Il prologo d’obbligo del Presidente Baratta e del Direttore Barbera, entrambi convinti della crescita artistica oltre che finanziaria dell’Evento-Mostra, quest’anno è stato encomiabilmente breve. A seguire, il capolavoro di Ernst Lubitsch, Rosita (1923), ha sancito la pre-apertura dell’edizione n. 74 della Mostra del Cinema… di Vincenzo Basile
Può certamente destare meraviglia questo “sì” al referendum di ottobre formulato dal filosofo veneziano in un’intervista sul referendum istituzionale condotta da Ezio Mauro e rilasciata a Repubblica di venerdì scorso (27 maggio); ma, a ben vedere, non dovrebbe. di Silvio Pergameno
Dall'uscita del primo periodico ebraico a Konigsberg in Germania, nel 1784, passarono poco più di sessant'anni per vederne uno stampato anche in Italia. Nell'ottobre del 1845, infatti, venne pubblicato dalla Stamperia Carmignani il primo numero della “Rivista israelitica”, diretta dal modenese Cesare Rovighi, letterato e patriota del Risorgimento. di Elena Lattes
I passi indietro dalla politica attiva nell’atto pratico del fare politica sono diventati il pane quotidiano distribuito dai rottamandi più o meno in declino del Belpaese.
“Una settimana fa una notizia bella e importante: il primo test di gravidanza positivo per una coppia che, grazie ad una donazione di gameti, ha ottenuto una gravidanza nella propria città – Roma –; l'ho conosciuta, ha voluto condividere con noi questo momento di grande emozione e gioia, dopo aver portato avanti insieme per dieci anni una lunga battaglia contro i divieti della legge 40. Sempre di pochi giorni fa, la notizia di altre due coppie, sempre a Roma, che hanno potuto accedere alla fecondazione eterologa”.
Quindici quadri di vario formato sono lo scenario di una esibizione virile di corpi di pugili dai visi eroici ma “senza corona”. Anche questa volta Paolo Bielli non si smentisce: che siano pugnali o squagli di colori informali e materici, o che invece affronti il figurativo, è sempre il dramma ad attirarlo, è sempre il risvolto minaccioso della vita il meccanismo che più lo interessa, nascosto o esplicito che sia. Pare che dai suoi quadri debba promanare una sensazione travolgente. di Giovanni Lauricella
Nella rubrica Libera Uscita di Quaderni Radicali 108 Katarina Lazic fornisce un’interessante radiografia della pace in Kosmet (Kossovo), osservando come si stanno muovendo la Nato, l’Unmik (United Nations Interim Administration Mission in Kosovo, l'amministrazione provvisoria da parte dell’Onu della provincia serba del Kosovo) e l’Eulex (European Union Rule of Law Mission in Kosovo, missione con cui l’Unione europea intendeva aiutare costruire uno Stato di diritto) e chi comanda fra gli albanesi kosovari; di quali violazioni di diritti si parla, e quali ripercussioni regionali e al livello internazionale ci possiamo aspettare…
Per il direttore della Mostra lagunare, Alberto Barbera, riguardo al cinema italiano la stagione si è rivelata “Ottima. Perché alla quantità sempre alta dei film prodotti, quest’anno si è aggiunta una notevole qualità media. E per questo ci siamo trovati piacevolmente in difficoltà avendo visto tanti film interessanti da scegliere. Questo è il motivo della presenza dei molti film italiani nelle varie sezioni; mi sembra che il giovane cinema italiano stia vivendo un cambio generazionale che lo porta a confrontarsi più agevolmente con il mercato. Non solo interno, ma anche estero”. di Vincenzo Basile
Le elezioni presidenziali di domenica scorsa in Austria hanno fornito l’ultimo esempio in ordine di tempo delle conseguenze della mancata unificazione dell’Europa, che una più meditata riflessione politica all’indomani del secondo conflitto mondiale avrebbe dovuto suggerire come assolutamente indispensabile al cospetto degli orrendi massacridi esseri umani, della mole sconfinata di beni preziosi distrutti, del patrimonio di storia, di idee, di democrazia cancellato nel corso dei lunghi anni del conflitto... di Silvio Pergameno
Un’internazionale dei diritti umani è quello che ci vuole per rimettere al centro la persona e allontanare lo spettro di una società slabbrata, dilaniata, ostile. La società che stiamo conoscendo, che ci fa paura ma non riusciamo a contrastare perché sprovvisti di capacità interpretativa e, dunque, impossibilitati ad agire per il meglio. Ed è proprio contro questa società, definita "delle conseguenze", che il direttore di «Quaderni Radicali» Giuseppe Rippa scaglia i suoi strali con il libro-intervista Alle frontiere della Libertà appena pubblicato per Rubbettino. di Alfonso Ruffo
Ci-vai o non Ci-vai? Alla fine Civati è andato…via dal Pd. Scelta per l’appunto nell’aria da tempo, in coerenza, se vogliamo anche tardiva, col disaccordo pressoché totale, tolto Mattarella, sulla linea di governo.