli, come appunto quella del presidente della Repubblica. Se c’è una cosa su cui Grillo, Travaglio e Co. hanno infatti ragione, pur smentendosi nella prassi, è che “Napolitano non è il Papa”. di Ermes Antonucci