Si parte da tanti centri per costruire strada e uscita, la verità non è mai possesso. Ogni cammino soffoca fin quando non giunge all’Aperto, il patire deve essere attivo. Nel filo rosso che cuce pensiero e immagine, Giordano Bruno traccia la strada. di Gerardo Picardo (Adnkronos)
Woody Allen ritorna a Cannes a riprendersi il titolo di Maestro della "sofisticated comedy". Un' ora di fila all'ingresso della sala "Debussy" per la prima uscita mondiale e 45 minuti di attesa prima di entrare all'affollatissima conferenza stampa. di Vincenzo Basile
«Il dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va deve essere licenziato». L’ovvietà apparente delle parole della ministra Marianna Madia, pronunciate nel corso di un convegno di Rete Impresa Italia, cozza con la realtà dei fatti e con l’impunità da sempre garantita nella P.A., con la compiacenza o l’indifferenza di molti, sindacati in testa. di Antonio Marulo
Si farebbe bene a partire da dati certi per fare una valutazione politica del voto. Noi proveremo a farla nei prossimi giorni. Per ora l'informazione televisiva e la carta stampata ci hanno vomitato addosso tesi e interpretazioni in larga misura poco attendibili o solo parzialmente veritiere.
''Se ne stava appeso a una corda legata all'ultimo lampione del vecchio ponte sul Tevere…''. Comincia con l'occhio puntato su un corpo seminudo di un vecchio a Ponte Milvio, il libro 'Il Direttore. Un romanzo sul potere', edito da Chiarelettere (pp. 240, euro 16). A firmarlo è Luigi Bisignani, ex capo ufficio stampa per diversi ministeri della Prima repubblica e attualmente partner di una società di consulenza. ''Sono contento del successo di questo romanzo - spiega Bisignani all'Adnkronos - perche' i personaggi stanno diventando reali, solo perche' lo stanno diventando per i lettori, che si divertono ad identificarli''. di Gerado Picardo (da Adnkronos)
“Da più di un anno sono imprigionato e da due mesi sono in una cella di isolamento senza vedere luce e ricevo bastonate e frustate”. Poi le immagini, riprese probabilmente con un telefonino, in cui un corpo smagrito porta sulla schiena le piaghe rosse delle violenze subite.
Il viaggio di “Pericle il Nero” comincia tanti anni fa, nei Quartieri spagnoli di Napoli. Lo racconta Giuseppe Ferrandino per i tipi della Granata Press di Bologna nel 1993. Dopo essere rimasto quasi ignorato in Italia, il romanzo dello scrittore partenopeo approda a Parigi, pubblicato dalla prestigiosa Gallimard e, dato il grande successo, risorge in Italia con Adelphi nel 1998. Dopo alcuni tentativi che non vanno a buon fine, Pericle oggi diventa anche un film, quando ormai è… maggiorenne. La regia è affidata a Stefano Mordini, la produzione e l’interpretazione sono di Riccardo Scamarcio. E, si sa, il viaggio trasforma le persone e anche la memoria, negli anni, si fa più vaga o più precisa, a seconda delle circostanze. di Paolo Izzo
Chapeau a Yanis Varoufakis per essere riuscito a trasformare il totale fallimento della sua avventura politica - tra velleitarismi, bluff e promesse fasulle che stavano trascinando la Grecia giù nel baratro - in un invidiabile successo personale mondiale. Ora, ambitissimo, va in giro per conferenze da una sponda all’altra del pianeta a pontificare, talvolta (lui dice in pochissime occasioni) a peso d’oro, manco fosse un Bill Clinton o un Tony Blair qualunque. di Antonio Marulo
Parliamo di te e di Altiero Spinelli. Del vostro rapporto, ma principalmente dell’ultimo Spinelli, quello deluso della scelta comunista, amareggiato poiché vede allontanarsi la prospettiva che lo aveva spinto alla sua lotta per il federalismo europeo, alle speranze riassunte nel manifesto di Ventotene e alla battaglia politico-culturale che descriveva. Marco Pannella conversa con Giuseppe Rippa
Voci e storie da cogliere sui sentieri dell’umano. C’è un senso da scoprire anche nella ‘Posa dell’ultima pietra’ della Torre di Babele. Quella costruzione raggiunge la sommità, ma non i cieli: “La strepitosa fabbrica, la più folle edilizia, ha fatto fiasco. I cieli non sono alla portata. Però che bell'effetto secondario: l'umanità dimentica di guerra, a radunare pietre invece di scagliarle”. di Gerardo Picardo
A procedere a passo di gambero sul sabbioso terreno della libertà di scelta non è solo la Spagna di Rajoy. Il 9 febbraio la Svizzera andrà alle urne per votare un referendum che potrebbe interrompere il finanziamento pubblico dell'interruzione volontaria di gravidanza.